Gara di WTCC d'Austria 2013
Gara d'Austria 2013 | |||||||||||||
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Gara del Campionato del mondo turismo Gara 5 su 13 del 2013 | |||||||||||||
Data | 19 maggio 2013 | ||||||||||||
Luogo | Salzburgring | ||||||||||||
Percorso | 4,241 km | ||||||||||||
Clima | Sereno | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
Gara 1 | |||||||||||||
Distanza | 12 giri, totale 50,89 km | ||||||||||||
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Gara 2 | |||||||||||||
Distanza | 12 giri, totale 50,89 km | ||||||||||||
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La Gara di WTCC d'Austria 2013 fu il quinto round del World Touring Car Championship 2013 e la seconda edizione della gara austriaca. Si tenne il 19 maggio 2013 al Salzburgring, a Salisburgo, in Austria.
Entrambe le gare furono vinte dai piloti partiti dalla pole position, con Michel Nykjær che vinse in gara-1 con NIKA Racing e James Nash vinse gara-2, ottenendo la prima vittoria sia per sé stesso sia per il suo team, bamboo-engineering. Questa fu la prima volta nella storia del WTCC in cui entrambe le gare di un weekend vennero vinte da piloti indipendenti[5].
Questo evento è principalmente ricordato per l'ecatombe di penalità che ha colpito quattordici piloti, accusati dai giudici di comportamento antisportivo e danno all'immagine del WTCC: Tom Chilton uscì per primo per compiere l'ultimo giro, seguito a ruota dal compagno Yvan Muller e da tutti gli altri. Fece il giro per scaldare gli pneumatici a passo d'uomo, sperando di essere sorpassato per poter sfruttare le scie, che su questo circuito sono molto importanti. Volendo, però, anche gli altri utilizzare questo vantaggio, nessuno lo superò ma intanto il tempo sul cronometro scorse e tutti presero la bandiera a scacchi prima di poter iniziare il loro ultimo tentativo.
Vigilia
[modifica | modifica wikitesto]Alla vigilia del weekend austriaco, Yvan Muller fu al comando del campionato piloti e Nash fu in testa al Trofeo Yokohama Indipendenti.
Le Honda Civic WTCC aggiunsero 10 kg di zavorra nel momento in cui venne rivisto il sistema di compensazione di peso, facendo loro raggiungere il peso massimo di 1.190 kg, uguale alle Chevrolet Cruze 1.6T. Le SEAT León WTCC guadagnarono 10 kg e salirono a 1.160 kg, mentre le BMW 320 TC tornarono al loro peso di 1.150 kg[6].
Special Tuning Racing decise di saltare le gare d'Austria e Russia per riparare la propria vettura che era afflitta da problemi sin dalla Gara del Marocco[7].
Dopo il suo incidente in Ungheria, Gabriele Tarquini ebbe il permesso della FIA per correre con un nuovo motore della Honda Civic senza una penalità[8].
Resoconto
[modifica | modifica wikitesto]Prove libere
[modifica | modifica wikitesto]Muller fu al top nella prima sessione di libere, alla guida di un trenino di Chevrolet nei primi tre posti, davanti a Chilton e ad Alex MacDowall. Robert Huff fu la SEAT più veloce, 4º, Norbert Michelisz fu 5º con la sua Honda della Zengő Motorsport mentre i piloti ufficiali della casa giapponese, Tarquini e Tiago Monteiro, furono fuori dalla top 10. Darryl O'Young non segnò un tempo nella sessione a causa di problemi al turbo sulla sua BMW 320 TC della ROAL Motorsport[9].
Muller fu nuovamente in testa, stavolta davanti ad Huff, nella seconda sessione, mentre Nash fu 3º e il più veloce dei piloti indipendenti. James Thompson non segnò alcun tempo e rimase l'intera sessione in pit-lane, mentre Hugo Valente si fermò in pista a cinque minuti dal termine[10].
Qualifiche
[modifica | modifica wikitesto]Chilton comandò la prima sessione, che vide un buon numero di incidenti. Tom Coronel sfiorò Pepe Oriola, ma riuscì ad evitarlo. Oriola, poi, ebbe una collisione con il posteriore di Charles Ng con entrambi che subirono piccoli danni alla carrozzeria. Molti piloti provarono a sfruttare la scia delle altre vetture e verso la fine della sessione un gruppo di vetture comandate da Tarquini rallentarono per iniziare un giro veloce, con Coronel che fu inseguito dal gruppo di vetture lente e lui stesso sfruttò la Campos Racing di Valente. Thompson parcheggiò la sua auto all'uscita della curva 1 a causa di problemi allo sterzo. Alla fine della sessione, Marc Basseng andò lungo all'ultima curva e finì contro le barriere all'esterno prima di girarsi e arrestarsi davanti all'ingresso della pit-lane.
