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Reichstag (Sacro Romano Impero)

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Dieta imperiale
Pianta dei posti a sedere per l'inaugurazione della Dieta imperiale nel municipio di Ratisbona, tratta da un'incisione del 1675: l'imperatore e i principi elettori in testa, i principi secolari a sinistra, gli ecclesiastici a destra, i deputati delle città imperiali in primo piano.
Stato Sacro Romano Impero
Istituito803
daCarlo Magno
Soppresso1806
daDissoluzione del Sacro Romano Impero
SuccessoreDieta della Confederazione (Confederazione del Reno)
SedeVari luoghi (specialmente nei Kaiserpfalz) (803-1663)
Ratisbona (1663-1806)

Il Reichstag (/ˈʀaɪ̯xsˌta:k/) o Dieta imperiale fu il massimo organo legislativo del Sacro Romano Impero. La sua evoluzione nei secoli portò questa sorta di parlamento di príncipi ad essere composto dai rappresentanti degli stati tedeschi che componevano l'impero, distinti in tre collegi elettorali (grandi elettori, principi e conti, città imperiali).

Dal 1663 fu di fatto permanentemente in funzione (Immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, in quanto i rappresentanti che lo componevano vi lavoravano tutto l'anno anche come plenipotenziari dei rispettivi principi deleganti. Tuttavia, era una perpetuità implicita non essendovi alcun documento ufficiale che la sancisse.

Esso operò ininterrottamente fino alla sua soppressione unilaterale, di dubbia legittimità costituzionale, da parte dell'imperatore Francesco II d'Asburgo su pressione di Napoleone Bonaparte: nell'agosto del 1806 fu dichiarata così la fine dell'impero millenario. Per tradizione, con la cessazione del Sacro Romano Impero, continuarono ad essere chiamati Reichstag i parlamenti tedeschi nelle loro costituzioni successive.

Etimologia e funzione

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Il termine Reichstag si compone delle parole tedesche Reich (reame ma anche impero, o più genericamente paese di una certa importanza) e -tag (assemblea; qui il termine indica "giorno" in senso di "data dell'assemblea"; affine a dieta, derivante dal latino dies "giorno"). Il termine latino corrispondente era curia imperialis e tale dicitura era utilizzata soprattutto nella documentazione ufficiale prima del XVIII secolo.

La Dieta del Sacro Romano Impero esercitò spesso la propria influenza sulla politica imperiale. Ecco perché alcuni storici definiscono Sacro Romano Impero come una "repubblica oligarchica di principi tedeschi" di cui l'imperatore era il presidente, almeno formalmente elettivo (anche se a più riprese gli imperatori in carica riuscirono a far valere la successione dinastica).

Come supremo organo decisionale della costituzione imperiale, il Reichstag esprimeva la diretta volontà dei principi che vi erano rappresentati con propri deputati; non fu quindi un vero parlamento ma un organo rappresentativo dei maggiori principi tedeschi.

Il ruolo e la funzione della Dieta imperiale si sono evoluti nel corso dei secoli, come l'Impero stesso, con le tenute e i territori separati che aumentavano il controllo dei propri affari a spese del potere imperiale. Inizialmente, non c'era né un orario né un luogo fissi per la Dieta. Iniziò come una convenzione dei duchi delle vecchie tribù Germaniche che formavano il Regno franco quando dovevano essere prese decisioni importanti, probabilmente in base all'antica legge germanica in base alla quale ogni leader faceva affidamento sul supporto dei suoi uomini di spicco. Nel Medioevo antico e alto queste assemblee non erano ancora istituzionalizzate, ma si tenevano quando necessario su decisione del re o dell'imperatore. Non erano ancora chiamate Dieta, ma Hoftag (giorno di corte). Di solito si tenevano nei palazzi imperiali (Kaiserpfalz).

Ad esempio, già sotto l'imperatore Carlo Magno durante le guerre sassoni, un Hoftag, secondo gli Annali reali franchi, si riunì a Paderborn nel 777 e stabilì leggi sui sassoni sottomessi e altre tribù. Nell'803, l'imperatore franco emanò la versione finale della Lex Saxonum.

