Clefti
I Clefti (gr. κλέφτης/kléftis, pl. κλέφτες/kléftes, "ladro" o "bandito") erano una milizia irregolare greca[1] anti-turca, attiva durante il dominio ottomano sulla Grecia, molto affine al fenomeno balcanico degli aiduchi. Per contrastare il fenomeno dei clefti, i turchi crearono la milizia degli armatoli, ma i due gruppi finirono per fare fronte comune contro la Sublime porta, divenendo il "lievito della rivolta" greca[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi clefti erano transfughi greci rifugiatisi nelle regioni più impervie della penisola greca nel XV secolo, quando la Grecia venne strappata dagli ottomani ai bizantini (v. Caduta di Costantinopoli 1453). Con l'avvio della "Turcocrazia" (gr. Τουρκοκρατία), la popolazione maschile abile alla guerra presente sul territorio greco dovette infatti scegliere se servire il sultano ottomano (molti giovani greci vennero reclutati tra le file dei giannizzeri, i soldati-schiavi del sultano) o intraprendere la via del banditismo per mantenere la propria indipendenza da Costantinopoli, in modo simile a quanto occorso ai soldati ungheresi, che divennero aiduchi dopo la conquista ottomana del Regno d'Ungheria un secolo dopo.
I banditi greci, definiti appunto "ladri", sopravvivevano assaltando insediamenti isolati e rifugiandosi nelle zone impervie (come i monti Agrafa della Tessaglia), difficilmente controllabili dagli ufficiali turchi, che erano perciò costretti ad operare in uno stato di costante guerriglia più o meno pronunciata. In risposta al fenomeno dei clefti, la Sublime porta istituì un'apposita milizia, gli armatoli (anch'essi personale non-turco, in quanto rumeni cristiani) per presidiare i distretti amministrativi più "ostici", che vennero appunto ribattezzati armatolìkia (Αρματολίκια, sing.: Αρματολίκι). Clefti ed armatoli finirono però comunque con il far poi fronte comune contro l'Impero ottomano al tempo della guerra d'indipendenza greca[2].
Lista di clefti famosi
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Katsantonis, giustiziato per ordine di Alì Pascià di Tepeleni nel 1809, celebrato come protomartire dai rivoluzionari greci.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Encyclopaedia Britannica, Inc, 1995, p. 564: "Other Greeks, taking to the mountains, became unofficial, self-appointed armatoles and were known as klephts (from the Greek kleptes, "brigand")."
- ^ a b Apostolis Vacalopoulos, Ιστορία του Νέου Ελληνισμού [History of Neo-Hellenism], vol. 2, A.E. Vakalopoulos, 1961.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eric Hobsbawm, I banditi. Il banditismo sociale nell'età moderna, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 978-8-80-616304-4.
- Guido Martelotti, CLEFTI, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato il 2 novembre 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- clefti, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) klepht, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Clefti, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. URL consultato il 2 novembre 2017.