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Visualizzazione dei post con l'etichetta GUERRE

PALESTINA

Un cuore, due mani, un cuore pulsante e una mente ancora funzionante. Due occhi abbastanza profondi per mettere a fuoco l'ingiustizia a portata di mira dei cecchini. Due mani ancora funzionali per accarezzare cuccioli d'uomo figli spersi di un allah minore, e un cuore aritmico che pompa sangue per una mente poco incline all'indifferenza dinnanzi alla tragedia. Sono vivo, ma questo potrebbe essere tranquillamente il video della mia uccisione: Quando un proitettile (anche di rimbalzo) vi sfiora una tempia, vi assicuro è come riceve una sberla a mano aperta da un peso massimo, qualcosa in grado di mettervi al tappeto. Così due giorni fa, a Khozaa, accompagnando agricoltori palestinesi (noi e loro visibilmente tutti civili disarmati) a lavorare nelle loro legittime terre, ad una distanza di circa 600 metri dal confine snipers israeliani hanno cercato di ammazzarmi. I proiettili hanno colpito a meno di mezzo metro da dove mi trovavo. Qualche giorno prima, nonostante la presenza ...

L'AMORE DI UNA MADRE

Come se l'amore di una madre potesse salvare i propri figli dalle bombe. Israele la mamma fa da scudo contro i razzi Una donna israeliana copre la testa dei figli durante un allarme missili a Kfar Azza al confine con la Striscia di Gaza. Ieri Israele ha concesso un breve cessate il fuoco per consentire la consegna degli aiuti umanitari al termine del quale ha ripreso i bombardamenti. Fonte qui Ricordo ancora questa iniziativa Genova, un ponte umano e unanime per Gaza

SPERANZE VIOLATE

Ci sono notizie in grado di rovinarti un pomeriggio, inizi a pensare, a chiederti quale senso abbia lottare per una specie animale che sembra voler fare di tutto per annientarsi. Ringrazio l'amico Gap che per primo ha diffuso la notizia fra noi blogger.Quel condizionale è diventato certezza: vik , Andrew e Darlene (tutti attivisti pacifisti) insieme ad un gruppo di 14 pescatori palestinesi sono stati arrestati oggi dalla marina israeliana. Mentre mi recavo al lavoro in bicicletta , il primo venticello freddo invenale sembrava un po' più freddo; non nascondo che la metafora mi è passata per la testa: sempre col vento contrario in un amaro destino a volte accompagnato dalla desolazione. La desolazione di essere di sinistra, quel credere in un mondo diverso troppe volte annientato da realtà sconcertanti. Questa è una notizia in grado di ammutolirmi, lo sconforto si impossessa di ogni brandello di speranza, il credere in un mondo migliore soccombe difronte all'evidente stupi...