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sabato 29 novembre 2025

Istambul e Libano

 Un viaggio che è tutto un programma. Pastore di pace, Papa Leone XIV.


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lunedì 13 ottobre 2025

Sull’amore verso i poveri

Papa Leone XIV e la sua prima esortazione apostolica Dilexi te sull’amore verso i poveri.
Per chi desidera approfondire clicchi il link

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lunedì 12 maggio 2025

La pace comincia da ognuno di noi

Discorso di Papa Leone XIV agli operatori della comunicazione

I punti salienti:

“Beati gli operatori di pace”: Si tratta di una Beatitudine che ci sfida tutti e che vi riguarda da vicino, chiamando ciascuno all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla. La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra.

Solidarietà della chiesa ai giornalisti zittiti, incarcerati: Permettetemi allora di ribadire oggi la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato di raccontare la verità, e con queste parole anche chiederne la liberazione di questi giornalisti incarcerati. La Chiesa riconosce in questi testimoni – penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita – il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere. La sofferenza di questi giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle Nazioni e della comunità internazionale, richiamando tutti noi a custodire il bene prezioso della libertà di espressione e di stampa.


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sabato 10 maggio 2025

La pace sia con tutti voi

Il nuovo Papa è fra noi. La chiesa cattolica, circa un miliardo e 406 milioni di persone, ha nuovamente un pastore che la guida. Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, 267 esimo Papa della Chiesa cattolica, nasce a Chicago, Illinois, il 14 settembre 1955 da padre Italo-francese e madre spagnola. Si presenta al mondo pronunciando l’annuncio del Vangelo dopo la risurrezione di Gesù: “La pace sia con tutti voi”. In questa sua prima frase e in quelle seguenti, proclamate con gioia, umiltà, fermezza ed emozione, c’è l’intero programma di quello che sarà il suo pontificato, che ci auguriamo lungo e proficuo - ma il Signore è con lui e non potrà che essere così -.
Il suo motto è “In Illo uno unum”. (Nell’unico Cristo siamo uno).
Grazie Signore per il dono del Papa.

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martedì 6 maggio 2025

Papa Francesco ai docenti

Cari colleghi e colleghe,
permettetemi di chiamarvi così, perché anch’io sono stato insegnante come voi e conservo un bel ricordo delle giornate passate in aula con gli studenti.

Insegnare è un lavoro bellissimo. Peccato che gli insegnanti siano malpagati. Perché non c’è soltanto il tempo che spendono per fare scuola, poi devono prepararsi, poi devono pensare ad ognuno degli alunni: come aiutarli ad andare avanti. E’ vero? E’ un’ingiustizia. Io penso al mio Paese, che è quello che conosco: poveretti, per avere uno stipendio più o meno che sia utile, devono fare due turni! Ma un insegnante come finisce dopo due turni di lavoro? E’ un lavoro malpagato, ma bellissimo perché consente di veder crescere giorno dopo giorno le persone che sono affidate alla nostra cura. È un po’ come essere genitori, almeno spiritualmente. E’ anche una grande responsabilità!

Insegnare è un impegno serio, che solo una personalità matura ed equilibrata può prendere. Un impegno del genere può incutere timore, ma occorre ricordare che nessun insegnante è mai solo: condivide sempre il proprio lavoro con gli altri colleghi e con tutta la comunità educativa cui appartiene.

Come Gesù ci ha insegnato, tutta la Legge e i Profeti si riassumono in due comandamenti: ama il Signore Dio tuo e ama il tuo prossimo (cfr Mt 22,34-40). Ci possiamo domandare: chi è il prossimo per un insegnante? Il ‘prossimo’ sono i suoi studenti! È con loro che trascorre le sue giornate. Sono loro che da lui attendono una guida, un indirizzo, una risposta – e, prima ancora, delle buone domande!

Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete? E ce ne sono alcuni che fanno perdere la pazienza, ma quelli dobbiamo amarli di più! Qualsiasi insegnante si trova bene con questi studenti. A voi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili , gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola.

In una società che fatica a trovare punti di riferimento, è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità. In questa direzione il vostro compito è quanto mai necessario. E voi dovete insegnare non solo i contenuti di una materia, ma anche i valori della vita e le abitudini della vita. Le tre cose che voi dovete trasmettere. Per imparare i contenuti è sufficiente il computer, ma per capire come si ama, per capire quali sono i valori e quali abitudini sono quelle che creano armonia nella società ci vuole un buon insegnante.

