Giuliana dei Paesi Bassi
Giuliana dei Paesi Bassi | |
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Giuliana nel 1981 | |
Regina dei Paesi Bassi | |
In carica | 4 settembre 1948 – 30 aprile 1980 |
Predecessore | Guglielmina |
Successore | Beatrice |
Nome completo | olandese: Juliana Louise Emma Marie Wilhelmina van Oranje-Nassau italiano: Giuliana Luisa Emma Maria Guglielmina di Orange-Nassau |
Altri titoli | Principessa di Orange-Nassau Duchessa di Meclemburgo-Schwerin Principessa di Lippe-Biesterfeld |
Nascita | L'Aia, 30 aprile 1909 |
Morte | Baarn, 20 marzo 2004 (94 anni) |
Luogo di sepoltura | Nieuwe Kerk, Delft |
Casa reale | Casa d'Orange-Nassau |
Padre | Enrico di Meclemburgo-Schwerin |
Madre | Guglielmina dei Paesi Bassi |
Consorte | Bernardo di Lippe-Biesterfeld |
Figli | Beatrice Irene Margherita Cristina |
Religione | Chiesa riformata olandese |
Giuliana dei Paesi Bassi (in olandese: Juliana Emma Louise Wilhelmina van Oranje-Nassau; L'Aia, 30 aprile 1909 – Baarn, 20 marzo 2004) principessa di Orange-Nassau, duchessa di Meclemburgo-Schwerin, principessa di Lippe-Biesterfeld, è stata regina dei Paesi Bassi dall'abdicazione della madre nel 1948 fino alla propria abdicazione nel 1980 e regina madre (con il titolo di principessa) dal 1980 al 2004.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gioventù
[modifica | modifica wikitesto]Nata a L'Aia, figlia unica della regina Guglielmina dei Paesi Bassi e del principe Enrico, duca di Meclemburgo-Schwerin,[1] Giuliana trascorse l'infanzia nel palazzo di Het Loo ad Apeldoorn, e all'Aia nel palazzo di Noordeinde e nel palazzo Huis ten Bosch. Su consiglio dell'educatore Jan LigthartUna, nel palazzo di Noordeinde, venne formata una piccola classe scolastica, così che, dall'età di sei anni, la principessa potesse ricevere la sua educazione elementare assieme a bambini della sua età. Poiché la costituzione olandese specificava che Giuliana doveva essere pronta a succedere al trono dall'età di diciotto anni, la sua educazione procedette con un ritmo più rapido di quello degli altri bambini. Dopo cinque anni di educazione elementare, la principessa ricevette un'educazione superiore (di livello pre-universitario) da tutori privati.
Il 30 aprile 1927 Giuliana celebrò il suo diciottesimo compleanno. Secondo la costituzione, era ufficialmente diventata maggiorenne ed era intitolata ad assumere le prerogative reali. Due giorni dopo la madre la fece entrare nel Raad van State (il "Consiglio di Stato"). Donna giovane, timida e introversa, dai lineamenti semplici, cui la religiosa madre non permetteva di usare il trucco, Giuliana non corrispondeva all'immagine di una principessa reale. Nonostante ciò sarebbe diventata molto amata e rispettata da gran parte del popolo olandese.
Nello stesso anno la principessa si iscrisse come studentessa all'università di Leida. Nel suo primo anno all'università frequentò lezioni di economia, giurisprudenza, sociologia, storia parlamentare, diritto costituzionale e storia della religione. Nel corso dei suoi studi frequentò anche lezioni sulle culture del Suriname e delle Antille Olandesi, lo statuto del regno dei Paesi Bassi, affari internazionali, diritto internazionale, storia e diritto europeo. Fu anche istruita privatamente dal professor C. Snouck Hurgronje sulla religione islamica, praticata da gran parte della popolazione delle colonie olandesi.
In linea con la visione dell'epoca, la regina Guglielmina incominciò la ricerca di un marito adatto per la figlia. Fu difficile trovare un principe protestante di una famiglia regnante, che fosse adatto alla noiosa e strettamente osservante corte olandese. Principi dal Regno Unito e dalla Svezia vennero "esaminati", ma rifiutarono o vennero respinti dalla principessa. Dopo aver incontrato sua altezza il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld ai Giochi olimpici del 1936, il fidanzamento reale della principessa Giuliana venne così preparato dalla madre.