Tutte le dodici vetture formarono un trenino per lanciarsi nell'ultimo giro lanciato in Q2, con Chilton davanti. Chilton stava percorrendo il giro lentamente e con gli altri piloti che rimasero dietro per sfruttare la scia, nessuno accennò al sorpasso. Nessuna delle vetture riuscì ad arrivare alla linea di partenza prima che venisse esposta la bandiera a scacchi, alcune vetture entrarono ai box, mentre altri proseguirono. Coronel continuò e perse il posteriore della sua BMW in una delle curve più veloci e finì contro il muro di gomme. Alla fine della sessione, davanti a tutti ci furono le due RML di Muller e Chilton. Huff fu 3º e MacDowall, 4º, fu il primo degli indipendenti. Nash, 10º, guadagnò la pole position per gara-2[11].
Dopo la sessione, quattordici piloti furono convocati dai commissari. Tutti i piloti che presero parte alla Q2 tranne Nykjær e più O'Young, Valente e Mikhail Kozlovskiy furono richiamati[12]. Dodici piloti furono giudicati colpevoli di comportamento antisportivo. Tarquini perse dodici posizioni, Oriola otto, Coronel cinque. Muller, Chilton, Michelisz e Monteiro ne persero dodici, Huff dieci, MacDowall otto, mentre Stefano D'Aste, O'Young e Valente cinque[13]. Il General Manager del WTCC, Marcello Lotti, commentò questo fatto durante il warm-up la mattina seguente e confermò che le penalità sarebbero state applicate solo per gara-1[14].
Dopo le qualifiche le Honda non passarono le verifiche a causa di alettoni posteriori irregolari, quindi Tarquini, Monteiro e Michelisz furono relegati in fondo alla griglia per gara-1[15].
Warm-Up
[modifica | modifica wikitesto]Thompson fu il più veloce nel warm-up della domenica mattina. D'Aste concluse la sua sessione nella ghiaia. Nash subì una foratura e Kozlovskiy si girò, ma la sua vettura non subì alcun danno e continuò la sessione[16].
Gara-1
[modifica | modifica wikitesto]Nykjær si involò dalla pole position alla partenza lanciata, con Nash che combatté con lui per il primo posto. Nykjær, Nash e Bennani scapparono dal resto del gruppo, con Kozlovskiy che partì 4º e iniziò a scivolare indietro, venendo presto passato dal compagno Thompson. Fredy Barth tenne il 5º posto, riuscendo a difendersi da diversi tentativi di sorpasso da parte di MacDowall. Barth fu passato e poi riguadagnò la posizione per due volte, prima alla fine del rettilineo posteriore, poi alla prima chicane. Un altro tentativo di sorpasso di MacDowall al rettilineo posteriore permise a Muller di sorpassare entrambi. Muller si trovò dietro ai leader e alla fine prese Bennani che fu retrocesso al 4º posto. Il compagno di Muller, Chilton, stava battagliando per il 7º posto con Huff, Thompson e Coronel e arrivò davanti a questo gruppetto. Ci fu un finale in battaglia tra le Liqui Moly Team Engstler negli ultimi giri, quando Ng provò ad attaccarsi al posteriore di Engstler per sfruttarne la scia, ma entrò in contatto col tedesco facendolo girare e poi scontrare con O'Young. Il terzo settore fu sotto bandiere gialle per gli ultimi giri, riducendo le opportunità di sorpasso per i leader, che correvano molto vicini l'un l'altro. All'ultimo giro, Muller riuscì ad arrivare paraurti a paraurti con i primi due, ma non ebbe la possibilità di tentare un sorpasso, così Nykjær vinse davanti a Nash e allo stesso Muller. Thompson concluse 9º dietro a Chilton e Huff, assicurandosi il secondo arrivo a punti dell'anno. Coronel rimontò dal 19º al 10º posto[17]
Gara-2
[modifica | modifica wikitesto]Nash fu in pole position ma fu sorpassato da Michelisz prima della curva 1, però riacciuffò la prima posizione prima della fine del giro. Chilton si ritirò rientrando ai box dopo un incidente alla prima chicane. MacDowall e Thompson entrarono in contatto e uscirono nella via di fuga, riuscendo comunque a proseguire. Nash fu al comando davanti a Michelisz e Monteiro, ma Muller, che era partito 10º, era vicino alle Honda. Il suo primo tentativo di passare Monteiro non ebbe successo, ma, grazie alla maggiore velocità di punta della Chevrolet, il pilota RML fu in grado di sorpassare il portoghese al rettilineo posteriore al giro successivo. Tarquini, 8º, si difese strenuamente da Huff, che non riuscì a passare l'italiano della Honda. Monteiro, 4º, stava difendendo la sua posizione da Nykjær negli ultimi giri, mentre al penultimo giro Muller passò Michelisz; non riuscì, però, a prendere Nash, che ottenne la sua prima vittoria in assoluto in WTCC e la prima per la bamboo-engineering[18].
