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Ginevra Canonici Fachini

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Ginevra Canonici in Fachini (Ferrara, 3 gennaio 1779Ferrara, 20 febbraio 1870) è stata un'educatrice, scrittrice e letterata italiana.

Ginevra Canonici nasce in una famiglia aristocratica ferrarese, la madre è la marchesa Marianna Cavriani della nobile famiglia omonima, il padre Alessandro è a sua volta marchese e reazionario.[1][2] Con la sorella Rosa frequenta il collegio delle Orsoline di Parma dove riceve l'istruzione prevista per una signorina di buona famiglia.[3][4]

A causa dell'avanzata delle truppe napoleoniche la famiglia si trasferisce a Venezia con i figli e le figlie, che vengono introdotte in società e iniziano a frequentare i salotti mondani. A 17 anni Ginevra Canonici sposa il conte Annibale Fachini, mantovano e cittadino ferrarese. Nel 1814, alla morte del marito e senza figli, la marchesa Canonici Fachini si ri-trasferisce definitivamente a Ferrara.[3][4]

Ingresso del Palazzo Canonici in via Porta Po, a Ferrara

Dal 1808 è membro della Società del Casino, che conta al suo interno numerosi membri della Carboneria a cui aderisce anche suo fratello Giovanni Battista.[4] In seguito risulta iscritta anche all'Accademia degli Euteleti, all'Accademia tiberina di Roma e all'Accademia virgiliana di Mantova[5], nonché ad alcune accademie scientifiche.[3]

Se durante il matrimonio l'attività di Ginevra Canonici si limita alla pittura, alle arti figurative e alla scrittura come passatempo, negli anni della maturità si interessa in particolare alla condizione femminile e all'educazione delle donne.[3][6]

Nel 1824 pubblica il suo Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in letteratura dal sec. XIV fino ai giorni nostri, contenente una replica a Lady Morgan in difesa delle donne italiane. Riceve il plauso per quest'opera patriottica, che verrà inclusa nell'antologia Delle illustri donne italiane dal XIII al XIX secolo, stampata per i tipi dei Fratelli Pallotta.[3]

Crede nel vantaggio di una buona istruzione sia per la patria che per l'individuo e anche nell'uguaglianza, seppure non arrivi al punto di mettere in discussione l'ordine costituito. Fedele ai suoi ideali e avvicinandosi sempre più alla religione, nel 1833[7] fonda e dirige il Collegio dell'Immacolata Vergine Maria per l'educazione delle donne appartenenti a qualunque classe sociale[8] e fonda anche una congregazione mariana diventandone Superiora.[3]

Durante la Restaurazione frequenta l'élite ferrarese e accresce la sua influenza politica, ottenendo l'appoggio del Cardinal Legato per portare avanti i suoi progetti educativi.[9] Riesce presto a occupare il vertice nel sistema dell'istruzione femminile ferrarese, raggiungendo il suo apogeo come donna di potere negli anni quaranta dell'Ottocento.[3]

Con l'avanzare dell'età, la Proclamazione del Regno d'Italia e i cambiamenti nei rapporti di potere, la sua influenza è destinata a scemare.[3] Anche le sue scuole, non più nell'air du temps, declinano poco a poco, inghiottendo le ultime finanze della marchesa.[10]

Ginevra Canonici si spegne nel 1870 nel suo palazzo di Corso Porta Po.[11]

Una succursale del Liceo Ariosto di Ferrara porta il suo nome.[12]

Opere parziale

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  1. ^ Giovanni Zucchetti, Genealogia Cavriani illustrata: in occasione delle auspicatissime nozze del Nob. Massimiliano de' Marchesi Cavriani colla Nob. Contessa Isabella Lucchesi-Palli, Milano, 1856, p. 25.
  2. ^ Cristiana Sargentini e Rossella Santolamazza, Canonici Mattei, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, 2 luglio 2005, ultimo aggiornamento 21 luglio 2005. URL consultato il 5 giugno 2024
    «La famiglia Canonici, originaria di Bologna, nel XII secolo si trasferì a Ferrara, dove ottenne vari feudi dai principi d'Este
    , testo pubblicato con licenza CC-BY-SA.
  3. ^ a b c d e f g h Beatrice Cazzola, Ginevra Canonici, su Enciclopedia delle Donne, 2012, ultimo aggiornamento 2021 (archiviato il 3 gennaio 2024).
  4. ^ a b c Daniela Fratti 2011,  p. 59.
  5. ^ Daniela Fratti 2011,  p. 60.
  6. ^ Figura eclettica ma meno nota per gli altri suoi interessi, è ad esempio citata come "studiosa di antichità egizie", cfr. Indice alfabetico dei nomi, in Orientalia, n. 19, Peeters Publishers, 1926, p. 79, ISSN 0030-5367 (WC · ACNP).
  7. ^ ODG CON CARATTERE D'URGENZA relativo a intitolazione di una strada o apposizione di targa commemorativa per Ginevra Canonici (PDF), su cronacacomune.it, 24 febbraio 2023.
  8. ^ Il collegio ha sede nel Convento della Rosa. Cfr. Daniela Fratti 2011,  p. 60
  9. ^ Nel collegio le signorine possono ricevere un'istruzione adeguata al loro status, e l'istruzione si vuole gratuita per le donne indigenti, per la quale la marchesa investe anche parte del proprio patrimonio personale. Vedi anche Daniela Fratti (a cura di), L’evoluzione dell’associazionismo femminile nei Cinquant’anni del Soroptimist Club di Ferrara (PDF), Ferrara, Italia Tipolitografia, 2012, p. 6.
  10. ^ Daniela Fratti 2011,  p. 61.
  11. ^ "Dedichiamo un luogo a Ginevra Canonici", su Il Resto del Carlino, 1º marzo 2023. URL consultato il 5 giugno 2024.
  12. ^ Ex scuola "Ginevra Canonici", su MuseoFerrara. URL consultato il 5 giugno 2024.

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Altri progetti

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