Artemisia vallesiaca
Assenzio del Vallese | |
---|---|
Artemisia vallesiaca | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
clade | Asian-southern African grade |
Sottotribù | Artemisiinae |
Genere | Artemisia |
Specie | Artemisia vallesiaca |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
Genere | Artemisia |
Specie | Artemisia vallesiaca |
Nomenclatura binomiale | |
Artemisia vallesiaca All. | |
Nomi comuni | |
Assenzio pontico alpino, |
L' Assenzio del Vallese (Artemisia vallesiaca All.) è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]l'Assenzio del Vallese è specie endemica di Valle d'Aosta e Vallese (da cui il nome), dove cresce nelle praterie aride e steppiche, in luoghi assolati e pietrosi, dai 600 ai 1000 m.s.l.m.
È un'essenza coltivata; rifugge dai terreni troppo argillosi o umidi, i migliori risultati di coltivazione si hanno in terreni soleggiati e freschi.
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La pianta è alta circa 30–50 cm, ha fusto ramificato fin dalla base, è ricoperta di peli fittissimi che le danno un colore bianco sfumato d'azzurro.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie dei rami sterili hanno un picciolo di 2–5 mm (che può essere di dimensioni maggiori nelle piante coltivate), sono larghe 5 mm, fitte e dritte verso l'alto. Le foglie sono pennatosette, a divisioni sottili e con fitto tomento, le superiori sono sessili e pennatopartite, quelle dell'infiorescenza sono intere e lunghe 5 mm. Tutta la pianta, in particolare le foglie, ha forte odore aromatico.
Fiori
[modifica | modifica wikitesto]I capolini sono riuniti in una pannocchia allungata che nelle piante spontanee ha dimensioni di 20 cm per 3–4 cm con pochi racemi, mentre nelle piante coltivate è più lunga e larga 30–40 cm per 10-20 e piuttosto rada. I peduncoli dei capolini sono brevissimi e l'involucro è ellittico lungo 2 mm largo 1 mm, con brattee esterne pelose e le interne a margine scariosi gialliccio.
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]Può essere confusa con:
- Artemisia pontica di colore grigio, le foglie hanno lacinie più grandi e meno fitte, i capolini sono sferici o emisferici e sono più grandi.
Nella medicina popolare di questa essenza venivano impiegati i rami raccolti in fioritura interi o trinciati, per le sue proprietà emmenagoghe. Vengono inoltre utilizzate le parti aeree della pianta che viene coltivata soprattutto per essere usata in liquoreria.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Coltura biennale, la propagazione viene fatta principalmente per seme, che si può coltivare in file semplici con sesto 50x20 cm o file binate 35-40x70-80 cm, si utilizza l'erba raccolta alla fioritura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Lodi, Piante Officinali Italiane, Bologna, Edizioni Agricole Bologna, 1957, p. 791.
- Giovanni Negri, Erbario Figurato, Milano, Ulrico Hoepli Editore Milano, 1979, p. 459, ISBN 88-203-0279-9.
- Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Artemisia vallesiaca
- Wikispecies contiene informazioni su Artemisia vallesiaca