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Guillaume Coustou, il Giovane

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Guillaume Coustou il Giovane, di François-Hubert Drouais (1758) – Museo nazionale dei castelli di Versailles e Trianon

Guillaume Coustou il Giovane (Parigi, 19 marzo 1716Parigi, 13 luglio 1777) è stato uno scultore francese.

Era figlio di Guillaume Coustou e nipote di Nicolas Coustou, entrambi rinomati scultori, e fratello di Charles-Pierre Coustou, avvocato e architetto del re.

Destinato alla carriera del padre e dello zio, ottenne il prix de Rome nel 1735, che gli permise di frequentare l'Accademia di Francia a Roma dal 1736 à 1740[1].

Rientrato in Francia, lavorò ai Cavalli di Marly sotto la guida del padre. Ricevuto all'Accademia reale di pittura e scultura nel 1742 con Vulcano, ai tempi in cui suo zio ne era condirettore, fu nominato professore nel 1746 e poi rettore.

Vissuto a lungo all'ombra di padre e zio, è talvolta considerato, a torto, come artista meno brillante di essi. Se per Hoefer egli,

(FR)

«...avide de gloire [il] aurait pu mériter le nom de grand statuaire ; mais il vivait, ou plutôt il sommeillait, avec les artistes de son temps, et faisait exécuter ses ouvrages par de jeunes sculpteurs sans fortune, dont le talent était peut-être supérieur au sien. Ainsi, il est certain qu'un sculpteur nommé Dupré exécuta en entier le fronton de Sainte-Geneviève, qui avait été commandé et qui fut payé à Coustou»

(IT)

«...avido di gloria, avrebbe potuto meritare la fama di grande statuario; ma egli visse, o meglio sonnecchiò, con gli artisti del suo tempo e fece eseguire le sue opere da giovani artisti sfortunati, il cui talento era forse superiore al suo. Così, è certo, uno scultore di nome Dupré eseguì interamente il frontone di Santa Genoveffa, che era stato ordinato e fu pagato a Coustou»

rimane uno dei grandi scultori francesi della metà del XVIII secolo, a fianco di Louis-Claude Vassé, Jean-Baptiste Lemoyne, Jean-Baptiste Pigalle o Augustin Pajou. Ne è testimone il numero di ordini ch'egli ricevette dalla corona. È d'altra parte vero che un dilettante dichiarato quale il marchese di Voyer fece appello a lui per i gruppi scolpiti negli avancorpi del suo castello di Asnières ove operarono i maggiori artisti del tempo. A fianco del confratello René-Michel Slodtz, egli è parimenti l'autore di una parte delle decorazioni scolpite delle facciate del fabbricato eretto da Ange Jacques Gabriel su ordine del comune di Parigi e a scelta del re Luigi XV, ai numeri 2, 4, 6, 8 e 10 di place de la Concorde a Parigi (allora "place Louis XV").

Egli scolpì un Apollo per Bellevue, la residenza di Madame de Pompadour a Meudon.

Egli diresse la realizzazione del mausoleo del Delfino Luigi Ferdinando di Borbone-Francia, figlio di Luigi XV, nella cattedrale di santo Stefano a Sens. Guillaume Coustou, a chi gli aveva commesso l'opera, sentendosi indebolito dall'età, getto gli occhi su uno dei suoi allievi, Julien, come sullo scultore più capace di aiutarlo in questa grande impresa. Assecondato da Jacques-Philippe Beauvais, suo condiscepolo e amico, Julien terminò completamente la statua dell'Immortalità della quale Coustou non aveva fatto altro che un abbozzo.[2]

Opere custodite in collezioni pubbliche

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Vulcano (1742), marmo, Parigi, museo del Louvre.

(elenco incompleto)

In Germania
In Francia
Nel Regno Unito

(elenco incompleto)

  1. ^ (FR) Liste des résidents, su Villamedici. URL consultato il 19 gennaio 2010.
  2. ^ (FR) Henri de L'Épinois, Vie du Dauphin, père des rois Louis XVI, Louis XVIII et Charles X, Parigi, J. Vermot, 1858.

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