Dopo l'esaltante stagione precedente, con Marchioro passato ad allenare il Milan, con il sesto posto e la qualificazione alla Coppa UEFA, in questa stagione il Cesena affidato a Giulio Corsini delude su tutti i fronti, sia in campionato sia nelle coppe.
In campionato fa da fanalino di coda: ultimo al termine del girone di andata con soli 8 punti, in quello di ritorno fa ancor peggio, chiudendo il torneo con appena 14 punti. I molti cambi in panchina non riescono a dare quella scossa che potesse rimettere in corsa per la salvezza la squadra romagnola. Scudetto vinto dalla Juventus con 51 punti, davanti al Torino con 50 punti, tutte le altre molto lontane. Con i bianconeri scendono in Serie B il Catanzaro con 21 punti e la Sampdoria con 24 punti.
Prima volta in Europa per il Cesena, grazie al sesto posto della stagione precedente e alla contemporanea vittoria del Napoli in Coppa Italia, che ha liberato un posto, il sesto appunto per le coppe confederali. Nell'esordio in Coppa UEFA, storico perché si trattava altresì della prima partecipazione italiana di una squadra non capoluogo di provincia, il Cesena viene subito estromesso dalla competizione nei trentaduesimi di finale, dai tedeschi, allora orientali, del Magdeburgo nel doppio confronto.
In Coppa Italia, nella fase a gironi giocatasi nel precampionato, il Cesena è stato superato nel proprio raggruppamento dalla SPAL.