Il principe Bernardo era un soave e giovane uomo d'affari e certamente un "uomo di mondo" con uno stile di vita vivace. La principessa Giuliana si innamorò profondamente del fidanzato, un amore che sarebbe durato una vita, ma si aprì una separazione durante la guerra a causa delle molte e note relazioni extraconiugali e figli illegittimi del principe. Grazie a un documento legale che stabiliva esattamente cosa il principe tedesco poteva e non poteva fare, e la quantità di denaro che poteva aspettarsi dall'unica erede della vasta fortuna della famiglia reale olandese, l'astuta regina Guglielmina non lasciò niente al caso. Il documento venne firmato, e il fidanzamento della coppia venne annunciato l'8 settembre 1936.
L'annuncio del matrimonio divise una nazione che non si fidava della Germania di Adolf Hitler.[documentare] Prima delle nozze, il 24 novembre 1936, il principe Bernardo ottenne la cittadinanza olandese e cambiò la pronuncia del suo nome da tedesca a olandese. La coppia si sposò a L'Aia il 7 gennaio 1937, la stessa data in cui i nonni di Giuliana, re Guglielmo III e regina Emma, si erano sposati cinquantotto anni prima. La cerimonia civile si svolse nel municipio dell'Aia e il matrimonio venne benedetto nella chiesa di San Giacomo (St. Jacobskerk), sempre all'Aia. La coppia ricevette come regalo di nozze, da parte del popolo olandese, il panfilo Piet Hein. La giovane coppia prese residenza al palazzo Soestdijk, a Baarn.
Esilio
[modifica | modifica wikitesto]Il clima politico in Europa era già estremamente teso per la crescente minaccia della Germania nazista e la tensione andò ad aumentare nei Paesi Bassi, quando Hitler lasciò intendere che il matrimonio reale era un segno di alleanza tra i Paesi Bassi e la Germania. Una furiosa regina Guglielmina fece rapidamente una denuncia pubblica del commento di Hitler, ma l'incidente causò ulteriore risentimento per la scelta di un marito tedesco fatta da Giuliana. Ulteriori rivelazioni circa la condotta passata del principe Bernardo si aggiunsero al crescente risentimento tra molta della popolazione olandese, ma dopo l'invasione tedesca del 10 maggio 1940, le sue azioni avrebbero fatto molto per cambiare l'opinione pubblica in suo favore.
Durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi, il principe e la principessa decisero di lasciare il paese con le due figlie per il Regno Unito. Giuliana vi rimase per un mese prima di portare le figlie a Ottawa, capitale del Canada, dove visse a Stornoway House nel sobborgo di Rockcliffe Park.[2] Alcuni considerano questo come un atto di codardia del governo e dell'intera famiglia reale, scappare dal paese e lasciare il popolo olandese sotto l'occupazione nazista, ma l'atto venne ritenuto necessario per prevenire la cattura della famiglia reale e la caduta della monarchia.
Giuliana si rese subito amabile al popolo canadese, mostrando una semplice calorosità, chiedendo che lei e le figlie venissero trattate come una famiglia delle tante in quei tempi difficili. A Ottawa, dove pochi la conoscevano, Giuliana mandò le figlie alla scuola pubblica e faceva personalmente la spesa. Amava andare al cinema e spesso stava tranquillamente in coda per i biglietti. Quando la sua vicina stava per partorire, la principessa dei Paesi Bassi si offrì di badare agli altri figli della donna.
Il genuino calore della principessa Giuliana e i gesti dei suoi ospiti canadesi, crearono un legame duraturo che venne rinforzato quando i soldati canadesi combatterono e morirono a migliaia nel 1944 e 1945 per liberare i Paesi Bassi dal nazismo. Il 2 maggio 1945 Giuliana, assieme alla regina Guglielmina, fece ritorno con un aereo da trasporto militare, nelle parti liberate dei Paesi Bassi, correndo a Breda per installare un governo olandese provvisorio. Giunta a casa, espresse la sua gratitudine verso il Canada inviando alla città di Ottawa centomila bulbi di tulipano. L'anno seguente (1946), Giuliana donò altri 20.500 bulbi, con la richiesta che una porzione di questi venisse piantata nei giardini dell'ospedale dove aveva dato alla luce Margherita. Allo stesso tempo, promise a Ottawa un dono annuale di tulipani per il resto della sua vita, per mostrare il suo duraturo apprezzamento per l'ospitalità del Canada in tempo di guerra. Ogni anno Ottawa ospita un Festival dei tulipani, in riconoscimento di questo dono.
