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Fonzaso

Coordinate: 46°01′N 11°48′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fonzaso
comune
Fonzaso – Stemma
Fonzaso – Bandiera
Fonzaso – Veduta
Fonzaso – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoChristian Pasa (lista civica Bene comune) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate46°01′N 11°48′E
Altitudine329 m s.l.m.
Superficie27,62 km²
Abitanti2 983[2] (31-8-2024)
Densità108 ab./km²
FrazioniAgana, Arten, Frassenè, Giaroni

Località: Calderal, Case Balzan, Pederoncon[1]

Comuni confinantiArsiè, Feltre, Lamon, Pedavena, Seren del Grappa, Sovramonte
Altre informazioni
Cod. postale32030
Prefisso0439
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025022
Cod. catastaleD686
TargaBL
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona F, 3 104 GG[4]
Nome abitantifonzasini
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fonzaso
Fonzaso
Fonzaso – Mappa
Fonzaso – Mappa
Posizione del comune di Fonzaso nella provincia di Belluno
Sito istituzionale
Arten

Fonzaso (Fondàso o Fondàs in veneto[5]) è un comune italiano di 2 983 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Il comune è costituito dal capoluogo di Fonzaso, dalla frazione di Arten e dalle frazioni minori di Frassenè, Agana (situate sulla destra orografica del Cismon) e Giaroni e Pederoncon (sulla sinistra). Altre località minori sono Case Lira, Pedesalto, Case Balzan e Calderal.

Il comune si trova al centro di importanti vie stradali che collegano Bassano del Grappa al Feltrino e alla Valle del Primiero.

Fonzaso, panorama

Il comune è attraversato dal 46º parallelo nord.

Fonzaso

Le origini di Fonzaso dovrebbero essere collocate in epoca romana. La località giovò della vicinanza a Feltria, a quel tempo municipio, e al transito della via Paolina, diramazione della più nota via Claudia Augusta Altinate.

Risale al periodo delle invasioni barbariche l'erezione di due castelli, l'uno localizzato presso la sella di Arten, l'altro nei pressi del covolo di San Michele e proprietà della famiglia ghibellina dei Fonzasia. Il 20 gennaio 1875, il Sig. Cav. Luigi Buzzati di Fonzaso scoprì, tra le rovine del Castello di Arten, due bacini e una coppa appartenenti al re Vandalo Geilamiro. Il primo bacino è di forma circolare, costituito da fine argento con un diametro di 49 centimetri e alto circa 5, che appoggia su una base cilindrica. Nel centro del bacino vi è un cerchio a grafito del diametro di circa 22 centimetri suddiviso al suo interno da 28 raggi. Tra i due cerchi è presente, in carattere minuscolo gotico, l'iscrizione seguente: "Gelaimir Vandalorum et Alanorum Rex". Il secondo bacino, anch'esso di fine argento, del diametro di 28 centimetri e mezzo, contiene al suo interno un rilievo che rappresenta un'allegoria nuziale. Da un lato vi è un uomo quasi nudo che tiene una mano appoggiata al fianco e con l'altra stringe un'asta. La donna sta sul lato opposto, vicino ad un altare, indossa una veste con alcuni fregi e porge all'uomo un giglio. Tra i due vi è un bambino che sembra voler presentare la sposa allo sposo, mentre nella parte inferiore, per chiudere la magnifica rappresentazione, vi sono due colombe che bevono da una coppa, segno dell'unione che si sta per celebrare[6].

Per il resto, il paese ha seguito le sorti della vicina Feltre, sede di una contea vescovile e per tutto il medioevo coinvolta nelle lotte tra l'Impero, la Repubblica di Venezia e le signorie locali. Il territorio divenne definitivamente veneziano nel 1404.

Originari di Fonzaso erano i grandi maestri spadai del Cinquecento Zandonà e Andrea Ferara e Giacomo da Fonzaso, i cui prodotti di altissima qualità erano rinomati in pressoché tutto il mondo occidentale dell'epoca. Alcune loro spade sono state acquistate perfino da alcuni regnanti.[7]

Dopo la parentesi della guerra della Lega di Cambrai, che devastò particolarmente il Feltrino, iniziò un periodo di stabilità che portò Fonzaso a rinascere economicamente. Localizzato in posizione strategica verso il Trentino, godette della fertilità delle sue campagne e della presenza del torrente Cismon, utilizzato per la fluitazione del legname, anche se non mancarono momenti di difficoltà causati da incendi e alluvioni. Il Settecento fu forse il periodo di massimo splendore, come dimostra la costruzione di alcune ville venete.

Nel corso dell'Ottocento la zona conobbe una nuova crisi, tanto che verso la fine del secolo iniziò il fenomeno dell'emigrazione che si esaurì solo nella seconda metà del Novecento.