Alla Dieta del 919 a Fritzlar i duchi elessero il primo re dei Germani, che era un Sassone, Enrico l'Uccellatore, superando così la rivalità di lunga data tra Franchi e Sassoni e gettando le basi per il regno tedesco. Dopo la conquista dell'Italia, la Dieta di Roncaglia del 1158 finalizzò quattro leggi che avrebbero alterato in modo significativo il governo dell'Impero, segnando l'inizio del costante declino del potere centrale a favore dei duchi locali. La Bolla d'oro del 1356 cementò il concetto di "governo territoriale" (Landesherrschaft), il governo ampiamente indipendente dei duchi sui rispettivi territori, e limitò anche il numero di elettori a sette. Il Papa, contrariamente al mito moderno, non fu mai coinvolto nel processo elettorale, ma solo nel processo di ratifica e incoronazione di chiunque i Principi Elettori scegliessero.

La convocazione di Lutero alla Dieta di Worms, firmata da Carlo V (Il testo a sinistra era sul retro).
"Eccomi qui": Martin Lutero alla Dieta di Worms, 1521
Dipinto del XIX secolo di Hermann Wislicenus Hermann Wislicenus.

Fino alla fine del XV secolo la Dieta non fu formalizzata come istituzione. Invece, i duchi e gli altri principi si riunivano irregolarmente alla corte dell'imperatore. Queste assemblee erano solitamente chiamate Hoftag (dal tedesco Hof "corte"). Solo a partire dal 1489 la Dieta fu chiamata Reichstag, e fu formalmente divisa in collegia ("collegi").

Inizialmente, i due collegi erano dei principi elettori e dei restanti duchi e principi. In seguito, le città imperiali con immediatezza imperiale divennero repubbliche oligarchiche indipendenti da un sovrano locale, soggette solo all'imperatore stesso, e riuscirono a essere accettate come terze parti.

Diversi tentativi di riformare l'Impero e porre fine alla sua lenta disintegrazione, a partire dalla Dieta del 1495, non ebbero molto effetto. Al contrario, questo processo fu accelerato con la Pace di Westfalia del 1648, che vincolava formalmente l'Imperatore ad accettare tutte le decisioni prese dalla Dieta, privandolo di fatto dei suoi pochi poteri rimanenti. Da allora fino alla sua fine nel 1806, l'Impero non fu molto più di un insieme di stati ampiamente indipendenti.

Probabilmente le diete più famose furono quelle tenute a Worms nel 1495, dove fu promulgata la Riforma imperiale, e nel 1521, dove Martin Lutero fu bandito (Editto di Worms), le diete di Spira del 1526 e del 1529 (Protesta a Spira), e diverse a Norimberga (Dieta di Norimberga). Solo con l'introduzione della Dieta perpetua di Ratisbona nel 1663 la Dieta si riunì permanentemente in una sede fissa.

La Dieta imperiale di Costanza si aprì il 27 aprile 1507;[1] riconobbe l'unità del Sacro Romano Impero e fondò la Camera imperiale, la Corte suprema dell'impero.

Dal 1663: il “Reichstag perpetuo”

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Nel 1663 venne istituita la "Dieta perpetua" (immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, assemblea permanente dei rappresentanti degli ordini o Collegi elettorali che dal 1648 erano divenuti tre (Grandi Elettori, Principi e conti, Città imperiali). Essa rappresentava i soli principi tedeschi e non più i loro popoli.[2]

Sino al 1663 la dieta imperiale fu convocata una quarantina di volte, e si riunì per un periodo che poteva andare da alcune settimane fino a qualche mese. Quando non era ancora un'istituzione permanente dell'impero, la dieta aveva inizio con la lettura della "Proposizione Imperiale", ovvero l'ordine del giorno, che era stabilito dall'imperatore, e terminava con la lettura e la promulgazione delle decisioni della dieta per mezzo del documento noto come recesso imperiale (in latino: recessus imperii; in tedesco: Reichsabschied). L'ultima dieta prima dell'istituzione della dieta perpetua fu convocata a Ratisbona, per trattare argomenti che non erano stati considerati dalla pace di Vestfalia.

