Vai al contenuto

Antonio Pin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonio Pin
Antonio Pin ai tempi del Padova.
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza175 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex portiere)
Termine carriera1964 - giocatore
1979 - allenatore
Carriera
Giovanili
1938-1943San Donà
1943-1947Fossalta Piave
Squadre di club1
1947-1949Luparense? (?)
1949-1952Mestrina53 (0)
1952-1953Udinese31 (0)
1953-1957Sampdoria97 (0)
1957-1962Padova187 (0)
1962-1964L.R. Vicenza6 (0)
Carriera da allenatore
1966-1967L.R. Vicenza
1967-1968Potenza
1968-1972Petrarca
1973-1974 Caorle
1974-1975Dolo
1975-1976 Caorle
1976-1977Padova
1977-1978Belluno
1978-1979Abano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Pin (Fossalta di Piave, 3 settembre 1928Padova, 5 febbraio 2012) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo portiere.

A tutt'oggi è l'estremo difensore con più presenze nella storia del Calcio Padova.[1]

Aurelio Scagnellato (a sinistra) e Antonio Pin seduti sui gradini dell'Appiani.

Inizia a giocare prima al Sandonà poi al Fossalta. Dal 1947 passa alla Luparense in Serie C e dal 1949 al 1952 alla Mestrina sempre in Serie C. Dopo essere stato vicino a vestire le maglie di Torino prima[1] e Inter poi, nella stagione 1952-1953 passa all'Udinese. La stagione successiva passa alla Sampdoria per poi andare nel 1957 al Padova. A Padova ci rimarrà per ben sei stagioni per un totale di 187 presenze, tutte agli ordini di Nereo Rocco. Finita l'esperienza a Padova gioca 2 stagioni al Vicenza sempre in Serie A dal 1962 al 1964 (6 presenze) dove conclude la carriera. Non ha mai giocato in Serie B.

Rimane a Vicenza dove inizia nel 1965 con il ruolo di direttore tecnico per poi diventare allenatore dei vicentini nella stagione 1966-1967 in Serie A. Nel 1967 passa al Potenza in Serie B. Dal 1968 al 1972 è l'allenatore del Petrarca. Dopo i quattro anni al Petrarca allena in Serie D prima il Caorle poi il Dolo. Nel 1976 torna a Padova ma questa volta con i biancoscudati prendendo in mano la squadra ultima in classifica e salvandola. Allena poi il Belluno e l'Abano[2] in Serie D dove chiude la carriera a causa di uno spasmo vascolare.

Gli ultimi anni

[modifica | modifica wikitesto]

Affetto dalla malattia di Alzheimer, da due anni era ricoverato nelle case di accoglienza della Mandria (quartiere di Padova). È morto a 83 anni la notte tra il 4 e 5 febbraio 2012.[3][4]

Competizioni regionali

[modifica | modifica wikitesto]
Luparense: 1948-1949
  1. ^ a b L'ultimo volo di Toni Pin, il portiere dei panzer, il Mattino di Padova, 6 febbraio 2012, su mattinopadova.gelocal.it. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1979, edizioni Panini, pag.335
  3. ^ Il numero uno: quando Toni Pin volava su Padova, il Mattino di Padova, 6 febbraio 2012, su mattinopadova.gelocal.it. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  4. ^ L'ultimo volo di Toni Pin, Calcio Padova, 6 febbraio 2012 Archiviato il 7 febbraio 2012 in Internet Archive.
  • Pino Lazzaro, Nella fossa dei leoni. Lo stadio Appiani di Padova nel ricordo e nei ricordi dei tanti ex giocatori biancoscudati - Ediciclo, 2003

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (DEENIT) Antonio Pin (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Antonio Pin (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Antonio Pin, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Antonio Pin, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
  • Profilo su Museovicenzacalcio1902.net [collegamento interrotto], su museovicenzacalcio1902.net.