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carlolisotto
Reviews
Baciami ancora (2010)
Il poeta dell'inquietudine
Nel panorama del cinema italiano Gabriele Muccino spicca per la sua originalità e la sua arditezza narrativa. E' l'unico che sa uscire mirabilmente dai monoliti del nostro cinema, la commedia all'italiana e i film di ispirazione storico-sociale. Muccino con il trascorrere degli anni, superati gli slanci giovanili e i conflitti inter e intragenerazionali, sempre all'insegna di un ossessivo, incontenibile anelito all'indefinito, all'ineffabile, ora si concentra sull'individuo, ormai chiuso nel proprio microcosmo. Un individuo schizoide, spinto ineluttabilmente da inquietudini sempre più laceranti,pulsioni estreme, che non possono che coincidere con Eros e Thanatos, alla ricerca disperata e folle delle due dimensioni perdute nel paradiso terrestre, la felicità e la trascendenza. Dopo Avatar si discute del futuro del cinema, tra tecnologie e mezzi espressivi prodigiosi, rappresentazioni a 3 dimensioni o pluridimensionali. Ma l'essenza del cinema prevede una sola, imprescindibile dimensione, quella dell'anima.
Baciami ancora (2010)
Il poeta dell'inquietudine
Nel panorama del cinema italiano Gabriele Muccino spicca per la sua originalità e la sua arditezza narrativa. E' l'unico che sa uscire mirabilmente dai monoliti del nostro cinema, la commedia all'italiana e i film di ispirazione storico-sociale. Muccino con il trascorrere degli anni, superati gli slanci giovanili e i conflitti inter e intragenerazionali, sempre all'insegna di un ossessivo, incontenibile anelito all'indefinito, all'ineffabile, ora si concentra sull'individuo, ormai chiuso nel proprio microcosmo. Un individuo schizoide, spinto ineluttabilmente da inquietudini sempre più laceranti,pulsioni estreme, che non possono che coincidere con Eros e Thanatos, alla ricerca disperata e folle delle due dimensioni perdute nel paradiso terrestre, la felicità e la trascendenza. Dopo Avatar si discute del futuro del cinema, tra tecnologie e mezzi espressivi prodigiosi, rappresentazioni a 3 dimensioni o pluridimensionali. Ma l'essenza del cinema prevede una sola, imprescindibile dimensione, quella dell'anima.