La Grande Guerra portò nuove devastazioni. Dopo la rotta di Caporetto Fonzaso fu invasa dalle truppe austro-ungariche, mentre sul sovrastante monte Grappa infuriavano i combattimenti. Durante il periodo dell'occupazione la popolazione subì fame e patimenti e infuriò la spagnola, con oltre trecento morti. Al termine del conflitto, il comune fu insignito della Croce al merito di guerra.

Un periodo altrettanto tragico fu quello della seconda guerra mondiale, con le rappresaglie attuate dagli occupanti tedeschi. Dall'8 settembre 1943 al maggio 1945 la lotta di Resistenza al nazifascismo vide operare i partigiani del battaglione "Angelo Giuseppe Zancanaro", affiliato alla brigata "Antonio Gramsci"[8].

Nei primi anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, erano internati a Fonzaso una dozzina di profughi ebrei.[9] Con l'occupazione tedesca, il gruppo lasciò il paese in cerca di salvezza, dirigendosi al Sud verso i territori liberati. Riuscirono tutti a salvarsi, raggiungendo già nel 1944 i campi di raccolta in Puglia a Bari e a Santa Maria al Bagno.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, costruita nel 1610, dopo che la precedente era stata distrutta da un incendio nel 1581[11]
  • Chiesa di San Gottardo ad Arten
  • Chiesa di Santa Giustina, custodisce affreschi attribuiti a Giovanni di Francia, tra i più antichi del Feltrino
  • Chiesa della Madonna di Lourdes ad Agana, risalente al 1957[12]
  • Chiesa di San Giuseppe a Frassenè, risalente agli anni 1960[13]
  • Eremo di San Michele (San Micél in dialetto locale), ex sede del "Guardiano del Fuoco"

Ville storiche

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Il territorio comunale di Fonzaso presenta 7 edifici tutelati dall'Istituto Regionale Ville Venete (IRVV). Degni di menzione sono:

  • Villa Angeli, Sarenthein;
  • Villa De Pantz, edificio risalente alla fine del XVIII, composto da una casa padronale impreziosita di stucchi e tempere colorate, una galleria, una barchessa, una scuderia ed un giardino;
  • Villa Riera;
  • Villa Tonello-Bovio-Zampiero, su progetto di Pietro de Marascalchi o Marescalchi detto Lo Spada, databile alla prima metà del XVI secolo, ed abbellita da affreschi a tema storico-mitologico;

Reperti preistorici

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  • Il Campón D'Avena, zona di ritrovamento di reperti preistorici[14] e punto di decollo per gli appassionati di parapendio.

Centrale idroelettrica di Pedesalto

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo le statistiche ISTAT al 1º gennaio 2023[17] la popolazione straniera residente nel comune era di 144 persone, pari al 4,78% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Alfredo Iannelli lista civica sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Alfredo Iannelli lista civica sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Gianluigi Furlin lista civica sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Gianluigi Furlin lista civica sindaco
26 maggio 2014 31 dicembre 2016 Ennio Pellizzari lista civica Bene comune sindaco [18]
31 dicembre 2016 12 giugno 2017 Giorgio Slongo lista civica Bene comune vicesindaco
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Giorgio Slongo lista civica Bene comune sindaco
13 giugno 2022 in carica Christian Pasa lista civica Bene comune sindaco
  1. ^ Comune di Fonzaso - Statuto (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 27 maggio 2022.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Creiamo l'associazione "EL CASEL DE FONDASO"?, su fonzaso.com, Il Forum di www.fonzaso.com. URL consultato il 25 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2011).
  6. ^ Super User, I Ritrovamenti, su Paese di Arten. URL consultato il 30 settembre 2019.
  7. ^ The diffusion of Norway spruce in the beechwoods of “Dolomiti Bellunesi” National Park, Italy, in Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, vol. 5, n. 1, 10 ottobre 2008, pp. 265–268, DOI:10.3832/efor0547-005. URL consultato il 30 settembre 2019.
  8. ^ Cenni Storici, su feltrino.bl.it, Comune di Fonzaso. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  9. ^ Ebrei internati ad Fonzaso
  10. ^ Ebrei stranieri internati in Veneto.
  11. ^ La chiesa parrocchiale di Fonzaso [collegamento interrotto], su parrocchiemap.it.
  12. ^ Chiesa della Madonna di Lourdes <Agana, Fonzaso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 9 giugno 2019.
  13. ^ Chiesa di San Giuseppe <Frassenè, Fonzaso>, su chieseitaliane.chiesacattolica.it.
  14. ^ https://www2.muse.it/pubblicazioni/7/24/D'AmicoC,LuiseM,NannettiMC1990_PA24_Studio%20archeometrico%20delle%20selci%20aurignaziane%20di%20Monte%20Avena_IMM&OCR.pdf
  15. ^ Enel spa- DPT Venezia - Gli impianti idroelettrici tra il Piave e il Brenta - Vittorio Veneto 1993
  16. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  17. ^ Censimenti popolazione ISTAT, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. URL consultato il 10 marzo 2024.
  18. ^ Deceduto

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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