Vai al contenuto

Giovanni Sacco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giovanni Sacco
Sacco alla Juventus nella stagione 1967-1968
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza174 cm
Peso68 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1976 - giocatore
1990 - allenatore
Carriera
Giovanili
195?-1962Juventus
Squadre di club1
1962-1965Juventus35 (0)
1965-1966Lazio18 (3)
1966-1969Juventus49 (1)
1969-1973Atalanta85 (9)
1973-1976Reggiana78 (9)
Nazionale
1963Italia (bandiera) Italia U-211 (0)
Carriera da allenatore
1980-1982Imperia[1]
1983-1985Pro Vercelli[2]
1985-1986Asti TSC[3]
1985-1986Savona
1987-1988Casale
1988-1990Aosta
Palmarès
 Giochi del Mediterraneo
OroNapoli 1963
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Sacco (San Damiano d'Asti, 24 settembre 1943Asti, 17 dicembre 2020) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

È morto nel dicembre 2020, all'età di 77 anni all'ospedale "Cardinal Massaia" di Asti, dove era ricoverato dal 22 novembre dopo aver contratto la COVID-19.[4]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Era un centrocampista interno, di buona tecnica, dinamicità e intelligenza tattica, ma poco continuo.[5]

Cresciuto nelle giovanili della Juventus, esordisce in Serie A con i bianconeri il dicembre 1962, in occasione del pareggio esterno con il Palermo. Disputa tre stagioni coi torinesi, senza riuscire a imporsi come titolare fisso, quindi disputa la stagione 1965-1966 in prestito alla Lazio, dove realizza le sue prime tre reti in massima serie, risultando il terzo marcatore in campionato dei capitolini dopo Vito D'Amato e Nicola Ciccolo.

Rientrato alla Juventus nell'estate 1966, disputa 10 incontri nella stagione che vede la vittoria del 13º scudetto dei bianconeri, mentre le presenze aumentano nella stagione successive, dove scende in campo in 25 occasioni, per ridiscendere a 14 la stagione successiva.

Nell'estate 1969 vien quindi ceduto all'Atalanta, appena retrocessa in Serie B. Con i nerazzurri disputa da titolare due stagioni in cadetteria, contribuendo attivamente, con 7 reti messe a segno, al secondo posto nel campionato 1970-1971 e alla relativa promozione. Resta a Bergamo per altre due stagioni di massima serie (la prima da titolare, la seconda da riserva e conclusa con la retrocessione), per poi passare alla Reggiana in cui milita in Serie B dal 1973 al 1976, anno della retrocessione degli emiliani in Serie C, per poi chiudere la carriera agonistica ad alto livello.

In carriera ha totalizzato complessivamente 138 presenze e 6 reti in Serie A e 135 presenze e 17 reti in Serie B.

Conclusa la carriera agonistica ha intrapreso quella di allenatore, guidando in prevalenza formazioni delle serie minori del Nord-Ovest.

Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1966-1967
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1963
Napoli 1963
Imperia: 1980-1981 (girone A)
Pro Vercelli: 1983-1984 (girone A)
  1. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1981, Modena, Panini, p. 353.
  2. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1985, Modena, Panini, p. 336.
  3. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1980, Modena, Panini, p. 348.
  4. ^ Enzo Armando, Addio a Giovanni Sacco, campione di calcio e sandamianese doc, su lastampa.it, 17 dicembre 2020.
  5. ^ Dario Marchetti (a cura di), Giovanni Sacco, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
  • Elio Corbani e Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, SESAAB, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]