Finis Bellis
Fin de la guerre | |
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Descrizione generale | |
Tipo | man-of-war |
In servizio con | Province Unite |
Varo | 1585 |
Entrata in servizio | 1585 |
Fuori servizio | 1585 |
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La Finis Belli (in latino Fine della guerra) fu un man-of-war corazzato impiegato dai ribelli olandesi durante l'Assedio di Anversa (1585), tra i primi esempi di navi corazzate. Talvolta è indicata col nome spagnolo o con quello francese, rispettivamente Fin de la Guerra e Fin de la Guerre.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La nave aveva l'aspetto di un enorme piattaforma galleggiante, con un cassero centrale presidiato da numerose armi da fuoco e da un migliaio di moschettieri.[1] Secondo alcune fonti, la nave era corazzata con spesse lastre di ferro.[2] Gli olandesi nutrivano forti speranza che la sua costruzione avrebbe cambiato le sorti dell'assedio, da qui il nome della nave. Una volta in azione, tuttavia, la nave si rivelò troppo pesante per i corsi d'acqua poco profondi e ben presto si arenò, spingendo alcuni osservatori spagnoli a soprannominarla beffardamente Los gastos perdidos (La spesa perduta).[1]
La Finis Belli fu disincagliata e tentò un'ultima sortita, ma senza successo. Il 17 agosto 1585 Anversa cadde in mani spagnole.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Martin 1999, pp. 180-186.
- ^ Rudloff 1910, p. 2f.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Juan Giménez Martín, Tercios de Flandes, Falcata Ibérica, 1999, ISBN 978-84-930446-0-2. p. 180-186 books.google
- (DE) Johannes Rudloff, Die Einführung der Panzerung im Kriegschiffbau und die Entwicklung der ersten Panzerflotten, in Beiträge zur Geschichte der Technik und Industrie, vol. 2, n. 1, 1910.
- (EN) Robert Henry Thurston, The Earliest Iron-Clad, in Cassier's Magazine, vol. 6, 1891, pp. 312–314.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Finis Bellis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Asedio de Amberes, 1584-85, su geocities.com (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2009).