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Giovanni Francesco Savaro

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Giovanni Francesco Savaro (Pizzo, 1610Mileto, 1682) è stato uno scrittore e oratore italiano.

Arcidiacono della Curia di Mileto, scrittore, oratore, poeta, accademico degli Umoristi e docente di retorica alla università di Bologna.[1] Trasferitosi a Mantova ricevette onori e protezione da parte dell'Imperatrice Eleonora. A causa del suo temperamento impulsivo ed irriverente, fu incarcerato nel castello di Pizzo per ordine del vescovo di Mileto in seguito fu trasferito in un carcere di Roma. Liberato, dopo un periodo passato a Roma, si trasferì a Bologna dove insegnò all'università e divenne amico e collega del celebre scienziato Marcello Malpighi. Dopo Bologna ritornò a Mantova divenendo cappellano dei Gonzaga. Continuò a viaggiare molto per tutta l'Italia ricevuto benevolmente presso le varie corti dell'epoca fino a che ormai avanti negli anni ritornò a Mileto in Calabria dove venne pugnalato, in una notte del 1682.

Opere (selezione)

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  • La nobiltà del Pizzo, Satira, 1640
  • Sisara, oratorio sacro rappresentato a Bologna, 1667
  • Il Zelante difeso, oratorio sacro rappresentato a Mantova, 1672
  1. ^ Calabria, Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie, raccolte a cura di L. Accattatis, 1869 Calabresi illustri Giovanni Francesco Savaro pag.237.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN30272639 · ISNI (EN0000 0000 6141 4347 · SBN CFIV160926 · BAV 495/247225 · CERL cnp01016658 · GND (DE115751254