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calzare

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calzare m sing (pl.: calzari)

  1. (abbigliamento) leggera calzatura, di origine antica, costituite da una suola in cuoio e da una serie di lacci in pelle attorcigliati e annodati attorno al polpaccio sia a scopo di sostegno sia a scopo estetico.
  2. (abbigliamento) nell'abbigliamento liturgico, tipo di calza che arriva fino al ginocchio, adoperati nelle messe pontificali dai cardinali, vescovi, abati e dai prelati che ne hanno il privilegio. Non si portano nelle messe funebri, e il Venerdì Santo.Sono di tutti i colori liturgici, eccetto il nero, e non possono essere portate nel venerdì santo o durante cerimonie funebri
  3. (abbigliamento) una sorta di spessa calza in neoprene utilizzata per proteggere il piede dal freddo durante le immersioni subacquee

calzare (vai alla coniugazione)

  1. indossare calzature e indumenti in genere che si infilano ai piedi o alle gambe (scarpe, calze, pantaloni ecc.), in modo adattarsi e aderire bene a quella parte del corpo.
  2. (senso figurato) (di esempio, paragone, discorso) essere perfetto

calzare (vai alla coniugazione)

  1. (di scarpe, indumenti) stare a pennello
cal | zà | re

IPA: /kalˈtsare/

dal latino calceare, infinito presente attivo di calceo, cioè appunto "calzare", "indossare" (detto di scarpe), a sua volta da calceus, "scarpa", derivato di calx, "piede, tallone"

  • (verbo transitivo) (specialmente scarpe e guanti) sfilare, togliere, levare
  • (verbo intransitivo) disdirsi, non convenire
  • (senso figurato) (di esempi, paragoni) essere peregrino
  • calzare a pennello: andare benissimo
infilare scarpe, guanti
portare ai piedi