Angelo Caroli
Angelo Caroli | |||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Caroli (a sinistra) alla Juventus negli anni 1950 con il capitano bianconero Giampiero Boniperti. | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 70 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore, attaccante | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1963 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Angelo Caroli, nato con il nome di Angelo Carota (L'Aquila, 7 aprile 1937 – Torino, 17 novembre 2020[1]), è stato un giornalista, scrittore e calciatore italiano, di ruolo difensore o attaccante.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce all'Aquila con il cognome di «Carota».[2][3] Vive in Abruzzo sino all'età di 18 anni, risiedendo in una casa di via Fortebraccio,[4] nel centro storico della città natia, e frequentando il liceo classico Domenico Cotugno. Nell'estate del 1955, a causa del trasferimento del padre, insegnante, a Torino,[3] segue la famiglia in Piemonte[2] dove coniuga l'attività calcistica con gli studi al liceo classico Massimo d'Azeglio;[1] in questo periodo cambia il proprio cognome in «Caroli».[2] Si stabilirà definitivamente nel capoluogo piemontese per la sua successiva carriera di giornalista e scrittore.[1]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Dopo gli inizi in varie discipline dell'atletica leggera — tra le altre cose, sedicenne, vinse il titolo italiano di terza categoria nel salto in lungo —,[1] intraprese la carriera calcistica nelle file del club della sua città, L'Aquila militante nel campionato di IV Serie,[3] dove venne dapprima schierato come stopper, giovando delle sue qualità fisiche, e successivamente adattato a centravanti stante l'infortunio del titolare designato, ruolo quest'ultimo in cui si mise in luce a 17 anni segnando molti gol.[1] Notato da Ermes Muccinelli dopo aver saltato un provino con la Lazio, arrivò alla Juventus,[5] acquistato per 4 milioni di lire, dove fu inserito nella rosa della squadra Ragazzi allenata da Sandro Puppo.
Nella stagione 1955-1956 poté esordire con la prima squadra della Vecchia Signora, a Bologna, e nella sua prima gara in Serie A mise a segno il suo primo, e unico, gol nel massimo campionato; il giorno dopo tornò in classe per il compito di greco.[6] La stagione successiva collezionò altre presenze in A, arrivando a quota otto.
A campionato 1957-1958 iniziato, nel mese di novembre si trasferì al Catania, in Serie B,[7] dove andò in gol al debutto ma poi si infortunò e fu costretto a ingessarsi, restando fermo. La stagione successiva andò alla Lucchese, in Serie C, quindi nell'annata 1959-1960 fu la volta del Pordenone dove l'allenatore Giovanni Varglien ebbe l'intuizione di arretrarlo nuovamente in difesa,[6] impostandolo come terzino.[1] Sicché, dopo un campionato positivo in questo nuovo ruolo sulla fascia, Caroli tornò alla base a Torino.
Nella stagione 1960-1961 fece parte della rosa juventina che vinse lo Scudetto grazie ai campioni del Trio Magico,[1] ovvero l'italo-argentino Omar Sívori, cui l'aquilano servì un assist durante un derby della Mole,[8] il gallese John Charles e l'italiano Giampiero Boniperti, quest'ultimo alla sua ultima stagione da giocatore. Dalla società bianconera incassò anche il premio per la vittoria tricolore di 500.000 lire.[9] L'anno successivo rifiutò il rinnovo del contratto, chiedendo un ingaggio più alto, e per questo fu inizialmente messo fuori rosa;[10] successivamente reintegrato, fece in tempo a disputare la sua prima e unica gara internazionale, l'esordio in Coppa dei Campioni contro il Panathīnaïkos, prima di lasciare definitivamente la società piemontese a fine stagione.
«Lascio la sede della Sisport dopo aver respirato per l'ennesima volta l'atmosfera bianconera, piena del fragrante profumo del successo, che è il succo della filosofia del club e che, insieme con lo stile, è il distintivo che la Signora non si toglie mai.»
Dopo un ultimo anno al Lecco, in B, Caroli decise di ritirarsi dal calcio giocato.