Il ritorno nei Paesi Bassi
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 agosto 1945 la principessa Giuliana si riunì al resto della famiglia sul suolo olandese. Ben presto però l'austero marito si convinse che le maniere delle figlie erano state decisamente corrotte dal soggiorno in Canada. Alla prima cena di famiglia nel palazzo di Soestdijk, Margherita, che aveva due anni, batté il suo cucchiaio sul piatto, Irene sedeva confortevolmente con una gamba piegata sotto di sé, e la futura regina Beatrice, di sette anni, che aveva già espresso il desiderio di ritornare in Canada, parlò incessantemente con il cibo in bocca, lamentandosi che non le piaceva la sua cena olandese e che voleva le bistecche e i gelati canadesi che la madre le dava quando erano a Ottawa. Il modo con cui le bambine sarebbero state cresciute era materia di disaccordo tra la principessa Giuliana e il marito. Ella credeva che i giorni di una monarchia distaccata e quasi isolata erano finiti, e che i bambini reali dovessero interagire il più possibile con i normali cittadini.
Giuliana prese immediatamente parte a un'operazione post-bellica di soccorso delle popolazioni della parte settentrionale della nazione, dove la carestia provocata dai nazisti (l'inverno di fame del 1944–1945) e le loro continue torture e uccisioni dell'inverno precedente avevano mietuto molte vittime. Giuliana fu molto attiva come presidente della Croce Rossa olandese e lavorò strettamente con l'organizzazione per la ricostruzione nazionale. I suoi modi semplici le fecero conquistare il favore del suo popolo a un punto tale che la maggioranza degli olandesi presto vollero che la regina Guglielmina abdicasse in favore della figlia. Nella primavera del 1946 la principessa Giuliana e il principe Bernardo visitarono le nazioni che avevano aiutato i Paesi Bassi durante l'occupazione.
Durante la gravidanza dell'ultima figlia, Marijke Christina, la principessa Giuliana contrasse la rosolia. La bimba nacque nel 1947 con cataratte a entrambi gli occhi e le venne diagnosticata subito una cecità quasi totale a un occhio e una visione gravemente limitata all'altro[3]. Nonostante la cecità, Cristina, fu una bambina felice e dotata, con un talento per le lingue e qualcosa che mancava da lungo tempo nella famiglia reale olandese, un orecchio per la musica. Col tempo, e con i progressi della tecnologia medica, la sua vista migliorò al punto che, con spessi occhiali, poté frequentare la scuola e perfino andare in bicicletta[3]. Comunque, prima che ciò accadesse, la madre, aggrappandosi a ogni filo di speranza per una cura, finì sotto l'influenza di Greet Hofmans, una guaritrice con convinzioni eterodosse, considerata da molti un'ingannatrice[4]. Nel 1956, l'influenza della signora Hofmans sulle idee politiche di Giuliana arrivò quasi a far crollare il casato di Orange in una crisi costituzionale che causò la divisione della corte e della famiglia reale in una fazione favorevole a Bernardo, decisa a rimuovere la regina, considerata una fanatica religiosa e una minaccia alla NATO, e in una parte composta dai cortigiani pii e pacifisti della regina. Il primo ministro risolse la crisi. Giuliana comunque perse contro il potente marito e i suoi amici. La Hofmans venne bandita dalla corte[4] e i sostenitori di Giuliana vennero cacciati o pensionati.
Il principe Bernardo progettò di divorziare dalla moglie, ma decise di non farlo quando, come disse a un giornalista statunitense, "scoprì che la donna lo amava ancora."
Per diverse settimane nell'autunno del 1947 e nuovamente nel 1948, la principessa agì come reggente quando, per motivi di salute, la regina Guglielmina non fu in grado di svolgere i suoi compiti. La rivolta nelle Indie Orientali, che vide più di 150.000 soldati olandesi dispiegati per sedare le sollevazioni, venne considerata come un disastro economico per i Paesi Bassi. Con la perdita certa della preziosa colonia, la regina annunciò l'intenzione di abdicare. Il 6 settembre 1948 la principessa Giuliana, dodicesimo membro della casa di Orange a governare i Paesi Bassi, venne inaugurata regina nella Chiesa nuova di Amsterdam.