Non esiste alcuna decisione formale che fece di quella del 1663 la dieta "perpetua", ma ciò era implicito nelle disposizioni della pace di Vestfalia. La dieta - secondo l'opinione della moderna storiografia - non divenne mai un vero parlamento, né un organo permanente di rappresentanza del popolo, ma rimase un'istituzione che rappresentava stati e i principi elettori. Divenne ben presto una riunione di rappresentanti, cui ben raramente prendevano parte i principi imperiali. Non per questo la sua importanza può essere considerata marginale: anche l'atto che, di fatto, pose fine al Sacro Romano Impero (Reichsdeputationshauptschluss) venne deliberato dalla Dieta.

Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti alla dieta imperiale del 1792.

Era composto dagli "Stati dell'impero" cioè da quelle entità sovrane (Reichsstände) che avevano diritto di seggio e di voto nella Dieta perpetua che dal 1667 si teneva al Reichstag di Ratisbona. Tali stati erano distinti e suddivisi per collegi elettorali, per fede religiosa, e distribuiti nei 10 circoli o Province dell'impero per un totale di 108 voti e seggi. Il numero dei suoi componenti fu sempre fluttuante fino alla fine, sia nel numero dei Grandi Elettori che in quello dei Principi. Gli Elettori, inizialmente sette, arrivarono a raggiungere a metà del XVIII secolo il numero di nove membri, con l'aggiunta del regno di Boemia, reintrodotto per volontà di Maria Teresa d'Asburgo. Il numero dei Principi ecclesiastici fu intorno alle 37 unità con relativi voti, dopo le soppressioni avvenute con il protestantesimo; quello dei Principi laici di circa 63 con l'aggiunta dei "Nuovi Principi" introdotti dalla metà del XVII secolo e 9 terre secolarizzate (ex principati ecclesiastici passati a principi protestanti). Con la Pace di Westfalia del 1648, vi fu aggiunto con diritto di voto anche il Collegio delle libere città imperiali che poteva esprimere il proprio voto solo dopo che gli altri due collegi avevano raggiunto voto unanime.

  • Consiglio dei Principi imperiali (Reichsfürstenrat): era composto da 33 principi ecclesiastici (vescovi, prevosti e prelati-abati) e da 61 laici e da 4 sottocollegi dei Conti e Signori. I voti dei Principi laici erano distinti in 38 "Antichi Principi", 9 "Terre secolarizzate" e 13 "Nuovi Principi"; essi votavano per appello nominale in base ad un criterio di precedenza rigidamente regolamentato. Apriva i lavori del Reichstag il vicecancelliere di Magonza, il cui Arcicancelliere e grande elettore era il Presidente e il Decano di tutti i Principi dell'impero. Il primo a votare era l'Elettore di Treviri a cui seguiva quello di Colonia, eccetera. L'imperatore partecipava con due voti come arciduca d'Austria e duca di Borgogna, entrambi facenti parte del Banco ecclesiastico in ossequio alla dignità imperiale, avendo i principi ecclesiastici la precedenza su quelli laici. Il Consiglio era infatti suddiviso in Banco Ecclesiastico (Geistliche Bank) a cui appartenevano i Principi Arcivescovi (Salisburgo e Besançon fino al 1792), i principi Vescovi, i Preposti, tutti con voti individuali (Virilstimmen), i Prelati (principi abati e badesse del Reno e della Svevia) con voti collettivi (Kuriatstimmen) ed in Banco secolare (Weltliche Bank) di cui facevano parte i Duchi, i Principi, i Langravi, i Margravi, i Burgravi con voti individuali ereditari per i capifamiglia.
Il sub-Collegio dei Conti e Signori dell'impero era distinto in 4 circoli propri (Wetterau con 12 famiglie, Franconia con 17 famiglie, Svevia con 23 famiglie, Vestfalia con 32 famiglie) aventi alla Dieta 4 voti collettivi (uno per ogni circolo). Ogni soggetto che era ammesso in uno dei 4 circoli dei Conti dell'impero aveva egualitariamente un voto che poteva essere ripartito tra i rappresentanti dei vari rami sovrani di una stessa famiglia o di un solo soggetto individuale (Personaliststimmen).
  • Consiglio delle città libere dell'Impero (Reichsstädtekollegium): costituito da 51 città libere dell'impero aventi 2 voti collettivi ripartiti tra le città del Banco svevo e di quello Banco renano.