La comunità cristiana ha tantissimi esempi di grandi educatori che si sono dedicati a colmare le carenze della formazione scolastica o a fondare scuole a loro volta. Pensiamo, tra gli altri, a san Giovanni Bosco. E lui consigliava ai suoi sacerdoti: educare con amore. Il primo atteggiamento di un educatore è l’amore. È a queste figure che potete guardare anche voi, insegnanti cristiani, per animare dall’interno una scuola che, a prescindere dalla sua gestione statale o non statale, ha bisogno di educatori credibili e di testimoni di una umanità matura e completa. Testimonianza. E questa non si compra, non si vende: si offre”.
Discorso di Papa Francesco ai docenti. 2015


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martedì 29 aprile 2025

In attesa

E mentre preghiamo e siamo in attesa della nuova guida della Chiesa cattolica universale, 1 miliardo e quasi 400 milioni di fedeli in tutto il mondo, non possiamo che ricordare il caro papa Francesco, che è ritornato alla casa del Padre il giorno dopo Pasqua, Lunedì dell'Angelo 21 aprile 2025 alle ore 7.35, nella Domus Sanctae Marthae in Città del Vaticano.

Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, è nato in Argentina a Flores, Buenos Aires, il 17 dicembre 1936, è stato eletto mercoledì 13 marzo 2013 ed è stato il 266esimo papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma.

Voglio ricordare solamente alcuni aspetti del suo pontificato e cioè: 

  1. La sua predilezione agli ultimi, agli emarginati, agli esclusi, ai poveri non solo di cose materiali ma di coscienza, di moralità, di giustizia; in poche parole ai peccatori.
  2. La sua instancabile preghiera e richiesta contro ogni tipo di guerra, violenza, odio, ingiustizia, da qualunque parte arrivasse
  3. La sua tensione verso il bene della casa comune: la nostra terra.
  4. La sua accoglienza verso tutti e ciascuno, indipendentemente dalla provenienza sociale, culturale, linguistica, religiosa, di costume o di scelte.
  5. La sua coerenza al Vangelo.
Sì, papa Francesco è stato un uomo, un sacerdote, un vescovo, un papa evangelico nel vero senso del termine. In lui tutto parlava di misericordia, perdono, accoglienza, la medesima che ci ha rivelato il Signore Gesù nella sua vita terrena. Dio è un papà, Dio è una mamma che tutto perdona ai suoi figli amatissimi.
Grazie Francesco e da lassù, sono certa, continuerai a pregare per noi e per la Chiesa universale.

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domenica 23 marzo 2025

martedì 4 marzo 2025

Un tempo da vivere appieno

Domani, mercoledì delle Ceneri (la cenere, frutto del fuoco che arde, è simbolo della purificazione e di  rimando al nostro corpo che, dopo la morte, diventerà polvere, ma polvere in attesa di risurrezione), inizierà il tempo di Quaresima. Tempo proficuo per tagliare in noi tutti quei rami secchi che ci allontanano da Dio. Tempo di carità e penitenza, anche se Gesù ci mette in guardia da penitenze fatte senza la vera conversione del cuore: "anche gli ipocriti digiunano, anche gli ipocriti fanno la carità" (Mt. 6,1-6.16-18).
Nel Vangelo delle due domeniche scorse il Signore ci dà delle indicazioni. 
  • In Luca 6,27-38 il Signore ci indica ciò che per Lui conta davvero, in poche parole "gli obiettivi" da raggiungere.
  • In Luca 6, 39- 45 ci indica la metodologia da seguire.
La conversione non è un atto che avviene una volta per tutte, ma è un dinamismo, è sempre in divenire, sempre se noi lo vogliamo, perché il Signore non obbliga nessuno a vivere la pienezza dalla vita già da quaggiù.