Regina
[modifica | modifica wikitesto]La cecità della figlia e la crescente influenza della Hofmans, che si era trasferita nel Palazzo Reale, condizionarono gravemente la relazione matrimoniale della regina. Il 27 dicembre 1949, nel Palazzo Reale di Amsterdam, la regina Giuliana firmò i documenti con cui i Paesi Bassi cessavano il controllo vecchio di secoli sulle Indie Orientali. Nei pochi anni successivi, la controversia che circondava la guaritrice, inizialmente tenuta lontana dai media olandesi, si tramutò in un dibattito nazionale riguardo alla competenza della regina. La popolazione olandese restò a guardare mentre la loro regina appariva spesso in pubblico vestita come una qualsiasi donna olandese. La regina Giuliana incominciò ad andare in bicicletta per tenersi in esercizio e respirare aria fresca. La regina voleva che i suoi sudditi le si rivolgessero chiamandola "Mevrouw" ("signora" in olandese).
Anche se la bicicletta e le maniere concrete suggerivano uno stile di vita semplice, la corte reale olandese degli anni 1950 e anni 1960 era al tempo stesso luogo ricercato, con ciambellani in magnifiche uniformi, carrozze di stato dorate, visite alle città con carrozze aperte e lussuosi intrattenimenti in grandi palazzi. Allo stesso tempo la regina incominciò a visitare i cittadini delle città vicine e, senza essere annunciata, faceva il suo ingresso in scuole e altre istituzioni sociali. I suoi modi e il suo eloquio diretti la resero una potente oratrice pubblica. Sul palco internazionale, la regina Giuliana era particolarmente interessata ai problemi dei paesi in via di sviluppo, alle questioni dei rifugiati, e aveva un interesse molto speciale nel benessere dei bambini, in particolare quelli delle nazioni più povere. Il The New York Times la definì "una donna sobria, di buon senso e di grande buona volontà."
Nella notte del 31 gennaio 1953, i Paesi Bassi vennero colpiti dalla tempesta più distruttiva degli ultimi cinquecento anni. Si verificarono trenta rotture di argini e dighe e molti paesi vennero spazzati da onde di marea di tre metri di altezza. Più di duemila persone affogarono e decine di migliaia rimasero intrappolate dalle acque. Vestita con stivali e un vecchio cappotto, la regina Giuliana camminò nell'acqua e nel fango delle aree devastate per portare alla popolazione disperata cibo e indumenti. La sua opera di compassione e di rassicurazione della gente con i suoi sforzi e le sue parole, contribuì a renderla amata ai cittadini dei Paesi Bassi.
Nel 1963 Giuliana affrontò un'altra crisi con la parte protestante della popolazione, quando sua figlia Irene si convertì segretamente al cattolicesimo e, senza l'approvazione del governo, il 29 aprile 1964 sposò il principe Carlos Hugo di Borbone, duca di Parma e pretendente al trono spagnolo, nonché esponente di spicco del partito carlista spagnolo. Con il ricordo della lotta per l'indipendenza dalla Spagna cattolica e dall'oppressione della Germania nazista ancora freschi nelle menti del popolo olandese, gli eventi che portarono al matrimonio vennero messi in mostra su tutti i giornali e un'ondata di ostilità si scagliò contro la monarchia per aver permesso che ciò accadesse — un problema talmente grave che l'abdicazione della regina divenne una possibilità concreta. Giuliana comunque sopravvisse, grazie alla devozione sottostante che si era guadagnata nel corso degli anni.
Ma la crisi conseguente a un matrimonio sarebbe tornata nuovamente con l'annuncio nel luglio 1965 del fidanzamento della principessa Beatrice, erede al trono, con un diplomatico tedesco, Claus van Amsberg. Il futuro marito della futura regina era stato membro della Gioventù hitleriana e della Wehrmacht nazista. Molti cittadini olandesi infuriati dimostrarono nelle strade, e tennero comizi e manifestazioni contro la relazione "traditrice". Questa volta i cittadini arrabbiati non chiesero l'abdicazione della regina, perché altrimenti il vero obiettivo della loro ira, la principessa Beatrice, sarebbe diventata regina, ma incominciarono a mettere in discussione il valore stesso dell'avere una monarchia. Dopo aver provato a farlo cancellare, la regina Giuliana acconsentì e il matrimonio si celebrò in un clima di continue proteste, mentre la nazione era pervasa da un atteggiamento per cui la principessa Beatrice poteva essere l'ultimo membro del casato di Orange a regnare sui Paesi Bassi. Di tutte queste questioni spinose la popolarità personale della regina Giuliana risentì solo temporaneamente.