Gli stati sovrani aventi diritto di voto (Reichsstände) avevano un preciso ordine di precedenze. Di seguito si elencano gli stati suddivisi per collegi elettorali, secondo l'ordine di precedenza di voto ed indicando tra parentesi il circolo imperiale di appartenenza:

Dopo trecento anni, in seguito alla Guerra dei Trent'anni vennero creati altri due elettori:

Dopo il Trattato di Lunéville

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Con la Pace di Luneville le gravose condizioni imposte da Napoleone sconvolsero la struttura dell'impero. Anche la composizione della sua Dieta fu profondamente mutata nella presenza dei suoi membri. Molti dei principati ecclesiastici scomparvero, venendo assorbiti dai principati laici che ampliarono i propri possessi. Nuovi principi furono introdotti con diritto di voto al Reichstag. I tre collegi elettorali che componevano il Reichstag subirono così delle trasformazioni.

Il Consiglio del Grandi Elettori vide aboliti i due elettorati ecclesiastici di Treviri e di Colonia, mentre quello di Magonza fu cambiato in quello di Aschaffenburg. Furono aggiunti nel collegio i nuovi elettori di Salisburgo, Assia Kassel, Württemberg e Baden e tali rimasero fino alla fine dell'impero, nonostante le richieste dello zar di Russia di creare un nuovo elettorato in favore del Ducato di Meclemburgo-Schwerin.

Il consiglio dei Grandi elettori è così composto:

Il collegio dei Principi raggiunge invece, dopo il 1801, 131 voti e seggi:

  • 79. Contea principesca del Tirolo (nuovo): Asburgo-Lorena
  • 80. contea principesca di Tubinga (nuovo): Württemberg
  • 81. principato di Querfurt (nuovo): Prussia
  • 82. principato d'Aremberg (trasferito)
  • 83. principato d'Hohenzollern-Hechingen
  • 84. contea principesca di Fritzlar (nuovo): Assia Kassel
  • 85. principe von Lobkowicz: suddito austriaco
  • 86. principato von Salm Salm (nuovo)
  • 87. principe von Dietrichstein: suddito austriaco
  • 88. principato di Nassau Hadamar Orange-Nassau
  • 89. principato abbaziale di Zweifalten (nuovo): Württemberg
  • 90. principato di Nassau-Dillenburg
  • 91. principe von Auersperg: suddito austriaco
  • 92. principato d'Assia Starkenburg (nuovo): Assia Darmstadt
  • 93. principato della Frisia: Prussia
  • 94. principato di Fürstenberg: suddito austriaco
  • 95. principe von Schwarzenberg: suddito austriaco
  • 96. principato di Göttingen (nuovo): Hannover
  • 97. principato di Mindelheim (nuovo): Baviera
  • 98. principato di Liechtenstein
  • 99. principe von Thurn und Taxis
  • 100. principi von Schwarzburg
  • 101. contea principesca d'Ortenau (nuovo): Asburgo Lorena
  • 102. principato d'Aschaffenburg: al principe primate di Ratisbona
  • 103. ducato di Eichsfeld: Prussia
  • 104. contea principesca di Blankenburg: Prussia
  • 105. principato di Stargard: Prussia
  • 106. principato di Erfurt (nuovo): Prussia
  • 107. principe von Nassau Usingen (nuovo)
  • 108. principe von Nassau Weilburg (nuovo)
  • 109. principato d'Hohenzollern Sigmaringen
  • 110. principato di Salm Kyrburg (nuovo)
  • 111. principato di Furstenberg Baar e Stühlingen (nuovo)
  • 112. principato di Schwarzenberg Klettgau (nuovo): al principe von Schwarzenberg (cfr. 95)
  • 113. principe von Thurn und Taxis per Buchau (nuovo)
  • 114. principato di Waldeck (nuovo)
  • 115. principe von Löwenstein Wertheim (nuovo):
  • 116. principato di Öttingen Spielberg (nuovo)
  • 117. principato di Öttingen Wallerstein (nuovo)
  • 118. principato di Solms Braunfels (nuovo)
  • 119. principati di Hohenlohe Neuenstein (nuovo)
  • 120. principato di Hohenlohe Waldenburg Schillingsfurst (nuovo)
  • 121. principato di Hohenlohe Waldenburg Bartenstein
  • 122. principato di Isenburg Birstein (nuovo)
  • 123. principe von Kaunitz Rietberg (nuovo): suddito austriaco
  • 124. principato di Reuss von Plauen Greitz (nuovo)
  • 125. principato di Leiningen (nuovo)
  • 126. principato di Lingen (nuovo)
  • 127. principe de Looz Corswarem (nuovo)
  • 128. conti di Svevia
  • 129. conti di Wetterau
  • 130. conti di Franconia
  • 131. conti di Westfalia