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sabato 8 febbraio 2025

Un minuscolo Stato aperto al mondo

UN PO' DI STORIA
  • Il termine Vaticano anticamente identificava l’area paludosa sulla riva destra del Tevere, compresa fra Ponte Milvio e l’odierno Ponte Sisto.
  • Durante il periodo regio e per tutta l’età repubblicana, il territorio era noto come Ager Vaticanus e si estendeva a nord fino alla foce del Cremera, a sud almeno fino al Gianicolo. 
  • In età imperiale, a partire dal II secolo d.C., è attestato il toponimo Vaticanum che comprendeva un’area grossomodo corrispondente a quella dell’odierno Stato della Città del Vaticano. 
  • In epoca romana l’area, esterna alla città di Roma, fu bonificata e occupata da ville, dai giardini di Agrippina – madre dell’imperatore Caligola (37-41 d.C.) – e da vaste necropoli disposte lungo le arterie principali. Nei giardini della madre, Caligola costruì un piccolo circo per gli allenamenti degli aurighi (Gaianum), ristrutturato successivamente da Nerone (54-68 d.C.), presso il quale la tradizione vuole che Pietro abbia subìto il martirio nella grande persecuzione contro i cristiani ordinata da Nerone nel 64 d.C.
  • Lungo la via Trionfale, che da piazza San Pietro si dirige a nord verso Monte Mario, sono stati scavati diversi nuclei di tombe, mentre lungo la via Cornelia, che invece si dirigeva a ovest, sorgeva la Necropoli in cui si trova anche la tomba dell’apostolo Pietro. 
  • La presenza di Pietro stabilisce il fulcro topografico della zona, mèta, da allora e per due interi millenni, del più significativo tra i pellegrinaggi cristiani: molti fedeli cristiani, spinti dal desiderio di mantenere una vicinanza a San Pietro, cercheranno accanto ad esso la propria sepoltura. 
  • La Necropoli fu sepolta durante la costruzione della Basilica dedicata all’apostolo, voluta dall’imperatore Costantino (306-337 d.C.), che determinò tutto lo sviluppo successivo della zona.
  • Dopo aver liberalizzato il culto della religione cristiana con il famoso Editto di Milano del 313 d.C., l’imperatore Costantino diede avvio intorno al 324 alla costruzione di una grande chiesa a cinque navate, transetto e abside terminale, al centro della quale era il sepolcro di Pietro. Una scalinata e un quadriportico, nel quale dovevano fermarsi i non battezzati, completavano l’insieme. Nel frattempo il circo neroniano andava progressivamente in rovina, anche perché molte delle sue pietre venivano utilizzate per la costruzione della nuova chiesa, che, nel giro di poco tempo, divenne un nuovo polo di attrazione della città. 
  • E proprio a presidio della memoria di Pietro, Leone IV (847-855) costruirà, qualche anno più tardi, le prime mura della civitas che da lui prenderà il nome di "Leoniana’’ e che costituirà il nucleo spirituale della nuova Roma medioevale e rinascimentale. 
  • Nonostante i papi risiedessero nel Palazzo Laterano, furono realizzati nel Medioevo alcuni edifici nell’area limitrofa a San Pietro. In particolare, sotto Eugenio III (1145-1153) ed Innocenzo III (1198-1216) fu costruito il primo palazzo, poi ampliato tra la fine del 1200 e i primi anni del 1300, e fu ristrutturata la cinta muraria leonina. 
  • Ma dal 1309 la sede papale fu trasferita ad Avignone; Roma e la Basilica di San Pietro restarono abbandonate per oltre un secolo. Occorreranno infatti circa 50 anni dal 1377, anno del ritorno del Papato a Roma, per ridare lustro alla città. A metà del 1400 si affrontò per la prima volta il problema dell’eventuale ricostruzione integrale di San Pietro.
  • Il papa Niccolò V (1447-1455) fece redigere dall’architetto Bernardo Rossellino un progetto di ampliamento della Basilica, con una nuova abside sporgente rispetto a quella costantiniana: essa fu soltanto avviata perché, qualche anno dopo, l’avanzata dei turchi e la caduta di Costantinopoli comportarono l’abbandono dell’opera. 
  • Fra il 1477 e il 1480 il papa Sisto IV (1471-1484) diede avvio alla costruzione di una grande cappella, che da lui prese il nome di Sistina: decorata con affreschi dei maggiori pittori italiani del momento, fu inaugurata il 15 agosto del 1483. 
