Gaetano Gallino
Gaetano Gallino (Genova, 1804 – Genova, 1884) è stato un pittore italiano, ricordato per alcuni ritratti di Anita e Giuseppe Garibaldi.
Biografia
Apprese le prime nozioni dell'arte nella bottega del pittore Santo Tagliafichi (o Tagliafico) e nella genovese Accademia ligustica di belle arti. Simpatizzante mazziniano, prese parte alle azioni della Giovine Italia e, intorno al 1833, fu costretto ad emigrare, rifugiandosi a Montevideo dove eseguì alcuni ritratti.[1]
Nel 1836 partecipò alla fondazione della Giovane Italia uruguaiana e, nel 1843, insieme con altri esuli della Legione italiana, prese parte ai combattimenti contro il Brasile in difesa della Repubblica dell'Uruguay.[1]
In questo periodo conobbe Garibaldi, anch'egli esule, che ritrasse più volte e la moglie Anita della quale, nel 1845, eseguì una miniatura che, secondo la testimonianza del figlio Ricciotti, sarebbe l'unica immagine della donna realizzata dal vivo. Oltre a quelli per la famiglia Garibaldi, esegui altri ritratti per i notabili locali.[1]
Rientrato in Italia nel 1848, nel 1850 divenne socio della Società ligure promotrice delle belle arti e tornò occasionalmente a Montevideo ove poi rimase stabilmente nel periodo 1859-1864. Tornato definitivamente in Italia a metà degli anni sessanta, si interessò alle recenti tecniche fotografiche, fino a definirsi "pittore fotografo".[1]
Morì ottantenne nella città notale nel 1884.
Note
Bibliografia
- Roberto Massetti, GALLINO, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 10 agosto 2016.