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Eugen Bregant

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Eugen Bregant
Eugen Bregant nel 1927
NascitaTrieste, 29 gennaio 1875
MorteGraz, 18 novembre 1936
Cause della mortenaturali
Luogo di sepolturaGraz
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servitoAustria-Ungheria
Prima Repubblica Austriaca
Forza armata Imperial regio Esercito austro-ungarico
Bundesheer
ArmaFanteria
Anni di servizio1893 - 1928
GradoMaggiore (Austria-Ungheria)
Maggiore generale (Prima repubblica austriaca)
Feritevedi sotto
GuerrePrima guerra mondiale
BattaglieBattaglia di Leopoli
Battaglie dell'Isonzo
Battaglia del Piave
Decorazionivedi sotto
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Eugen Bregant (Trieste, 29 gennaio 1875Graz, 18 novembre 1936) è stato un militare austriaco, che ha raggiunto il grado di maggior generale.

È stato comandante del I reggimento di fanteria, nonché un ufficiale nell'esercito della prima repubblica austriaca. Il fratello minore è stato un famoso cavallerizzo e l'ultimo ispettore di cavalleria nelle forze armate della prima repubblica austriaca, il generale Camillo Bregant.

Eugen Bregant con la sua famiglia (in piedi a sinistra)

Eugen Bregant entrò come volontario annuale il 1º ottobre 1893 nel Imperiale e regio Esercito austro-ungarico presso il 97º reggimento di fanteria a Trieste e fu distaccato al 4º Reggimento Fanteria "Klagenfurt" del kaiserlich-königliche Landwehr (che apparteneva al k.k. Gebirgstruppe e che fu denominato, dall'11 aprile 1917, 1° Gebirgs-Schützenregiment). A causa di studi giuridici sospesi presso l'Università di Graz, interruppe il suo servizio nel periodo 1894-1897 e nel 1901.

Durante la prima guerra mondiale l'impiego del 1° k.u.k Schützenregiment nel 1914 fu in Galizia, nella prima battaglia di Leopoli, e dal 1915 fino alla fine della guerra sul fronte dell'Isonzo nelle Alpi Carniche, da Tarvisio al passo del Predil. Nel 1915 Bregant fu impegnato in diverse missioni di combattimento, tra cui passo dell'Oregone, l'assalto di Monte Peralba e al Hohen Trieb. Dal 1916 fino alla fine della guerra, fu comandante di un battaglione di mitragliatrice (LIB n° 157), 1917 capo comandante della posizione in altezza Zollner, partecipando a diverse battaglie dell'Isonzo e il successivo utilizzo di diversi punti focali della parte anteriore del Piave a Stelvio. Il 4 novembre 1918 Bregant è andato con il LIB n° 157 a seguito della austriaco Esercito Comando (AOK) con 36 ore di anticipo pronunciamenti accordi di cessate il fuoco a Ponte di Arco in Alto Adige nei prigionieri di guerra italiani, dai quali esce solo il 4 agosto 1919.

Pluridecorato con la Ordine Imperiale di Leopoldo, la Ordine della Corona di Ferro di III classe dell'impero d'Austria[1], la croce al merito militare III classe[2] e due volte insignito di un bronzo Medaglia al merito militare sulla banda rossa ornati tutti con decorazione di guerra e spade, vari altri premi, così come la Croce di Carlo per la truppa Bregant da la guerra in casa. La domanda per l'assegnazione dell'Ordine militare di Maria Teresa non è stato fatto a causa della guerra.[3]

Il 1º maggio 1918, in qualità di undicesimo nella classifica dei maggiori, dopo 23 anni di servizio, fu inserito nell'esercito austriaco. Dal 1º maggio 1921, dopo che era stato promosso tenente colonnello, fu assegnato come ufficiale al quinto battaglione ciclisti. Dal marzo 1922 ufficiale per uso speciale, nel 1923 stanziato il Reggimento Alpini No. 11 e 10, nel mese di agosto 1926 è comandante del reggimento Alpini no. 1. Dopo essere stato nominato nel marzo 1927, il generale, si ritirò nel 1928.[4]

  • Ferita da colpo d'arma da fuoco al braccio, con lesioni dei nervi (1914)
  • Lesione da schegge di pietra all'avambraccio destro (1916).[5]
  1. ^ Data Cerimonia 31 luglio 1918; Reimpare K.K. Ministero della Difesa; ora Archivio di Stato austriaco.
  2. ^ Data Cerimonia 28 ottobre 1914; secondo Reimpare K.K. Ministero della Difesa; ora Archivio di Stato austriaco.
  3. ^ Richiesta 11 luglio 1918; secondo Reimpare K.K. Ministero della Difesa; ora Archivio di Stato austriaco.
  4. ^ Elenchi professionali dell'esercito austriaco nella Prima Repubblica austriaca; ora Archivio di Stato austriaco
  5. ^ Commissione di Superarbitierung 6 maggio 1920, Klagenfurt, Archivio di Stato austriaco
  • Hubert Fankhauser: Freiwillige an Kärntens Grenzen. Die Regimentsgeschichte der K. K. Kärntner freiwilligen Schützen 1915 bis 1918. Vehling Verlag, ISBN 978-3-85333-150-7.
  • Österreichisches Staatsarchiv/Kriegsarchiv. Vienna.
  • Heinz von Lichem: Spielhahnstoß und Edelweiß. Leopold Stocker Verlag, Graz 1977.
  • Heinz von Lichem: Der Tiroler Hochgebirgskrieg 1915–1918. Steiger Verlag, Berwang (Tirol) 1985.
  • Michael Wachtler e Günther Obwegs: Krieg in den Bergen - Dolomiten. Athesia Bozen 2003.
  • von Lempruch: Ortlerkämpfe 1915 - 1918. Buchdienst Südtirol 2005.
  • Herman Hinterstoisser, M. Christian Ortner, Erwin A. Schmidl Die k.k. Landwehr-Gebirgstruppen. Vienna 2006, ISBN 3-902526-02-5.

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