  • Grandi cambiamenti furono realizzati da Giulio II (1503-1513), che trasformò radicalmente la cittadella: avviò la demolizione della Basilica costantiniana, diede inizio ai lavori per il nuovo San Pietro, e costruì il famoso Cortile del Belvedere per collegare il Palazzetto del Belvedere del suo predecessore Innocenzo VIII (1484-1492) a nord con il nucleo degli edifici medioevali a sud; chiamò inoltre a Roma Raffaello e Michelangelo per affrescare rispettivamente gli appartamenti papali e la Cappella Sistina. 
  • Altri lavori furono effettuati nel corso dello stesso secolo: la Basilica di San Pietro, che dopo alterne vicende venne progettata e iniziata nel nucleo centrale da Michelangelo a metà del XVI secolo, fu coperta con una grandiosa cupola "voltata" da Giacomo Della Porta. 
  • La chiesa venne poi ampliata dal Maderno nei primi anni del Seicento con l’aggiunta di due campate nel braccio longitudinale, e completata dal Bernini, a metà del XVII secolo, con la grandiosa piazza delimitata dai due emicicli di quadruplici file di colonne che le conferì l’attuale aspetto barocco, collegando questo luogo di preghiera con il resto della città.
OGGI
  • Con una superficie di appena 44 ettari, lo Stato della Città del Vaticano è il più piccolo stato indipendente del mondo, sia in termini di numero di abitanti che di estensione territoriale. 
  • I suoi confini sono delimitati dalle mura e, su piazza San Pietro, dalla fascia di travertino che congiunge le due ali del colonnato. Oltre che al territorio proprio dello Stato, la giurisdizione vaticana si estende in un certo senso anche su alcune zone di Roma e fuori Roma, che godono del diritto della "extraterritorialità".
  • Lo Stato della Città del Vaticano è sorto con il Trattato Lateranense, firmato l’11 febbraio 1929 tra la Santa Sede e l’Italia, che ne ha sancito la personalità di Ente sovrano di diritto pubblico internazionale, costituito per assicurare alla Santa Sede, nella sua qualità di suprema istituzione della Chiesa cattolica, "l’assoluta e visibile indipendenza e garantirle una sovranità indiscutibile pur nel campo internazionale", come indicato nel preambolo del suddetto Trattato.
  • La Chiesa Cattolica svolge la sua missione evangelica sia tramite le varie Chiese particolari e locali, sia tramite il suo governo centrale, costituito dal Sommo Pontefice e dagli Organismi che lo coadiuvano nell’esercizio delle sue responsabilità verso la Chiesa universale (Santa Sede).
  • La forma di governo è la monarchia assoluta. 
  • Capo dello Stato è il Sommo Pontefice, che ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Tali poteri, durante il periodo di sede vacante, sono demandati al Collegio dei Cardinali. 
  • Il potere legislativo, oltre che dal Sommo Pontefice, è esercitato a Suo nome, da una Commissione composta da un Cardinale Presidente e da altri Cardinali, nominati per un quinquennio. 
  • Il potere esecutivo è demandato al Presidente della Commissione che, in tale veste, assume il nome di Presidente del Governatorato ed è coadiuvato dal Segretario Generale e dal Vice Segretario Generale. Da lui dipendono le Direzioni e gli Uffici centrali in cui è organizzato il Governatorato, ovvero il complesso di organismi attraverso cui tale potere viene svolto. Il potere giudiziario è esercitato, a nome del Sommo Pontefice, dagli organi costituiti secondo l’ordinamento giudiziario dello Stato.
  • Lo Stato della Città del Vaticano ha una propria bandiera contraddistinta da due campi divisi verticalmente, uno giallo, aderente l’asta, l’altro bianco in cui appare la tiara pontificia con le chiavi decussate. Batte moneta propria, che attualmente è l’euro, ed emette propri francobolli postali. 
  • In Vaticano è edito un giornale quotidiano, "L’Osservatore Romano", fondato nel 1861, e, dal 1931, funziona una emittente, la Radio Vaticana, che trasmette in tutto il mondo in varie lingue.
  • Alle esigenze di sicurezza del Papa e dello Stato provvedono il Corpo della Guardia Svizzera, fondato nel 1506, i cui appartenenti indossano una divisa che, secondo la tradizione, sarebbe stata disegnata da Michelangelo, e il Corpo della Gendarmeria, addetto a tutti i servizi di polizia e sicurezza dello Stato.
DAL SITO VATICANSTATE