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Appesi gli scarpini bullonati al chiodo, Caroli si sposò e, dopo avere lasciato la facoltà di legge per laurearsi all'ISEF, ricevette un incarico di insegnante a Torino.[1] Tuttavia, ben presto la carriera giornalistica prese il sopravvento.[1]
Dal 1968 fu cronista di Tuttosport e inviato al campionato del mondo 1974 in Germania Ovest.[1]
Nel 1976 arrivò l'assunzione alla Stampa Sera, con cui Caroli seguì i principali avvenimenti sportivi degli anni Ottanta, saltando però per problemi di salute[11] proprio il campionato del mondo 1982 in Spagna, vinto dall'Italia.[1]
Fu inviato anche ai campionati mondiali di Argentina 1978 e Messico 1986, al campionato d'Europa 1988 in Germania Ovest, alle finali di Coppa Campioni della Juventus di Atene 1983 e Bruxelles 1985, quest'ultima funestata dalla strage dell'Heysel, e alla finale di Coppa Intercontinentale 1985 a Tokyo.
Rimasto sempre legato al mondo juventino, collaborò per anni con l'house organ della società, Hurrà Juventus, e scrisse anche alcuni libri incentrati sulle vicende bianconere e i suoi protagonisti;[7] nel 2006, nel corso dello scandalo Calciopoli, ha scritto una lettera al suo ex giornale Tuttosport chiedendo alla società di difendere la storia juventina e non abbandonarla.
«La mia è una mozione degli affetti sollecitata dalla sensazione che in casa Juve oggi si stia giocando come in un partito politico dove proliferano correnti e tendenze.»
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- Juventus: 1960-1961
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Caroli, Ho conosciuto la Signora, Torino, Graphot Editrice, 1987.
- La quinta stagione, Torino, Graphot, 1988
- Il mare dei pianeti, Torino, Graphot, 1990
- Il marchio, Piazza D., 1991
- Brahms opera 77. Doppia morte in agguato, Piazza D., 1995
- Evaso all'orizzonte, Genesi, 1995
- Fischia il Trap. Vittorie e tormenti di un re della panchina, Limina, 1996
- Il grido, Limina, 1998
- Scacco matto sotto la Mole, Fogola, 1999
- Da Coppi a Pantani. Bici: grandi imprese, Torino, Graphot, 1999
- Rien ne va plus. Veleni al casinò, Fogola, 2000
- La donna nel pallone, Torino, Graphot, 2000
- Misteri del Po. Ho ucciso io Rebecca, Fogola, 2002
- Delitti alla Sacra di San Michele, Fogola, 2003
- Prigioniera del buio. Il giustiziere della collina, Fogola, 2004
- Il volo della farfalla dalle piume azzurre. Il killer della Sindone, Fogola, 2005
- Le voci dell'amore, Pintore, 2005
- Il fuoco e la vendetta (con Giorgio Diaferio), Pintore, 2006
- Questioni di cuore (con Patrizia Durante), Pintore, 2007
- I baci del diavolo (con Patrizia Durante), Pintore, 2007
- L'urlo di Halloween, Fogola, 2009
- I graffi della felicità, Genesi, 2011
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k Guido Vaciago, Juventus, addio a Caroli, giocatore, giornalista e scrittore, su tuttosport.com, 17 novembre 2020.
- ^ a b c Capaldi, p. 81.
- ^ a b c Un saltatore in lungo acquistato dalla Juventus, in Stampa Sera, 6 dicembre 1955, p. 5.
- ^ Alberto Orsini, Caroli: un aquilano in Champions. «Io e Boniberti, Sivori e Alex», su abruzzoweb.it, 15 agosto 2012. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).
- ^ Caroli, p. 15.
- ^ a b Caroli, p. 20.
- ^ a b Black & White Stories: Caroli, il calciatore-giornalista, su juventus.com, 20 novembre 2020.
- ^ Caroli, p. 77.
- ^ Caroli, p. 81.
- ^ Caroli, p. 86.
- ^ Caroli, p. 151.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Edizioni Elle, Milano, 1977.
- Dante Capaldi, L'Aquila Calcio, 70 anni di storia rossoblù, L'Aquila, CCE, 1999.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Angelo Caroli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Angelo Caroli, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 26664098 · ISNI (EN) 0000 0000 4592 4283 · SBN CFIV069753 · LCCN (EN) no97004264 |
---|
- Calciatori dell'Aquila 1927
- Calciatori della Juventus F.C.
- Calciatori del Catania F.C.
- Calciatori della Lucchese 1905
- Calciatori del Pordenone Calcio
- Calciatori del Calcio Lecco 1912
- Giornalisti italiani del XX secolo
- Giornalisti italiani del XXI secolo
- Scrittori italiani del XX secolo
- Scrittori italiani del XXI secolo
- Calciatori italiani del XX secolo
- Calciatori italiani del XXI secolo
- Nati nel 1937
- Morti nel 2020
- Nati il 7 aprile
- Morti il 17 novembre
- Nati all'Aquila
- Morti a Torino