Castello di Carpenedolo
Castello di Carpenedolo | |
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Torre vecchia con i resti dell'antico castello | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Lombardia |
Città | Carpenedolo |
Coordinate | 45°21′50″N 10°26′00″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Costruzione | XI secolo-XIII secolo |
Materiale | Ciottoli, malta |
Primo proprietario | vescovo Oldarico |
Demolizione | 1237 |
Condizione attuale | rimane la Torre vecchia |
Proprietario attuale | Comune di Carpenedolo |
Visitabile | esternamente |
Sito web | www.prolococarpenedolo.it |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | difesa del borgo |
Note | Monumento nazionale italiano dal 1917 |
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Il castello di Carpenedolo è un'antica roccaforte risalente all'XI secolo di Carpenedolo, in provincia di Brescia.
Collocazione e storia
[modifica | modifica wikitesto]La struttura si erge sullo storico Monte Rocchetta che sovrasta il paese.
Il castello, attestato come esistente nel 1043[1] quando la struttura venne ceduta in permuta al vescovo di Brescia Oldarico.
Appartenne nel XIII secolo alla famiglia bresciana dei Poncarale, guelfa[2]. Nel 1237, in occasione della discesa in Italia dell'imperatore Federico II, il maniero, assieme al castello di Casaloldo, venne distrutto dalle truppe ghibelline di Reggio[3], alleate dell'imperatore.
Ciò che rimane dell'antico maniero è la Torre vecchia, a pianta quadrata e dotata di merli, associata ai resti di murature appartenenti a un castello. Ai piedi della torre si conservavano in passato anche i resti di un fossato (redefoss).
La torre venne ricostruita, sui resti del torrione precedente, nel XIV secolo, per volere di Bernabò Visconti, e di nuovo nel 1650.
La torre è stata dichiarata nel 1917 monumento nazionale italiano e nel 2006 è stata sottoposta a lavori di restauro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Un documento dell'Archivio vaticano testimonia la sua cessione da parte dell'abbazia di Serle alla diocesi di Brescia
- ^ Federico Odorici, Storie bresciane. Dai primi tempi sino all'età nostra, Brescia 1856 riporta che un membro della famiglia, Ardizzone Losco Poncarale, era stato "capitano di Carpenedolo" nel XIII secolo.
- ^ Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo nuova storia, Brescia, 1978. ISBN non esistente.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su prolococarpenedolo.it.