Il collegio delle città imperiali continuò ad esistere sebbene molte città fossero progressivamente annesse dai vari principati limitrofi:

  • 1. Aalen dal 1803 al Württemberg
  • 2. Amburgo dal 1810 alla Francia fino al 1812
  • 3. Augusta dal 1806 alla Baviera
  • 4. Berchtesgaden dal 1803 alla Baviera
  • 5. Biberach an der Riss dal 1803 al Baden e dal 1806 al Wūrttemberg
  • 6. Bopfingen dal 1802 alla Baviera
  • 7. Brema libera città anseatica, dal 1806 alla Francia
  • 8. Buchau dal 1803 ai principi von Thurn und Taxis fino al 1806
  • 9. Buchhorn dal 1806 al Württemberg e ribattezzata Friedrichshafen
  • 10. Colonia fino al 1806
  • 11. Dinkelsbühl dal 1802 alla Baviera
  • 12. Dortmund dal 1802 ai principi di Nassau-Orange fino al 1815
  • 13. Eberach dal 1803 al principe von Leiningen fino al 1806 poi al Baden
  • 14. Esslingen dal 1803 al Württemberg
  • 15. Francoforte dal 1806 al principe primate di Ratisbona e Aschaffenburg
  • 16. Friedberg dal 1806 all'elettore d'Assia Kassel
  • 17. Gelnhausen dal 1803 all'Assia Kassel
  • 18. Gengenbach dal 1803 all'elettore del Baden
  • 19. Giengen dal 1803 alla Baviera
  • 20. Goslar dal 1803 alla Prussia
  • 21. Heilbronn dal 1802 è annessa dal Württemberg
  • 22. Hildesheim dal 1802 all'Hannover
  • 23. Isny dal 1802 ai conti Quadt zu Wykradt fino al 1806
  • 24. Kaufeuren dal 1803 alla Baviera
  • 25. Kempten nel 1802 passa alla Baviera
  • 26. Leutkirchen dal 1803 alla Baviera fino al 1810
  • 27. Lindau, dal 1802 al principe Karl von Bretzenheimm nel 1804 all'Austria, nel 1805 alla Baviera
  • 28. Lubecca, libera città anseatica
  • 29. Memmingen dal 1802 alla Baviera
  • 30. Mülhausen dal 1802 alla Prussia
  • 31. Nördlingen dal 1802 alla Baviera
  • 32. Nordhausen dal 1802 alla Prussia
  • 33. Norimberga dal 1806 alla Baviera
  • 34. Offenburg dal 1803 al Baden
  • 35. Pfüllendorf dal 1803 al Baden
  • 36. Ratisbona dal 1802 è sede del principe primate
  • 37. Ravensburg dal 1803 alla Baviera fino al 1810
  • 38. Reutlingen dal 1803 al Württemberg
  • 39. Rothenburg dal 1803 alla Baviera
  • 40. Rottweil dal 1803 al Württemberg
  • 41. Schwäbisch Gmünd dal 1803 al Württemberg
  • 42. Schwäbisch Hall dal 1802 al Württemberg
  • 43. Schweinfurt dal 1802 alla Baviera
  • 44. Überlingen dal 1803 al Baden
  • 45. Ulma dal 1803 alla Baviera
  • 46. Wangen dal 1802 alla Baviera fino al 1810
  • 47. Weil dal 1803 al Württemberg
  • 48. Weissenburg dal 1802 alla Baviera
  • 49. Wetzlar dal 1803 all'Assia
  • 50. Wimpfen dal 1803 al Baden
  • 51. Windsheim dal 1802 alla Baviera
  • 52. Zell dal 1803 al Baden