Un evento nell'aprile del 1967 portò un'improvvisa rivitalizzazione della famiglia reale, quando nacque il primo erede maschio al trono olandese in 116 anni, Guglielmo Alessandro, figlio della principessa Beatrice. Questa volta le dimostrazioni in strada furono di amore ed entusiasmo. Questa gioiosa occasione venne aiutata anche da un'economia olandese in continuo miglioramento. Lo scandalo scosse nuovamente la famiglia reale nel 1976 quando venne rivelato che il principe Bernardo aveva accettato una tangente di 1,1 milioni di dollari dal produttore di aerei Lockheed Corporation, per influenzare il governo olandese nell'acquisto dei suoi aerei da caccia (scandalo Lockheed).
Il primo ministro ordinò un'inchiesta sul fatto, mentre il principe Bernardo si rifiutò di rispondere alle domande dei giornalisti affermando: "Sono al di sopra di queste cose". Questa volta la popolazione olandese, invece di chiedere alla regina di abdicare, temeva che la loro amata regina potesse compiere tale gesto per l'imbarazzo o per evitare un processo penale condotto in suo nome nei confronti del consorte. Il 26 agosto 1976 un rapporto sulle attività del principe Bernardo, censurato e dai toni moderati, ma devastante, venne rilasciato a uno scioccato pubblico olandese. Il principe lasciò le sue posizioni di alto profilo come tenente ammiraglio, generale e ispettore generale delle forze armate. Lasciò anche i suoi incarichi nei consigli di amministrazione di molte imprese, enti benefici, del World Wild Life Fund e di altre istituzioni. Il principe accettò inoltre di smettere di indossare le sue amate uniformi. In cambio gli Stati generali dei Paesi Bassi accettarono che non ci fosse nessun processo penale. Il governo aveva manipolato il rapporto sulla condotta del principe e aveva rimosso i casi recenti di corruzione. I casi che vennero resi pubblici erano andati in prescrizione e non erano più perseguibili. Nel tempo la famiglia reale lavorò sodo per riabilitare il nome del principe.
Per le sue nozze d'argento, nel 1973, la regina Giuliana donò tutti i soldi che erano stati raccolti dal Comitato nazionale per le nozze d'argento, a organizzazioni per i bambini bisognosi di tutto il mondo. Fece dono anche del regalo ricevuto dalla nazione per il suo settantesimo compleanno all'"Anno internazionale dei bambini". Nel 1979 William Hoffman pubblicò una biografia della regina altamente critica, intitolata Regina Giuliana: storia della donna più ricca del mondo. La regina Giuliana era molto legata a Monte Argentario, luogo prediletto dalla famiglia reale dei Paesi Bassi per le vacanze estive per più di 40 anni.[6][7]
Abdicazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 aprile 1980, giorno del suo settantunesimo compleanno, la regina Giuliana firmò l'atto di abdicazione e sua figlia primogenita le succedette con il nome di Beatrice dei Paesi Bassi.[8] Dopo aver abdicato divenne nota come "sua altezza reale, principessa Giuliana dei Paesi Bassi". Giuliana rimase attiva in numerose cause benefiche anche passati gli ottant'anni.
Malattia e morte
[modifica | modifica wikitesto]Dalla metà degli anni ‘90, Giuliana soffrì per il progressivo avanzare della senilità (attribuita da molti alla malattia di Alzheimer, anche se ciò venne negato dalla famiglia reale) e non fece più apparizioni in pubblico. Su ordine dei medici della famiglia reale, Giuliana venne assistita 24 ore su 24 da due infermiere.[9] In un'intervista televisiva del 2001, il principe Bernardo dichiarò pubblicamente che l’ex regina non era più in grado di riconoscere i suoi familiari.
Giuliana morì nel sonno il 20 marzo 2004, a 94 anni d'età, nel palazzo Soestdijk, a Baarn, per complicazioni dovute a una polmonite, esattamente settant'anni dopo la nonna Emma.
Venne imbalsamata (contrariamente alla madre che non lo volle) e il 30 marzo 2004 venne sepolta al fianco della madre Guglielmina nella cripta reale sotto la Nieuwe Kerk di Delft. Il servizio funebre rese pubbliche le sue idee ecumeniche e spesso altamente personali in campo religioso. Un parroco disse nel sermone che l'ex regina era interessata a tutte le religioni e alla reincarnazione.
Il marito, principe Bernardo, morì otto mesi dopo la consorte, il 1º dicembre 2004, all'età di 93 anni.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Giuliana e il principe Bernardo ebbero quattro figlie:
- Beatrice Guglielmina Armgard soprannominata "Trix", nata il 31 gennaio 1938 a palazzo Soestdijk, che sposò il principe Claus van Amsberg e fu regina dei Paesi Bassi dal 30 giugno 1980 al 30 aprile 2013;
- Irene Emma Elisabetta, nata il 5 agosto 1939 a palazzo Soestdijk, che sposò il principe Carlo Ugo di Borbone-Parma, da cui divorziò nel 1981;
- Margherita Francesca nata il 19 gennaio 1943 a Ottawa (Canada), che sposò Pieter van Vollenhoven;
- Maria Cristina (18 febbraio 1947-16 agosto 2019), sposò il rifugiato cubano Jorge Pérez y Guillermo dal quale divorziò nel 1996.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Paolo Federico di Meclemburgo-Schwerin | Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin | ||||||||||||
Elena Pavlovna Romanova | |||||||||||||
Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin | |||||||||||||
Alessandrina di Prussia | Federico Guglielmo III di Prussia | ||||||||||||
Luisa di Meclemburgo-Strelitz | |||||||||||||
Enrico di Meclemburgo-Schwerin | |||||||||||||
Adolfo di Schwarzburg-Rudolstadt | Carlo Gunther di Schwarzburg-Rudolstadt | ||||||||||||
Luisa Ulrica d'Assia-Homburg | |||||||||||||
Maria di Schwarzburg-Rudolstadt | |||||||||||||
Matilde di Schönburg-Waldenburg | Ottone Vittorio di Schönburg-Waldenburg | ||||||||||||
Tecla di Schwarzburg-Rudolstadt | |||||||||||||
Giuliana dei Paesi Bassi | |||||||||||||
Guglielmo II dei Paesi Bassi | Guglielmo I dei Paesi Bassi | ||||||||||||
Guglielmina di Prussia | |||||||||||||
Guglielmo III dei Paesi Bassi | |||||||||||||
Anna Pavlovna Romanova | Paolo I di Russia | ||||||||||||
Sofia Dorotea di Württemberg | |||||||||||||
Guglielmina dei Paesi Bassi | |||||||||||||
Giorgio Vittorio di Waldeck e Pyrmont | Giorgio II di Waldeck e Pyrmont | ||||||||||||
Emma di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym | |||||||||||||
Emma di Waldeck e Pyrmont | |||||||||||||
Elena di Nassau | Guglielmo di Nassau | ||||||||||||
Paolina di Württemberg | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze olandesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Marlise Simons, Princess Juliana, Former Dutch Monarch, Is Dead at 94, in The New York Times, 21 marzo 2004. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ (EN) Dan van der Vat, Queen Juliana of the Netherlands, in The Guardian, 22 marzo 2004. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ a b (EN) Lorna Carrol, Pediatric Surgery Has Given A New Life To Many Children, in St. Petersburg Times, 10 giugno 1963.
- ^ a b Paola Dassori, Una fattuchiera alla corte d'Olanda, su Cicap.org, 16 agosto 2016.
- ^ Video footage of Queen Beatrix revealing the statue in the Palace garden on 19 May 2009.
- ^ Aria da re sulla Costa d'Argento Ecco come i sovrani d'Olanda arrivarono a Porto Ercole, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 21 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2020).
- ^ Reali: in vendita all’Argentario la villa dei sovrani d’Olanda, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 21 agosto 2020.
- ^ (EN) Robin Pascoe, Queen Beatrix to address the nation tonight; is she abdicating?, su DutchNews.nl, 28 gennaio 2013. URL consultato il 16 luglio 2024.
- ^ De Telegraaf-i [] Binnenland - Lof na uitspraken prins over Juliana, su web.archive.org, 20 dicembre 2014. URL consultato il 16 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ a b c d Oranje-Nassau, van, Juliana, su tracesofwar.com.
- ^ Four Freedoms Award, su fourfreedoms.nl. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2022).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ National Archief
- ^ Benelux Royal Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF), su boe.es.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuliana dei Paesi Bassi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giuliana di Orange-Nassau regina dei Paesi Bassi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuliana di Orange-Nassau, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Juliana, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (NL) Giuliana dei Paesi Bassi, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- (EN) Giuliana dei Paesi Bassi, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7384121 · ISNI (EN) 0000 0001 1467 0724 · Europeana agent/base/146740 · LCCN (EN) n79127121 · GND (DE) 118957988 · BNF (FR) cb11294461s (data) |
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- Sovrani del XX secolo
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- Olandesi del XX secolo
- Olandesi del XXI secolo
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- Morti nel 2004
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- Morti il 20 marzo
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