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Qualifiche
[modifica | modifica wikitesto]- Il pilota in grassetto indica il pilota in Pole position in gara-2.
Gara-1
[modifica | modifica wikitesto]- Il pilota in grassetto indica l'autore del giro più veloce.
Gara-2
[modifica | modifica wikitesto]- Il pilota in grassetto indica l'autore del giro più veloce.
Classifiche dopo l'evento
[modifica | modifica wikitesto]- Campionato piloti
Pos. | Pilota | Punti | |
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1 | Yvan Muller | 198 | |
2 | Gabriele Tarquini | 118 | |
2 | 3 | James Nash | 108 |
3 | 4 | Michel Nykjær | 96 |
2 | 5 | Robert Huff | 77 |
- Trofeo Yokohama Indipendenti
Pos. | Piloti | Punti | |
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1 | James Nash | 78 | |
1 | 2 | Michel Nykjær | 70 |
1 | 3 | Alex MacDowall | 66 |
4 | Mehdi Bennani | 47 | |
2 | 5 | Fredy Barth | 30 |
- Nota: Solo le prime cinque posizioni sono incluse in entrambe le classifiche piloti qui presenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Griglia ufficiale Gara-1 d'Austria 2013 (PDF), in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013.
- ^ (EN) Risultati ufficiali Gara-1 d'Austria 2013 (PDF), in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013.
- ^ (EN) Griglia ufficiale Gara-2 d'Austria 2013 (PDF), in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013.
- ^ (EN) Risultati ufficiali Gara-2 d'Austria 2013 (PDF), in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013.
- ^ (EN) Nykjær e Nash condividono la vittoria in Austria, in World Touring Car Championship, 20 maggio 2013. URL consultato il 20 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
- ^ (EN) Chevrolet e Honda con lo stesso peso, in World Touring Car Championship, 9 maggio 2013. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
- ^ (EN) Neil Hudson, Special Tuning Racing salterà Salisburgo e Mosca, in TouringCarTimes, 16 maggio 2013. URL consultato il 16 maggio 2013.
- ^ (EN) Neil Hudson, Cambio di motore per forza maggiore per Gabriele Tarquini, in TouringCarTimes, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) Andrew Abbott, Salzburgring: Muller al top nelle libere, in Touring-Cars.net, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) Neil Hudson, Yvan Muller comanda davanti a Rob Huff nelle seconde libere in Austria, in TouringCarTimes, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) Sam Tremayne, WTCC Salzburgring: Yvan Muller si assicura la terza pole nel 2013, in Autosport, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) Neil Hudson, 14 piloti sotto investigazione dopo la follia delle qualifiche, in TouringCarTimes, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) Penalità di massa portano Nykjær in pole, in World Touring Car Championship, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2013).
- ^ (EN) Lotti: i piloti andavano troppo piano!, in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013. URL consultato il 19 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
- ^ (EN) Neil Hudson, Honda escluse dalle qualifiche per l'alettone posteriore irregolare, in TouringCarTimes, 18 maggio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013.
- ^ (EN) La Lada di Thompson comanda il warm-up, in World Touring Car Championship, 19 maggio 2013. URL consultato il 19 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).
- ^ (EN) Sam Tremayne, WTCC Salzburgring: Nykjaer tiene dietro Nash e vince gara-1, in Autosport, 19 maggio 2013. URL consultato il 19 maggio 2013.
- ^ (EN) Sam Tremayne, WTCC Salzburgring: Nash strappa la prima vittoria in WTCC, in Autosport, 19 maggio 2013. URL consultato il 19 maggio 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale WTCC, su fiawtcc.com.