Il Reichstag in Germania

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Con la caduta del Sacro Romano Impero e la costituzione post-napoleonica della Confederazione Germanica (Deutscher Bund, 1815) venne ricostituito il Reichstag a Francoforte con gli stati superstiti:

Con il nuovo Impero tedesco (Deutsches Reich) la sede del Reichstag divenne finalmente Berlino. Era presieduto dai capi di governo prussiani e cancellieri dell'impero e dai deputati eletti a suffragio universale diretto. Il Reichstag imperiale non aveva di fatto alcuna influenza decisionale sulla politica imperiale ormai dominata dai prussiani. Infatti era affiancato dal Bundesrat, l'assemblea dei rappresentanti dei 25 principi tedeschi superstiti federati con la Prussia, dove l'imperatore assumeva la figura di sovrano quasi assoluto. A tale proposito si parlava di Kaiserreich, individuando con tale termine la monarchia federale tedesca a differenza dell'antico Reich che designava il primo impero come entità statale, ma senza individuarne la forma monarchica. Nella costituzione imperiale del 1871, il Reichstag era formato da 382 membri eletti a suffragio universale, diretto ed a scrutinio segreto, che esercitava, con un mandato di 5 anni, il potere legislativo insieme al Consiglio federale (Bundesrat) in un sistema bicamerale perfetto, dove, cioè, l'accordo delle maggioranze di entrambe le camere era necessaria e sufficiente per l'approvazione di ogni legge. Di tale composizione ben 236 deputati erano prussiani. Questa costituzione, però, subordinava l'assemblea nazionale a quella federale, in quanto il Reichstag poteva non essere convocato al momento della convocazione del Bundesrat, ma non l'inverso. Va aggiunto, inoltre, che la dieta non influenzava né esprimeva alcun voto sul Cancelliere, la cui nomina era esclusivamente affidata all'arbitrio dell'Imperatore.

Repubblica di Weimar e Germania nazista

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La Costituzione della Repubblica di Weimar (1919), affidava il potere legislativo esclusivamente al Reichstag. Il Reichsrat poteva solo opporsi alle leggi approvate dalla dieta, provocando una procedura di conciliazione tra le due camere, la quale se non portava ad una conclusione positiva avrebbe condotto ad un referendum o alla promulgazione della legge o alla sua non promulgazione a seconda che la dieta avesse espresso il suo voto favorevole con una maggioranza dei due terzi. Al Reichstag, inoltre, veniva attribuita la nomina del governo, infatti, il Cancelliere ed i ministri, benché nominati dal Presidente della Repubblica, avevano bisogno della fiducia della camera "nazionale", senza la quale erano obbligatorie le dimissioni.

