Vai al contenuto

Fonolite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fonolite
Fonolite a nefelina ed egirina (tinguaite) Svezia
CategoriaRoccia magmatica
Sottocategoriaroccia effusiva
Minerali principalisanidino, anortoclasio, nefelina, leucite, noseana, hauyna, analcime, pirosseni sodici
Minerali accessoriplagioclasio, anfibolo sodico, olivina, titanite, apatite, zircone
Tessituraafanitica ipocristallina e porfirica
Coloregiallo-verde, verde, grigio
Varietàfonolite tefritica, tefrite fonolitica, tinguaite
Ambiente di formazioneisole vulcaniche oceaniche non sull'asse delle dorsali, aree continentali soggette a sollevamenti non orogenici (ad es. sopra punti caldi), rift intraplacca

La fonolite è una roccia magmatica effusiva, peralcalina e sottosatura in silice, corrispondente effusivo delle sieniti nefeliniche. La tessitura è afanitica ipocristallina, generalmente porfirica. Di colore da grigio a verdastro, è composta da sanidino o anortoclasio, feldspatoidi (nefelina ± leucite e altri), pirosseni alcalini ± piccole quantità di plagioclasio in una scarsa matrice vetrosa.

La fonolite si caratterizza per un suono chiaro quando si spezza una lastra, proprietà che le ha valso il nome datogli da Klaproth nel 1801 (dal greco φωνή [phoné] = voce e λίθος [lithos] = pietra).

Nomenclatura e variabilità

[modifica | modifica wikitesto]
Nomenclatura delle rocce sottosature a leucite sulla base del rapporto tra % modale di leucite (in ordinata) e Rapporto Feldspatico (in ascissa: 0 corrisponde a 100% dei feldspati costituito da feldspati alcalini e 0% di plagioclasio e 100 al 100% di plagioclasio e 0% di feldspati alcalini.
Classificazione chimica della fonolite secondo il diagramma TAS

Essendo in gran parte cristallizzate, le fonoliti si possono classificare sulla base della loro composizione modale utilizzando lo schema qui a fianco, che mette in relazione il contenuto in feldspatoidi (in questo caso la leucite, il feldspatoide più comune) con il rapporto tra feldspati alcalini (sanidino, anortoclasio, albite) e plagioclasio sul totale dei feldspati. Se il plagioclasio è in quantità maggiori del 10% in volume, si passa alla fonoliti tefritiche (10-50% sul volume totale dei feldspati) e alle tefriti fonolitiche (50-90% sul volume totale dei feldspati). Se i feldspatoidi superano il 60% del volume totale della roccia, questa prende il nome dal fedspatoide prevalente seguito dall'aggettivo "fonolitica". Se al posto delle leucite c'è la nefelina o o altro feldspatoide, nello schema si sostituisce il termine leucitite con nefelinite, haüynofiro, noseanite ecc.[1]. La tinguaite è una varietà di fonolite a fenocristalli di nefelina ed egirina.

Composizione chimica e norma

[modifica | modifica wikitesto]
Fonolite (Le Puy-en-Velay)
Media di 340 analisi[2]
% in peso
SiO2 57,43
TiO2 0,63
Al2O3 19,46
Fe2O3 2,85
FeO 2,07
MnO 0,17
MgO 1,09
CaO 2,78
Na2O 7,96
K2O 5,36
P2O5 0,18
Minerali normativi[2]
% in peso
Ortoclasio 30,96
Albite 35,42
Anortite 1,50
Nefelina 16,50
Diopside 6,89
Wollastonite 0,73
Magnetite 4,05
Ilmenite 1,18
Apatite 0,41

Distribuzione e utilizzo

[modifica | modifica wikitesto]

La fonolite è una roccia non comune, anche se ampiamente distribuita in varie zone nel mondo.

In Italia:

Nel mondo:

Nel Massiccio Centrale Francese:

Le lastre di fonolite sono utilizzate come lose per la copertura dei tetti, specialmente nella zona del Massiccio Centrale.

La fonolite trasmette molto bene i suoni: le volte costruite in fonolite della sala dell'eco dell'Abbazia di Chaise-Dieu consentivano di confessare i lebbrosi tenendoli a 8-10 metri di distanza.[5] Per i curiosi è un'esperienza sbalorditiva: un sussurro dall'angolo diametralmente opposto è perfettamente udibile.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ F. Innocenti, S. Rocchi, R. Trigila - La classificazione delle rocce vulcaniche e subvulcaniche: schema operativo per il progetto CARG - Atti Soc. Tosc. Sci. nat.., Mem., Serie A, 106, 1999
  2. ^ a b Myron G. Best, Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition - Blackwell, 2003 pag. 20
  3. ^ a b c d Peccerillo A. - Plio-Quaternary Volcanism in Italy -Petrology, Geochemistry, Geodynamics - Springer (2005) - ISBN 3-540-25885-X
  4. ^ http://www.alexstrekeisen.it/vulc/kaiserstuhl.php
  5. ^ Questa affermazione è in realtà controversa

Michael Allaby - A dictionary of Earth Science - Third Edition - Oxford University Press (2008) - ISBN 978-0-19-921194-4

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85101064 · GND (DE4174320-9 · J9U (ENHE987007543518205171