Di ritorno dalla due giorni di Formigine, ho pensato ai bei momenti trascorsi, alle persone che ho rivisto, a volte dopo tantissima anni, come Manuela che non avrei MAI riconosciuto, a volte dopo solo un paio di settimane o anche meno, a quelle che ho incontrat per la prima volta o a quelle che incrocio solo nelle fiere, come Ferida, ma c'è sempre uno scambio di battute e un sorriso.
La fiera era bella, piena di cose deliziose e di spunti, come sempre o, stavolta, anche un po' di più, praticamente interamente dedicata al punto croce, trannte qualche espositore creativo. Non quel commerciale che ho incontrato nelle altre tre fiere visitate quest'anno. Per carità, c'era la possibilità di comprare qualche stoffina, qualche tessuto da ricamo industriale, i libri, ma si parla di punti di negozi di nicchia, quelli che a Milano ormai non ci sono praticamente più.
Foto non ne ho praticamente fatte, tranne queste due dello stand dove aiutavo Francesca, praticamente svuotato già sabato all'ora della merenda:
Stare "dall'altra parte della barricata" è comunque sempre molto divertente e istruttivo, chissà se mi capiterà ancora di fare quest'esperienza.
Non chiedetemi di vedere quello che ho acquistato, ho praticamente messo via tutto man mano che disfavo i bagagli.