Dopo la seconda guerra mondiale il Reichstag, nella Repubblica Federale Tedesca, è stato sostituito dal Bundestag (Dieta federale), unico detentore del potere legislativo federale, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca dalla Camera del popolo, legislatore unicamerale. Il Bundesrat, infatti, ha solo il potere di ritardare l'approvazione delle leggi o di promuoverne delle modifiche. I rapporti con l'esecutivo sono disciplinati dall'articolo 63 della legge fondamentale, il quale dispone che il Cancelliere federale sia eletto senza dibattito dalla Dieta federale su proposta del Presidente federale. La medesima camera può esprimere la propria sfiducia solo eleggendone uno nuovo contestualmente (cosiddetta sfiducia costruttiva).

Il Reichstag in Austria

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Lo stesso argomento in dettaglio: Reichsrat (Austria).

Vi fu un Reichstag in Austria nel 1848-1849; il termine fu successivamente evitato e nel 1861 fu introdotto il Reichsrat per sottolineare la sua funzione meramente consultiva nei confronti dell'imperatore. Con il compromesso austro-ungarico del 1867, tuttavia, anche il parlamento ungherese si poté chiamare con il termine Reichstag.

Raccolta delle riunioni

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Dopo la formazione del nuovo Impero tedesco nel 1871, la Commissione storica dell'Accademia bavarese delle scienze iniziò a raccogliere i registri imperiali (Reichsakten) e i registri delle diete imperiali (Reichstagsakten). Nel 1893 la commissione pubblicò il primo volume. Attualmente vengono raccolti e studiati gli anni 1524-1527 e gli anni fino al 1544. Un volume che tratta della Dieta di Ratisbona del 1532, comprese le trattative di pace con i protestanti a Schweinfurt e Norimberga, di Rosemarie Aulinger di Vienna è stato pubblicato nel 1992.

