Vai al contenuto

C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il titolo di questa pagina non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein).
C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)
La cometa ripresa il 28 marzo 2022 dalla fotocamera WFC3 del telescopio spaziale Hubble
Scoperta20 ottobre 2014
ScopritoreDark Energy Survey
ClassificazioneOggetto transnettuniano
Designazioni
alternative
K14UR1N, 2014 UN271
Parametri orbitali
(all'epoca 5 luglio 2021)
Semiasse maggiore7144,9±522,7 au
Perielio10,934±0,001 au
Afelio14278,89±1044,70 au
Periodo orbitale603953,86±66280 anni
Inclinazione
sull'eclittica
95,446°
Eccentricitàtra 0,99945 e 0,99960
Longitudine del
nodo ascendente
189,929°
Argom. del perielio326,380°
Anomalia media359,99438°
Prossimo perielio24 gennaio 2031
Dati fisici
Dimensioni137 ± 17 km
Albedo5,3 ± 1,2 (R)
Dati osservativi
Magnitudine ass.7,87[1] · 7,82[2]

C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) è una cometa periodica sita su un'orbita altamente eccentrica e proveniente dalla nube di Oort. La sua scoperta è stata annunciata nel giugno 2021 dagli astronomi Pedro Bernardinelli e Gary Bernstein ed è avvenuta grazie a immagini d'archivio del Dark Energy Survey realizzate in particolare dall'osservatorio di Cerro Tololo.[2] Il periodo orbitale di C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) è di circa 600.000 anni, con un afelio situato nella nube di Oort a circa 14300 au dal Sole.[3] Arriverà al perielio all'incirca il 23 gennaio 2031, quando sarà a una distanza dal Sole di sole 10,95 au,[4] ossia appena fuori dall'orbita di Saturno, dopodiché, nell'agosto 2033 attraverserà il piano eclittico, quando sarà a circa 12 au dal Sole. La sua orbita è retrograda.

Caratteristiche fisiche

[modifica | modifica wikitesto]
L'orbita di C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)

La magnitudine assoluta di C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) è pari a 7,8,[1] il che suggerisce che il corpo abbia un diametro di 137±17 km,[5] corrispondente a un corpo di massa pari a 500 000 miliardi di tonnellate, ossia al più grande nucleo cometario mai osservato.[6] Nelle immagini che hanno portato alla sua scoperta, il corpo non mostrava evidenze della presenza di una chioma dovuta alla volatilizzazione di composti come monossido e biossido di carbonio, cosa che avrebbe potuto portare a un significativo ridimensionamento della valutazione del suo diametro, tuttavia il 22 giugno 2021 osservazioni effettuate presso l'osservatorio californiano di Las Cumbres e lo SkyGems Remote Telescope, in Namibia, hanno evidenziato la presenza di una chioma allungata, che avrebbe una larghezza di circa 15 arcosecondi, quando la cometa si trovava a 20,18 au (circa 3,02 miliardi di km) dal Sole, e hanno rilevato anche una luminosità maggiore del previsto.[7][8] Non è la prima volta che si osserva attività cometaria a una simile distanza dal Sole, è il caso ad esempio di C/2010 U3 (Boattini), la cui chioma fu osservata già a 25,8 au (3,86 miliardi di km) di distanza dalla nostra stella.[9]

C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) è stata immortalata per la prima volta nell'ottobre 2014, quando si trovava a 29 au (4,3 miliardi di km) dal Sole, vicino all'orbita di Nettuno[10]: in seguito sono state trovate immagini di prescoperta risalenti fino all'ottobre 2010. A partire dal 2021, la cometa si sta avvicinando al Sole da una distanza di 20,2 au (circa 3,0 miliardi di km) e raggiungerà il suo perielio di 10,9 au (appena fuori dall'orbita di Saturno) nel gennaio 2031. Con una declinazione attuale (giugno 2021) di -47°, l'oggetto è visibile dall'emisfero australe. Una volta al perielio, ci si aspetta che la cometa non sia più luminoso di Plutone, la cui magnitudine apparente va da 13,65 a 16,66, ma che raggiunga invece la luminosità della luna di Plutone, ossia Caronte, che ha una magnitudine apparente di 16,8.[11][12][13]

  1. ^ a b JPL Small-Body Database Browser: (2014 UN271), su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory. URL consultato il 19 giugno 2021.
  2. ^ a b MPEC 2021-M53 : 2014 UN271, su Minor Planet Electronic Circulars, Minor Planet Center, 19 giugno 2021. URL consultato il 19 giugno 2021.
  3. ^ JPL Horizons On-Line Ephemeris for 2014 UN271, su JPL Horizons On-Line Ephemeris System, Jet Propulsion Laboratory. URL consultato il 19 giugno 2021.
  4. ^ 2014 UN271, su ssd.jpl.nasa.gov, JPL Horizons. URL consultato il 21 giugno 2021.
  5. ^ E. Lellouch, Size and albedo of the largest detected Oort-cloud object: comet C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) (PDF), in Astronomy & Astrophysics, 31 gennaio 2022. URL consultato il 3 aprile 2022.
  6. ^ La cometa più grande la fotografa Hubble. E il diametro è impressionante: 135 chilometri, su rainews.it, Rai News, 13 aprile 2022. URL consultato il 13 aprile 2022.
  7. ^ Luca Buzzi et al., 2014 UN271: cometary activity, su MPML @ groups.io. URL consultato il 22 giugno 2021.
  8. ^ Rosita Kokotanekova et al., Newly discovered object 2014 UN271 observed as active at 20.18 au, su The Astronomer's Telegram, 22 giugno 2021. URL consultato il 22 giugno 2021.
  9. ^ Man-To Hui, Davide Farnocchia e Marco Micheli, C/2010 U3 (Boattini): A Bizarre Comet Active at Record Heliocentric Distance, in The Astronomical Journal, vol. 157, n. 4, 2019, p. 162, DOI:10.3847/1538-3881/ab0e09, arXiv:1903.02260.
  10. ^ 2014 UN271, su Minor Planet Center. URL consultato il 19 giugno 2021.
  11. ^ Michael Irving, Extremely eccentric minor planet to visit inner solar system this decade, su New Atlas, 20 giugno 2021. URL consultato il 21 giugno 2021.
  12. ^ David Williams, Pluto Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA, 25 novembre 2020. URL consultato il 21 giugno 2021.
  13. ^ Pasquale Agizza, La nube di Oort, la casa delle comete da cui è arrivata anche la Hale-Boop, su dday.it, DDay, 21 giugno 2021. URL consultato il 22 giugno 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare