Giuseppe Betori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Betori
cardinale di Santa Romana Chiesa
Deo et Verbo Gratiae
 
TitoloCardinale presbitero di San Marcello (dal 2012)
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Firenze (dal 2024)
Incarichi ricoperti
 
Nato25 febbraio 1947 (77 anni) a Foligno
Ordinato presbitero26 settembre 1970 dal vescovo Siro Silvestri
Nominato vescovo5 aprile 2001 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo6 maggio 2001 dal cardinale Camillo Ruini
Elevato arcivescovo8 settembre 2008 da papa Benedetto XVI
Creato cardinale18 febbraio 2012 da papa Benedetto XVI
Firma
 

Giuseppe Betori (Foligno, 25 febbraio 1947) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 18 aprile 2024 arcivescovo emerito di Firenze.

È nato a Foligno, sede vescovile in provincia di Perugia, il 25 febbraio 1947.

Formazione e ministero sacerdotale

[modifica | modifica wikitesto]

Ha compiuto la formazione sacerdotale prima presso il Pontificio seminario regionale umbro e successivamente presso il Pontificio istituto biblico dove è stato allievo di Carlo Maria Martini.

Il 26 settembre 1970 è stato ordinato presbitero dal vescovo Siro Silvestri.

In seguito è stato docente di sacra scrittura nell'Istituto Teologico di Assisi dove ha avuto come allievo Giulio Michelini. Durante il suo ministero sacerdotale ha ricoperto vari altri incarichi tra i quali spicca il ruolo di parroco di San Michele Arcangelo in Cave (Foligno), direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana e organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù di Roma in occasione del Giubileo del 2000. Dal febbraio 1984 fino al maggio 2001 è stato canonico del capitolo della cattedrale di San Feliciano. È stato inoltre segretario generale del sinodo diocesano di Foligno celebratosi dal gennaio 1986 al maggio 1991 e presieduto dal vescovo Giovanni Benedetti.

A livello regionale è stato dal 1977 al 1991 membro della segreteria del "Centro regionale umbro di pastorale", che ha retto come direttore dal 1981 al 1985. La collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, iniziata nella stesura dei catechismi elaborati dall'Ufficio Catechistico Nazionale, si è estesa poi alla segreteria generale, negli studi preparatori e nella redazione di diversi documenti. Dal 1986 al 1991 è stato membro del comitato per gli istituti di scienze religiose.

Dal 1980 è socio ordinario dell'"Accademia fulginia di lettere scienze e arti di Foligno" e, dal 1998, socio della "Società internazionale di studi francescani". Dal 1995 al 2008 è stato membro della commissione di vigilanza del Pontificio seminario lombardo in Roma. È stato coordinatore della segreteria del terzo convegno ecclesiale nazionale celebratosi a Palermo nel 1995. Ha fatto parte del comitato preparatorio del ventitreesimo congresso eucaristico nazionale di Bologna (1997) come membro della commissione teologica.

Ha speso gran parte del suo mandato sacerdotale come assistente dell'Istituto San Carlo di Foligno aiutando i giovani della diocesi a diventare adulti nella fede e cittadini responsabili.

Ministero episcopale e cardinalato

[modifica | modifica wikitesto]

Segretario generale della CEI

[modifica | modifica wikitesto]
L'arcivescovo Giuseppe Betori (ora cardinale) con il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

È stato nominato da papa Giovanni Paolo II all'incarico di segretario generale della CEI il 5 aprile 2001[1] con lettera del Cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano n. 477945/P del 2 aprile 2001[2] e, allo stesso tempo, vescovo titolare di Falerone; succedette all'arcivescovo Ennio Antonelli, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Firenze. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 maggio seguente, nella cattedrale di San Feliciano a Foligno, dal cardinale vicario Camillo Ruini, allora presidente della CEI, co-consacranti Ennio Antonelli, arcivescovo metropolita di Firenze (poi cardinale), Antonio Buoncristiani, arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino, Giovanni Benedetti, vescovo emerito di Foligno e Arduino Bertoldo, vescovo di Foligno.

Ha rivestito gli incarichi di presidente della Commissione Presbiterale Italiana, presidente del Centro Universitario Cattolico e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione di Religione Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena.

Il 6 aprile 2006 papa Benedetto XVI lo ha riconfermato nell'incarico di segretario generale della CEI, per un ulteriore quinquennio.[3]

Arcivescovo di Firenze

[modifica | modifica wikitesto]
Il cardinale Betori con papa Francesco in visita a Firenze

L'8 settembre 2008 lo stesso papa lo ha nominato arcivescovo di Firenze.[4]

Ha fatto il suo ingresso nell'arcidiocesi fiorentina il 26 ottobre seguente, dopo aver ricevuto il pastorale dal cardinale Ennio Antonelli suo predecessore. Il 29 giugno 2009, giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo, papa Benedetto XVI gli ha concesso il pallio, segno distintivo degli arcivescovi metropoliti.

È presidente della Conferenza episcopale toscana dal 10 febbraio 2009.

Il 4 novembre 2011, a Firenze, ha subìto un attentato da parte di uno sconosciuto, che ha ferito il suo segretario don Paolo Brogi con un colpo di pistola e poi avrebbe tentato di uccidere lo stesso Betori.[5]

Papa Benedetto XVI lo ha creato cardinale nel concistoro del 18 febbraio 2012, assegnandogli il titolo di San Marcello. Fino alla creazione del cardinale Pietro Parolin è stato il porporato italiano più giovane.

Il 17 maggio 2014 papa Francesco lo ha nominato membro del Pontificio consiglio per i laici. Il 9 giugno lo stesso papa lo ha nominato membro della Congregazione per il clero. Dopo essere stato membro della Congregazione per l'Educazione Cattolica, del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio per la Cultura, al momento è membro della Congregazione per il Clero e della Congregazione per le Cause dei Santi.

Su sua richiesta il papa ha tolto nell'aprile 2014 la proibizione di stampa e di diffusione del libro "Esperienze Pastorali" di don Lorenzo Milani. Nella Visita del Pontefice alla Tomba di Don Milani a Barbiana (20 giugno 2017), ha condiviso il riconoscimento della esemplarità della figura del prete fiorentino, pur escludendo l'ipotesi di apertura di una causa di beatificazione.[6].

Il 14 dicembre 2017, su istanza del Comune di Sesto Fiorentino, ha siglato un protocollo di intesa con il Comune di Sesto, l'UCOII di Firenze e l'ateneo locale per la cessione di un'area di circa 8.3 ettari di proprietà dell'arcidiocesi alla comunità islamica. La Curia ha contestualmente sottoscritto l'impegno ad acquistare una superficie di 2.5 ettari dall'Università di Firenze.[7] Il centro si rivolge alla comunità islamica di Sesto (circa cento persone)[8] e a quella fiorentina.[9]

Si tratta di uno dei primi accordi di questo tipo stipulati in Italia, tesi a dare attuazione alla libertà religiosa e di culto sancite dal Concilio Vaticano II e a supportare concretamente le altre religioni abramitiche attraverso l'aiuto materiale necessario a dare effettività a tale diritto.[10][11][12] Al 2019, l'edificazione non era ancora stata avviata.

Il 24 febbraio 2022, giorno precedente il compimento dei 75 anni, ha inviato al papa la lettera di dimissioni dal governo dell'arcidiocesi di Firenze per raggiunti limiti di età, che sono state accettate con la formula donec aliter provideatur (cioè «finché non si provveda altrimenti»).[13][14] Il 18 aprile 2024 papa Francesco ha nominato suo successore Gherardo Gambelli, del clero di Firenze. È rimasto amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del nuovo arcivescovo, avvenuto il 24 giugno seguente. Da arcivescovo emerito si è ritirato in un appartamento nel centro storico di Firenze.

