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Eat Static

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Eat Static
Paese d'origineInghilterra (bandiera) Inghilterra
GenereTrance
Musica house
Drum and bass
Musica elettronica
Periodo di attività musicale1989 – in attività
Sito ufficiale

Eat Static è un progetto di musica elettronica formato nel 1989 da Merv Pepler e Joie Hinton a Frome, Somerset, Inghilterra.[1] Hinton ha lasciato la band nel febbraio del 2008, dopo 18 anni, per dedicare più tempo alla sua famiglia.

Merv Pepler e Joie Hinton erano entrambi parte, il primo come batterista ed il secondo come tastierista, degli Ozric Tentacles, una band di space rock psichedelico proveniente dal Somerset.[1] Nonostante gli Ozric Tentacles includessero elementi di musica electronica nei loro brani, Pepler e Hinton erano maggiormente orientati verso il musica da rave e la dance. Nel 1988 i due collaborarono ad un progetto sotto il nome di Wooden Baby, nel quale vi erano già presenti accenni alle prime sonorità della musica rave e techno, così come di numerosi altri stili musicali. Nel 1990 il progetto trovò la sua naturale evoluzione negli Eat Static. Come Pepler spiegava qualche tempo dopo la creazione del progetto: "Ci trovavamo a suonare con gli Ozric Tentacles uno stile di musica di grande impatto tecnico, strambo e con tempi pazzeschi, ed eravamo veramente presi nel suonarlo, e gli Eat Static, nati come un qualsiasi esperimento musicale, furono una buona scusa per allontanarci da quella austerità, mettere i synths da parte, ed essere il più incoscienti possibile!"[2] Il duo ha suonato in tour in parallelo con gli Ozric Tentacles per diversi anni fino al 1994, quando hanno lasciato la band per dedicarsi unicamente agli Eat Static.[1] A Pepler e Hinton si aggiunge spesso nelle incisioni in studio il terzo membro Steve Everitt. Pepler ha partecipato all'album The Floor's Too Far Away degli Ozric Tentacles nel 2006, suonando le percussioni nel brano "Armchair Journey".

Il loro primo album, Abduction, ha fatto immediatamente notare la loro ossessione per la vita extraterrestre e gli UFO, il quale è un motivo ricorrente nella loro musica, nei titoli dei brani, degli albums e delle copertine.[1] Il nome della band è tratto da un brano (come appare sulla traccia "Eat Static") preso da Star Trek II: L'ira di Khan.

Il 6 febbraio 2008, Pepler ha annunciato sul website degli Eat Static che Hinton avrebbe lasciato la band, in quanto "ne ha avuto abbastanza di viaggiare in continuazione rimanendo lontano da casa e dalla famiglia". Comunque Pepler ha dichiarato che continuerà a suonare e produrre musica sotto il nome di Eat Static, continuando il lavoro della band attraverso un progetto solista. Ha anche accennato che ci potrebbero essere delle collaborazioni con altri musicisti in futuro.

Stile musicale

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Sebbene molto spesso associati con il genere della trance psichedelica, in realtà la musica della band abbraccia la dance music in quasi tutte le sue forme, incluse la trance, la techno, il genere gabber, la drum and bass e la breakbeat. [senza fonte] In quanto grandi sperimentatori attraverso i generi, gli Eat Static vengono paragonati alle altre band difficili da categorizzare della scena rave britannica, come The Prodigy, Underworld, Orbital, Aphex Twin e Leftfield.[senza fonte] Gli elementi puramente elettronici vengono di frequente mescolati con elementi di Latin, world music e jazz, che contribuiscono a dare al sound della band il suo distintivo senso del humour, insieme a parti vocali prese da film di serie B e televisione, spesso inserite nei loro brani. [senza fonte] Nonostante quanto detto, gli Eat Static sono spesso annoverati come sperimentatori della dance music per l'uso frequente di tempi diversi dall'usuale 4/4. [senza fonte]

Altri progetti

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Gli Eat Static hanno anche prodotto la colonna sonora per l'RTS game, Conquest Earth, pubblicato dalla Eidos Interactive. Il game media include anche il formato Red Book audio format, permettendo di ascoltare la colonna sonora in qualsiasi lettore CD.

