Vai al contenuto

Game Informer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Game Informer
Logo
Logo
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
LinguaInglese
PeriodicitàMensile
GenereStampa nazionale
FormatoRivista
FondatoreFuncoLand
Fondazioneagosto 1991
Chiusura2 agosto 2024
SedeMinneapolis
EditoreGameStop
Tiratura367
DirettoreAndy McNamara
ISSN1067-6392 (WC · ACNP)
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceasingola copia/
abbonamento
multimediale
Edizione digitalesingolo numero/
abbonamento
Sito webwww.gameinformer.com
 

Game Informer (GI) è stata una rivista di videogiochi statunitense fondata nell'agosto 1991, anno in cui la FuncoLand iniziò la pubblicazione di una rivista di sei pagine gratuita.[1] In passato contava circa tre milioni di abbonati, il che la rendeva la rivista di videogiochi più diffusa al mondo,[2] e nel 2009, la dodicesima rivista generica più diffusa.[3] Game Informer era classificata fra le prime quattro riviste maggiormente lette dagli uomini fra i diciotto ed i trentaquattro anni.[2]

La rivista era di proprietà della GameStop Corp., l'azienda che possedeva anche l'omonima catena di negozi diffusi in tutto il mondo, che rilevò la Funcoland nel 2000. A causa di ciò, la rivista fu ampiamente pubblicizzata nei negozi del gruppo, cosa che contribuì notevolmente all'aumentare degli abbonamenti,[4] che spesso erano collegati ad alcune promozioni dei punti di vendita GameStop.

Nel novembre 2009 Game Informer fu oggetto di un completo restyling,[5] poco prima dell'uscita del duecentesimo numero, pubblicato a dicembre del 2009.

In occasione dell'ultimo numero, The Legend of Zelda fu nominato il miglior videogioco di tutti i tempi. Gli altri giochi della Top 10 erano Super Mario Bros., Tetris, Grand Theft Auto III, Half-Life 2, Doom, Metroid, Final Fantasy VI, Super Mario Bros. 3 e Ms. Pac-Man.[6]

Il 2 agosto 2024 con un annuncio sul sito della rivista, fu comunicata la chiusura della redazione e il licenziamento dei dipendenti.[7]

Qui sotto si trova il testo della lettera:

The Final Level: Farewell from Game Informer

"Dopo trentatré anni entusiasmanti, in cui vi abbiamo portato le ultime notizie, recensioni e approfondimenti su di un mondo dei videogiochi in continua evoluzione, è con il cuore pesante che annunciamo la chiusura di Game Informer.

Dai primi giorni delle avventure in pixel ai coinvolgenti mondi virtuali di oggi, siamo onorati di aver potuto condividere questo incredibile viaggio con voi, i nostri fedeli lettori. Le rotative si fermano, ma la passione per il gioco che abbiamo coltivato insieme continuerà a vivere.

Grazie per aver preso parte a questo epico viaggio e che le vostre avventure videoludiche non abbiano mai fine."[8]

  1. ^ (EN) 10 Years of Game Informer, in Game Informer, agosto 2001, p. 42.
    «In August of 1991, Funcoland began publishing a six-page circular to be handed out free in all of its retail locations»
  2. ^ a b (EN) Game Informer Announces Rate Base Increase to 2.3 Million, su Business Wire, 9 aprile 2007. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
  3. ^ (EN) Alexander Sliwinski, Game Informer is one of the top 15 magazines by subscriptions, su Joystiq, 1º aprile 2009. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
  4. ^ (EN) Jose Antonio Vargas, A Magazine Whose Lineup Is Always in Play, in The Washington Post, 18 aprile 2005. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  5. ^ (EN) The Beatles Rockband, in Game Informer, n. 197.
  6. ^ (EN) Top 200 Games of All Time, su Nintendo Everything. URL consultato il 25 settembre 2014.
  7. ^ Game Informer chiude: addio a una delle maggiori realtà del giornalismo videoludico, su Everyeye Videogiochi, 2 agosto 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
  8. ^ Game Informer chiude dopo trentatré anni, la redazione scrive un messaggio ai lettori, su Multiplayer.it. URL consultato il 3 agosto 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]