What do you think?
Rate this book
225 pages, Paperback
First published January 1, 1969
Non mi sono reso subito conto della colpa che avevo commesso.
Io non sono nato assassino. Mi hanno fatto diventare un assassino...
Come è andato a finire il mio spazio vitale, lo vede anche lei.
Per me è davvero finita...
I suoi pensieri tornano a concentrarsi sulla sua sorte, ed è pieno di commiserazione per se stesso.
Mi faceva una pena infinita.e infine passa tutta la vita a domandarsi se lui un deportato, un prigioniero, uno schiavo si è comportato degnamente nei confronti del suo persecutore. Colui a cui hanno cercato di sottrarre umanità è colui che si dimostra infinitamente più umano, direi spontaneamente, inevitabilmente umano. Per il soldato diventare nazista è stata una scelta, diventare SS è stata una scelta, diventare un assassino anche. C'è un divario enorme fra questi due uomini. Per me è molto difficile comprendere, non le sofferenze patite dagli ebrei col nazismo (che purtroppo non sono un unicum), ma la capacità di trasformarsi in annientatori di umanità. Questa scelta consapevole di voler distruggere il prossimo.
Soon after the liberation I joined a commission for the investigation of Nazi crimes. Years of suffering had inflicted deep wounds on my faith that justice existed in the world. It was impossible for me simply to restart my life from the point at which it had been so ruthlessly disrupted. I thought the work of the commission might help me regain my faith in humanity and the things which mankind needs in life beyond the material.
The work in which I am engaged brings me in contact with many known murderers...and I see how murderers behave when accused. At the trial of the Nazis in Stuttgart only one of the accused showed remorse.... All the others bitterly disputed the truth. Many of them regretted only one thing--that witnesses had survived to tell the truth.