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Enciclopedia Treccani

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Stand Treccani alla Fiera del libro 2006

Treccani è il nome con cui è più comunemente nota l'Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti. La prima edizione e le successive sette appendici sono state curate dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondato a Roma il 18 febbraio 1925 da Giovanni Treccani.

La Treccani è stata probabilmente la massima impresa italiana di ricerca.[1] Al contempo essa ha rappresentato, durante il ventennio fascista, anche un esempio emblematico del compromesso fra il regime l'élite culturale italiana dell'epoca.[2][3]

L'Enciclopedia Italiana

La prima edizione

«Venuta al mondo in un momento che il mondo guardava con molto interesse l'Italia, l'Enciclopedia è andata incontro a questo interesse, lo ha alimentato, ha fatto la sua parte per attirar il mondo verso l'Italia»

In precedenza, l'Italia non aveva avuto una grande enciclopedia universale, se non per rifacimenti e adattamenti di opere straniere.[4] Nel 1924, l'imprenditore tessile Giovanni Treccani (1877-1961) «venne avvicinato dagli amici Ferdinando Martini e Bonaldo Stringher che, conoscendo il suo mecenatismo, (...) gli proposero la pubblicazione di una grande enciclopedia italiana».[5]

Treccani ne fu fortemente interessato e pensò l'iniziativa ancora più in grande. L'atto costitutivo dell'istituto che doveva provvedere all'immensa opera di organizzazione e di pubblicazione venne posto in essere a Roma il 18 febbraio 1925. Oltre al fondatore, che ne era anche il presidente, ne facevano parte: il filosofo Giovanni Gentile in qualità di direttore scientifico, Calogero Tumminelli quale direttore editoriale, Gian Alberto Blanc, Pietro Bonfante, il maresciallo Luigi Cadorna, il ministro Alberto De Stefani, lo storico Gaetano De Sanctis, l'economista Luigi Einaudi, il pittore Vittorio Grassi, il medico Ettore Marchiafava, il giurista Silvio Longhi, il già citato Ferdinando Martini, il giornalista Ugo Ojetti, lo storico Francesco Salata, il politico Vittorio Scialoja, l'economista Angelo Sraffa, l'ammiraglio Paolo Thaon di Revel, il presidente del Senato Tommaso Tittoni.[5]. Redattore capo dell'opera fu chiamato il filosofo del linguaggio Antonino Pagliaro. Gran parte di loro nel 1925 aderì al Manifesto degli intellettuali fascisti.

Giovanni Gentile e Benito Mussolini mentre esaminano i primi volumi dell'Enciclopedia Italiana

Il filosofo Giovanni Gentile, suo primo direttore scientifico, fu l'animatore della prima edizione dell'Enciclopedia Italiana nel 1925, e a lui si devono in gran parte il livello culturale e l'ampiezza della visione dell'opera. Invitò infatti « a collaborare alla nuova impresa 3.266 studiosi, di diverso orientamento»[6], poiché « nell'opera si doveva coinvolgere tutta la migliore cultura nazionale, compresi molti studiosi ebrei o notoriamente antifascisti, che ebbero spesso da tale lavoro il loro unico sostentamento ».[6] Giovanni Gentile riuscì inoltre a mantenere una sostanziale autonomia nella redazione dell'opera dalle interferenze del regime fascista e dalle pressioni censorie della Compagnia di Gesù.[senza fonte]

Dal 1925 al 1928 si ebbe la fase preparatoria che vide la formazione del comitato tecnico (composto dai direttori di 48 sezioni), e la redazione di un lemmario. Gli argomenti trattati diedero origine a 60.000 voci principali e 240.000 secondarie. L'importante ruolo di redattore capo, dopo i contrasti tra Antonino Pagliaro e Gentile, fu poi preso da Bruno Migliorini, e infine da Umberto Bosco.[6]

La prima edizione, costituita da 35 volumi di testo e uno di indici, venne pubblicata dal 1929 al 1937; ogni volume contava di circa un migliaio di pagine, ed ebbe ottimo successo.

«Il livello era ottimo: nelle voci risultanti, si può infatti trovare « un buono, e spesso ottimo avviamento a qualunque indagine (...), sia in quelle su argomenti di carattere generale, sia in quelle dedicate a singoli autori. Affidate a specialisti, contengono in genere una trattazione chiara e precisa degli argomenti (...), con una bibliografia essenziale. Alcune di queste voci (per es. Romanticismo, Rinascimento, Dante) sono dei modelli di precisione e compiutezza e hanno un valore scientifico che va al di là di quello puramente informativo ».[7]

Le appendici

Dal 1932 al 1943 furono pubblicate anche varie voci dell'enciclopedia in fascicoli separati; il primo di questi riguarda la voce "Fascismo" firmata da Benito Mussolini (ma redatta in realtà dallo stesso Giovanni Gentile)[8] e Gioacchino Volpe. Successivamente si pose, e continua a porsi, il problema degli aggiornamenti. Nel 1938 fu pubblicato il volume della I^ appendice.

Altre sei appendici seguirono dopo la guerra. La VII^ appendice, intitolata XXI secolo, consiste di cinque volumi. Complessivamente l'Enciclopedia consta di 62 volumi, per un totale di 56.000 pagine; essa inoltre viene distribuita su un DVD. Le voci dell'opera sono generalmente firmate con le iniziali degli autori.