Nel gennaio 2024 si è espresso a favore della dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero per la dottrina della fede.[15]

Genealogia episcopale e successione apostolica

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Stemma Blasonatura
Scudo bucranico, arma d'azzurro alla sbarra d'argento accompagnata da una stella a sei punte d'oro in capo, libro della Sacra Scrittura in punta, la sbarra è caricata con i gigli di Firenze bottonati in numero di tre in ossequio al concetto Trinitario, pallio inserito, come di consueto, alla base dello scudo, sotto di esso il motto Deo et Verbo Gratiae
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Giuseppe Betori, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. ^ Lettera di nomina a segretario generale CEI
  3. ^ Lettera di riconferma a segretario generale CEI
  4. ^ Annuncio ufficiale della nomina ad arcivescovo di Firenze[collegamento interrotto]
  5. ^ [1][collegamento interrotto], ANSA, 4 novembre 2011
  6. ^ Il cardinale di Firenze su don Milani «No alla causa di beatificazione», Corriere della Sera, 20 giugno 2017.
  7. ^ Filmato audio Sesto Fiorentino, storica firma per la moschea: sarà costruita sui terreni della diocesi, Repubblica TV, 14 dicembre 2017.
  8. ^ Sandra Nistri, Un nuovo centro islamico a Sesto Fiorentino. Ma la moschea ancora è lontana, su lanazione.it, 26 novembre 2018.
  9. ^ Nardella: "Alla moschea di Sesto anche i credenti di Firenze", su tuttosesto.net, 29 dicembre 2017.
  10. ^ Filmato audio Moschea a Sesto Fiorentino, Betori: «La Chiesa cattolica promuove la libertà di culto», Toscana Oggi, 15 dicembre 2w017. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  11. ^ Moschea Sesto Fiorentino: card. Betori, “accogliere e integrare, senza confusioni e sincretismi”, su agensir.it, 12 gennaio 2018. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  12. ^ Andrea Zambrano, Samir: moschea sul terreno della Chiesa? Una follia, su lanuovabq.it, 18 dicembre 2017.
  13. ^ Firenze, cardinale Betori: "Compio 75 anni, ho inviato la lettera di dimissioni al Papa", su lanazione.it, 24 febbraio 2022. URL consultato l'8 maggio 2022.
  14. ^ Il cardinale Giuseppe Betori ha inviato la lettera di dimissioni volontarie, su intoscana.it, 24 febbraio 2022. URL consultato l'8 maggio 2022.
  15. ^ Benedizione di coppie "irregolari", Betori: l'amore di Dio è un'esperienza per tutti, su www.avvenire.it, 14 gennaio 2024. URL consultato il 12 luglio 2024.
  16. ^ Solenni cerimonie per l’investitura dei Cavalieri del Santo Sepolcro, su bloogger.it, 15 settembre 2014. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  17. ^ ACCADEMIA AADFI, su aadfi.it. URL consultato il 30 agosto 2022.
  18. ^ A Palazzo Vecchio la consegna dei Fiorini d’oro, su press.comune.fi.it, 24 giugno 2015. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  19. ^ 60 anni di Lionismo a Firenze: 13 aprile 2013 La Giornata celebrativa, su nuke.lionsclubfirenze.it. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2016).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana Successore
Gervasio Gestori settembre 1996 – 5 aprile 2001 Domenico Mogavero
con Riccardo Antonio Menegaldo (1996-2001)
con Luigi Trivero (1996-2001)
con Piergiuseppe Vacchelli (1996-2001)

Predecessore Vescovo titolare di Falerone Successore
Damião António Franklin 5 aprile 2001 – 8 settembre 2008 Luigi Bianco
(arcivescovo)

Predecessore Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana Successore
Ennio Antonelli 5 aprile 2001 – 8 settembre 2008 Mariano Crociata

Predecessore Arcivescovo metropolita di Firenze Successore
Ennio Antonelli 8 settembre 2008 – 18 aprile 2024 Gherardo Gambelli

Predecessore Gran cancelliere dell'Istituto Universitario Sophia Successore
Ennio Antonelli 8 settembre 2008 – 18 aprile 2024 Gherardo Gambelli

Predecessore Presidente della Conferenza episcopale toscana Successore
Ennio Antonelli 10 febbraio 2009 – 24 giugno 2024 Augusto Paolo Lojudice

Predecessore Cardinale presbitero di San Marcello Successore
Agustín García-Gasco Vicente dal 18 febbraio 2012 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN115499405 · ISNI (EN0000 0001 1033 1944 · SBN CFIV025561 · BAV 495/139495 · LCCN (ENn82030082 · GND (DE1049898478 · BNF (FRcb12669086f (data) · J9U (ENHE987007275503505171