Vai al contenuto

Aristeo di Crotone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Aristeo di Crotone (in greco antico: Ἀρισταίος?, Aristaíos; Crotone, V secolo a.C.Crotone, V secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico della scuola pitagorica.

Secondo Giamblico, nella sua Vita di Pitagora[1], Aristeo, figlio di Demofonte di Crotone, nacque nella XXV Olimpiade. Fu allievo di Pitagora e si dedicò alla filosofia, alla matematica e presumibilmente alla medicina.

In seguito fu il successore di Pitagora a capo della scuola pitagorica[2] e sposò Teano, la moglie del suo maestro. Verso la fine della sua vita, Aristeo cedette la leadership della scuola pitagorica a Mnesarco, figlio di Pitagora[3].

Fu autore di opere matematiche utilizzate da Euclide[4].

Giovanni Stobeo[5] cita anche estratti di un'opera Sull'armonia di un "Aristeon", che potrebbe essere identificato con lui[6].

  1. ^ Cap. 36.
  2. ^ K. Ferguson, The Music of Pythagoras: How an Ancient Brotherhood Cracked the Code of the Universe and Lit the Path from Antiquity to Outer Space, New York City, Walker & Company, 2008, p. 59.
  3. ^ I pitagorici - Filosofico.net.
  4. ^ Pappo di Alessandria, Collezione matematica, VIII, passim.
  5. ^ Ecloghe, I 6.
  6. ^ Secondo W. Smith, A Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, London, J. Murray, 1873, vol. 1, p. 289.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]