Elenco delle riunioni

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Anno Posto Presidente Tema
754 Quierzy-sur-Oise Pipino il Breve Donazione di Pipino a papa Stefano II
777 Paderborn Carlo Magno Prima Dieta in terra sassone, il duca Widukind si rifiutò di presentarsi
782 Lippspringe Carlo Magno Divisione della Sassonia in Gaue sotto i conti franchi
788 Ingelheim am Rhein Carlo Magno Deposizione del duca Tassilone III di Baviera
799 Paderborn Carlo Magno Carlo Magno approva con papa Leone III la sua installazione come imperatore
806 Dietenhofen Carlo Magno Divisione dell'Impero Carolingio tra Pipino d'Italia, Carlo il Giovane e Ludovico il Pio
817 Aquisgrana
826 Sconosciuto Invito dei Sorbi
829 Worms
831 Aquisgrana
835 Dietenhofen Ludovico il Pio
838 Spira Ludovico il Pio
872 Forchheim Ludovico II il Germanico
874 Forchheim Ludovico II il Germanico Discussione e regolamentazione dell'eredità
887 Trebur
889 Forchheim Arnolfo di Carinzia
892 Forchheim Arnolfo di Carinzia Preparare una guerra contro gli slavi
896 Forchheim Arnolfo di Carinzia
903 Forchheim Ludovico IV il Fanciullo Esecuzione del ribelle Babenberg Adalhard
907 Forchheim Ludovico IV il Fanciullo Consiglio sugli attacchi magiari
911 Forchheim Elezione di Corrado di Franconia Re
914 Forchheim Corrado di Franconia Guerra contro Arnolfo I di Baviera
919 Fritzlar
926 Worms Enrico l'Uccellatore
952 sui prati del Lech vicino ad Augusta Ottone I
961 Forchheim Ottone I
967 Ravenna Ottone II
972 Quedlinburg Ottone I celebrò il matrimonio di suo figlio con la principessa bizantina Teofano e molti stranieri vennero a festeggiare con loro. Gli inviati ungheresi vennero a chiedere sacerdoti missionari.
976 Ratisbona
978 Dortmund Ottone II Guerra contro la Francia in autunno
983 Verona Elezione di Ottone III
985 Sconosciuto Fine dell'usurpazione di Enrico il Litigioso
993 Dortmund Ottone III
1018 Nimega Enrico II Preparazione della battaglia di Vlaardingen
1030 Minden Corrado II
1066 Trebur
1076 Worms Enrico IV
1077 Augusta
1098 Magonza Enrico IV
1105 Ingelheim am Rhein Enrico IV
1119 Trebur Enrico IV
1122 Worms Enrico V
1126 Spira Enrico V
1146 Spira Corrado III Decisione di partecipare alla seconda crociata
1147 Francoforte Corrado III
1152 Dortmund, Merseburg Federico I Barbarossa
1154 Goslar
1157 Bisanzio Federico I Barbarossa
1158 Dieta di Roncaglia nel piacentino Federico I Barbarossa
1165 Würzburg Federico I Barbarossa
1168 Bamberga Federico I Barbarossa, Enrico VI
1178 Spira Federico I Barbarossa
1180 Gelnhausen Federico I Barbarossa, Enrico VI Investitura dell'arcivescovo di Colonia con il Ducato di Westfalia
1181 Erfurt Enrico VI Esilio di Enrico il Leone
1188 Magonza Enrico VI
1190 Schwäbisch Hall Enrico VI Abolizione del Ducato della Bassa Lorena
1193 Spira Enrico VI Processo di Riccardo I
1196 Francoforte Enrico VI
1205 Spira Filippo di Svevia
1213 Spira Federico II Federico fa seppellire nella cattedrale di Spira suo zio Filippo di Svevia, assassinato nel 1208 a Bamberga.
1235 Magonza Federico II
1273 Spira Rodolfo I
1287 Würzburg Adolfo di Nassau
1309 Spira Enrico VII
1338 Francoforte
1356 Norimberga Carlo IV Emissione della Bolla d'Oro
1379 Francoforte
1384 Spira
1389 Eger Venceslao Pace di Eger
1414 Spira Sigismondo
1444 Spira Federico III
1487 Spira Federico III
1487 Norimberga Federico III
1488 Esslingen am Neckar Federico III Formazione della Lega Sveva
1495 Worms Massimiliano I Riforma imperiale; Gemeiner Pfennig in seguito alla guerra sveva
1496/97 Lindau
1497/98 Friburgo
1500 Augusta
1505 Colonia Arbitrato che pose fine alla guerra di successione di Landshut
1507 Costanza
1512 Treviri, Colonia 10 circoli imperiali
1518 Augusta
1521 Worms Carlo V Dieta di Worms, divieto di Martin Lutero, editto di Worms
1522 Norimberga I
1522/23 Norimberga II
1524 Norimberga III
1526 Spira I Dieta di Spira, sospensione dell'editto di Worms
1529 Spira II Dieta di Spira, ripristino dell'editto di Worms , protesta a Spira . Proclamazione del Wiedertäufermandat di condanna degli anabattisti.
1530 Augusta Dieta di Augusta presentazione della Confessione di Augusta
1532 Ratisbona Constitutio Criminalis Carolina
1541 Ratisbona
1542 Spira
1542 Norimberga
1543 Norimberga
1544 Spira
1548 Augusta Interim di Augusta
1550/51 Augusta
1555 Augusta Pace di Augusta
1556/57 Ratisbona Ferdinando I
1559 Augusta
1566 Augusta
1567 Ratisbona
1570 Spira La fanteria dell'Impero ottenne un codice militare completo
1576 Ratisbona
1582 Augusta
1594 Ratisbona
1597/98 Ratisbona
1603 Ratisbona
1608 Ratisbona
1613 Ratisbona
1640–41 Ratisbona
1653–54 Ratisbona Ferdinando III Ultimo recesso (Jüngster Reichsabschied, recessus imperii novissimus)
1663–1806 Nella Reichssaal

del municipio di Ratisbona come Dieta perpetua

Vedi elenco
  1. ^ History of the Reformation in Germany, page 70, by Leopold von Ranke.
  2. ^ Marco Meriggi e Leonida Tedoldi (a cura di), Storia delle istituzioni politiche. Dall'antico regime all'era globale, Carrocci, 2014, p. 30, ISBN 978-88-430-7420-4.

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