Pepler ha pubblicato un breakbeat/drum and bass album da solista, sotto il nome di Dendron. L'album si intitola Supernatural Jazz ed è stato pubblicato dalla loro etichetta, la Mesmobeat. Pepler ha anche fatto parte, insieme a Steve Jolliffe dei Tangerine Dream, degli Hi Fi Companions è ha pubblicato nel 2004 l'album Swingers In Paradise per la Twisted Records. Questo progetto è spesso classificato come lounge music ed è un misto tra le sonorità dei 50s e l'elettronica moderna. [senza fonte] Jolliffe aveva precedentemente fatto un'apparazione negli albums degli Eat Static Crash and Burn!! e Science of the Gods. Nel 2005 Pepler ha collaborato con Will White dei Propellerheads, in un progetto chiamato Flexitones, pubblicando un album di debutto intitolato Joyrider, sempre per la Twisted Records. Will White aveva precedentemente collaborato con gli Eat Static nelle tracce "Dervish Funk", parte dell'album Crash and Burn!!, così come nella traccia "Wall Banger", inclusa nell'album Mondo A Go-Go!. Pepler e White avevano già fatto parte di una band denominata Champaigne Charlie. Pepler ha anche fatto parte, insieme a Shane Thomson e Jamie Nott dei Cosmic Journey Project. Il progetto di Pepler con Simon Posford (Hallucinogen, Shpongle) chiamato Metal Sharon ha prodotto solo una traccia, "Ballon Dance", ancora una volta per la Twisted Records.

Hinter ha pubblicato un album sotto il nome di Nodens Ictus. Hinton ha suonato insieme ad Ed Wynne degli Ozric Tentacles per questo progetto ambient. L'album si chiamava Spacelines ed era una collection di tracce registrate precedentemente nelle loro carriere, sebbene siano presenti due brani scritti nel 2000. Pepler appare in una piccola parte dell'album ed era solito suonare dal vivo con Hinton ed Ed. Joie è anche membro della space rock band Dream Machine, insieme al frontman degli Ozric Tentacles, Champignon. Hinton suona anche nei live della band del bassista degli Ozrics, gli ZubZub e suona i synths per i Here & Now.

Steve Everitt, terzo membro per le incisioni in studio degli Eat Static, ha pubblicato due tracce per la Planet Dog compilation sotto il nome di Alien Progeny, e una traccia, "Mirrorball" sotto il suo nome.

Album in studio

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  • Prepare Your Spirit (Alien Records (UK) 1992, re-released Mesmobeat Records 2000)
  • Abduction (Planet Dog Records 1993)
  • Implant (Planet Dog Records 1994)
  • Science of the Gods (Planet Dog Records 1997)
  • Crash and Burn! (Mesmobeat Records 2000)
  • In The Nude! (Mesmobeat Records 2001)
  • De-Classified (Solstice Music International 2007)
  • Back to Earth (InterchillRecords 2008)
  • As Yet Untitled 20th anniversary album (Mesmobeat Records 2009)
  • Dead Planet/Human Upgrade (2015)
  • Inanna (Alien Records (UK) 1991)
  • Monkey Man (Alien Records (UK) 1991)
  • Lost In Time (Planet Dog Records 1993)
  • Dionysiac (Mammoth Records (U.S.) 1995)
  • Bony Incus (Planet Dog Records 1996)
  • Hybrid (Planet Dog Records 1997)
  • Hybrid Remixed (Planet Dog Records 1997)
  • Interceptor (Planet Dog Records 1997)
  • Interceptor Remixes (Planet Dog Records 1997)
  • Contact... (Planet Dog Records 1998)
  • Contact...Remixes (Planet Dog Records 1998)
  • Mondo A Go-Go! (Memobeat Records 2000)
  • The Alien (Alien Records (UK) 1991)
  • Gulf Breeze Mixes (Planet Dog Records 1994)
  • Epsylon (Planet Dog Records 1995)
  • Epsylon (Planet Dog Records 1995) - The "Epsylon" and "Lost In Time" EPs
  • B-World (Planet Dog Records 1998) - A collection of live performances, 97-98
  • Alien EPs (Mesmobeat Records 1999) - The "Inanna", "Monkey Man and "The Alien E.P." releases.
  • DecaDance (Mesmobeat Records 1999) - A collection of rare and unreleased out-takes and live classics, 89-99
  • Alien Artifacts (Mesmobeat Records 2004) - A selection of unreleased rarities, 88-92
  • ReVisitation: Singles 1993 - 1998 (Planet Dog Records 2009)

Album pubblicati con altri progetti musicali

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  • Nodens Ictus - Spacelines (Stretchy Records) 2000
  • Dendron - Supernatural Jazz (Mesmobeat Records) 2003
  • Hi Fi Companions - Swingers In Paradise (Twisted Records) 2004
  • Flexitones - Joyrider (Twisted Records) 2005
  • Dendron - Untitled (Mesmobeat Records) 2009
  1. ^ a b c d (EN) Eat Static, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ Eat the Beat., su soundonsound.com, Sound On Sound Magazine. URL consultato il 13 settembre 2006.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN149105536 · ISNI (EN0000 0001 0671 6550 · GND (DE10317747-4 · BNF (FRcb13976405v (data)
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