Uso nella scuola

Il 30 maggio 2009 è stato ufficializzato[9] un accordo raggiunto tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta e l'Istituto della Enciclopedia Italiana. L'accordo prevede la presenza in due siti del Ministero[10] di alcuni materiali disponibili con licenza Creative Commons[11]. Inoltre, è previsto un collegamento tra il portale Scuola[12] della Treccani con il portale InnovaScuola del Ministero, mentre quest'ultimo ospiterà un motore di ricerca dal quale accedere al vocabolario e ai lemmi enciclopedici presenti sul sito della Treccani[13].

Esaminando la situazione finanziaria relativa al 2008, nel marzo 2010 la Corte dei conti ha rilevato un rosso di circa 1,8 milioni di euro, di fronte a un utile di 2 milioni nell'anno precedente; malgrado questo e considerando i futuri provvedimenti di risanamento e investimento, la Corte ne ha comunque promosso la gestione nell'affrontare questa crisi[14].


Collaboratori dell'Enciclopedia e dell'Istituto

All'organizzazione e alle opere dell'Istituto Treccani hanno contribuito nel secondo dopoguerra, molti personaggi di rilievo nel panorama scientifico e culturale italiano e straniero. Tra gli altri:

Onorificenze

Note

  1. ^ Cfr. Amedeo Benedetti, Enciclopedia Italiana Treccani e la montagna illustrata, "La Rivista", Torino, CAI, a. 129, settembre-ottobre 2008, p. 71.
  2. ^ Cfr. Angelo d'Orsi, Gli intellettuali e il fascismo, in Tra Roma e Bolzano. Nazione e provincia nel ventennio fascista, a cura di Andrea Bonoldi e Hannes Obermair, Bolzano, Comune di Bolzano, 2006. ISBN 88-901870-9-3, p. 105-115 (con bibliografia esauriente, fra cui l'illuminante Mario Isnenghi, Intellettuali militanti e intellettuali funzionari. Appunti sulla cultura fascista, Torino, Einaudi, 1979).
  3. ^ Cfr. Massimo Mastrogregori, Sulla 'collaborazione' degli storici italiani durante il fascismo, in , Belfagor, 2006, 2, pp. 151-168.
  4. ^ Dal 1921esisteva l'IPCI, Istituto per la Propaganda della Cultura Italiana, eretto con il Regio Decreto del 21 novembre 1921, a Ente Morale e successivamente rinominato Fondazione Leonardo per la Cultura Italiana. L'ente si propose di dar vita a una Grande Enciclopedia Italica in 18 volumi, ma il ministro Giovanni Gentile non intese però consentire tale progetto, che aveva le sue radici in quella cultura positivistica per contrapporre un programma di egemonia culturale neo-idealistica, seguito dalla Treccani
  5. ^ a b Amedeo Benedetti, L'Enciclopedia Italiana Treccani e la sua biblioteca, "Biblioteche Oggi", Milano, n. 8, ottobre 2005, p. 40.
  6. ^ a b c Amedeo Benedetti, L'Enciclopedia Italiana Treccani e la sua biblioteca, "Biblioteche Oggi", Milano, n. 8, ottobre 2005, p. 41
  7. ^ Mario Puppo, Manuale critico-bibliografico per lo studio della letteratura italiana, Torino, SEI, 13ª ediz., 1981, p. 25.
  8. ^ Cfr. Amedeo Benedetti, L'Enciclopedia Italiana Treccani... , cit., p. 43.
  9. ^ Vedi la prima parte del Comunicato stampa.
  10. ^ Portale del Cittadino e Portale InnovaScuola
  11. ^ A ottobre 2009 la licenza utilizzata da InnovaScuola è la "Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5", mentre il Portale del Cittadino è ancora sotto Copyright.
  12. ^ Portale Scuola
  13. ^ Da notare che i lemmi enciclopedici della Treccani non sono e non saranno pubblicati con licenza Creative Commons; infatti, nella seconda parte del comunicato stampa si ribadisce solo l'impegno del Ministero e della Treccani nel campo della "didattica digitale".
  14. ^ Treccani in rosso, colpa della crisi e di Wikipedia, in ANSA, 28 marzo 2010. URL consultato il 07-04-2010.
  15. ^ Tullio Gregory a Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2007
  16. ^ Discussione copyviol
  17. ^ Dettaglio conferimento onorificenza, Quirinale, su quirinale.it. URL consultato il 25-04-2010.

Bibliografia

  • Vincenzo Cappelletti, Gabriella Nisticò, Istituto della Enciclopedia italiana, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, V appendice 1979-1992, vol. 2. E-Is, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1991, pp. 106-108
  • Amedeo Benedetti, L'Enciclopedia Italiana Treccani e la sua biblioteca, "Biblioteche Oggi", Milano, n. 8, ottobre 2005, pp. 39-46.
  • Giovanni Treccani degli Alfieri, Enciclopedia italiana Treccani: idea, esecuzione, compimento, Milano, E. Bestetti, 1939.
  • Giovanni Treccani degli Alfieri, Enciclopedia italiana Treccani: come e da chi è stata fatta, Milano, Edizioni d'arte Emilio Bestetti, 1947.

Voci correlate

Collegamenti esterni