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mercoledì 5 febbraio 2025

Guerra e diritti

In occasione del Summit mondiale sui diritti dei bambini (vi rimando a Note di nota Febbraio 2025) Roman rivede per la terza volta il santo Padre. 

L’abbraccio del Papa a Roman, bimbo ucraino con metà corpo bruciato dai missili russi. Per approfondire invito a leggere l’articolo.


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domenica 26 gennaio 2025

Che tutti siano uno, Padre, come io e te

In conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani il papa, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, ritorna a ribadire il suo desiderio di poter festeggiare la Pasqua nello stesso giorno per tutti i cristiani. “La chiesa cattolica è disposta ad accettare ogni data comune per la Pasqua”.
E quest’anno 2025 anno del Giubileo della Speranza e anniversario dei 1700 anni dal primo Concilio ecumenico di Nicea questo desiderio sarà esaudito. 
Per puro caso il 20 aprile prossimo, domenica di Risurrezione, sarà Pasqua non solo per i cattolici ma anche per gli ortodossi. 


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sabato 16 novembre 2024

Dilexit nos

Dilexit nos, quarta enciclica di Papa Francesco (Le prime tre sono: Lumen fidei; Laudato sì ; Fratelli tutti), sottotitolo: Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, è una dichiarazione d'amore per Colui che ci ha amato e che come disse a santa Margherita Maria Alacoque (quest'anno ricorre il 350esimo anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque nel 1673): "quel cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino a esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore".
Con questa enciclica, papa Francesco ha l'intento di mostrare al mondo, che ha smarrito il cuore, la visione del Cuore di Gesù come centro dell'amore di Dio per noi, suoi figli. Il documento si articola in cinque capitoli, con una introduzione e una conclusione. 

Primo capitolo: L'importanza del cuore. Cuore inteso come centralità dell'essere umano.
Secondo capitolo: Gesti e parole d'amore di Cristo.
Terzo capitolo: Questo è il cuore che ha tanto amato. Un percorso di come la Chiesa abbia sempre riflettuto sul mistero del Cuore di Gesù.
Quarto capitolo: L'amore che dà da bere. Rilettura delle sacre scritture alla luce della "sete" d'infinito dell'uomo.
Quinto capitolo: Amore per amore. L'importanza della dimensione comunitaria e missionaria dell'autentica devozione al Cuore di Cristo.


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lunedì 4 novembre 2024

La guerra è una menzogna

Fratelli e sorelle, la guerra è sempre una sconfitta, sempre! Ed è ignobile, perché è il trionfo della menzogna, della falsità: si cerca il massimo interesse per sé e il massimo danno per l’avversario, calpestando vite umane, ambiente, infrastrutture, tutto; e tutto mascherato di menzogne. E soffrono gli innocenti! Penso alle 153 donne e bambini massacrati, nei giorni scorsi a Gaza.

Angelus. Papa Francesco 1 novembre 2024


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domenica 6 ottobre 2024

Rosario

Ottobre per la Chiesa è il mese missionario e il mese dedicato a Maria Vergine del Rosario.
Questa preghiera, adottata e indicata da molti papi, ci invita a meditare la vita di Gesù e di Maria.
Per chi desidera approfondire clicchi QUI.

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giovedì 26 settembre 2024

Potere

"Il vero potere è prendersi cura dei più deboli".

Papa Francesco 
Angelus domenica 22 settembre 2024

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giovedì 5 settembre 2024

Indonesia e speranze

Osate sempre il sogno di fraternità per una civiltà di pace.

Indonesia. Giacarta. Nel terzo giorno della sua visita 
Papa Francesco 
05-09-2024

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sabato 29 giugno 2024

Autorità

 “L'autorità è un servizio, e un'autorità che non è servizio è dittatura”.

Solennità dei Santi Pietro e Paolo
Sabato 29 giugno 2024


 "Authority is service, and authority that is not service is dictatorship." 

Pope Francis
Solemnity of Saints Peter and Paul
Saturday, June 29, 2024


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sabato 18 maggio 2024

Pentecoste

Rinnovazione delle promesse battesimali

Rinunciate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?

Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?

Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del

Credete nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione,
è in modo speciale a voi conferito,
come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste?

Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?

Questa è la nostra fede.
Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore.

Buona festa di Pentecoste 

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Si è consapevoli di ciò che ci viene chiesto? 

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lunedì 15 aprile 2024

Dignitas infinita

Dopo cinque anni di lavoro

“Dignitas infinita circa la dignità umana”
08 aprile 2024

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