Kakha Bendukidze
Kakha Bendukidze კახა ბენდუქიძე | |
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Kakha Bendukidze nel suo ufficio del Campus della Kakha Bendukidze University | |
Ministro dell'Economia | |
Durata mandato | 1 giugno 2004 – 14 dicembre 2004 |
Successore | Lekso Aleksishvili |
Ministro Coordinamento Riforme Economiche | |
Durata mandato | 14 dicembre 2004 – 24 gennaio 2008 |
Capo della Cancelleria del governo della Georgia | |
Durata mandato | gennaio 2008 – febbraio 2009 |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista dell'Unione Sovietica |
Titolo di studio | Candidate of Biology Sciences |
Università | Università statale di Mosca e Università statale di Tbilisi |
Kakha Bendukidze (in georgiano კახა ბენდუქიძე?; Tbilisi, 20 aprile 1956 – Londra, 13 novembre 2014) è stato un politico e imprenditore georgiano.
Fu uomo d'affari e filantropo, fondatore della Knowledge Foundation al vertice dell'ufficio centrale della Libera Università di Tbilisi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Biologo per formazione universitaria, Bendukidze ha iniziato la propria attività di processi biologici industriali nel 1987, producendo composti biochimici per la ricerca scientifica. Ben presto divenne noto come uno dei principali libertari russi. Ha guidato un gruppo di lavoro sulle imposte e la valuta all'interno dell'Unione russa degli industriali e imprenditori, e premuto per cambiamenti nella politica fiscale che, alla fine, ha portato all'adozione di aliquota fiscale fissa sui redditi (flat tax), del 13 per cento. In Russia, è stato un avversario forte dell'intervento del governo nell'economia, una visione che lo ha messo in contrasto con il presidente Vladimir Putin. Poco dopo Bendukidze vende la sua quota e si trasferisce di nuovo in Georgia.[1]
Dopo la Rivoluzione delle Rose del novembre 2003, poco dopo il ritorno dalla Russia, è stato nominato ministro dell'Economia dall'ex presidente Mikheil Saak'ashvili e dal successivo Primo Ministro Zurab Jvania nel 2004.[2] È stato Ministro georgiano dell'Economia (giugno-dicembre 2004), Ministro per il coordinamento delle Riforme (dicembre 2004 - gennaio 2008) e capo della Cancelleria del governo della Georgia (febbraio 2008 - febbraio 2009). e fu l'autore delle riforme liberali che riformarono l'economia post-sovietica della Georgia.[3]
La nomina di Bendukidze e il suo incarico come Ministro dell'Economia ha dato alla Georgia una crescita economica annua del 9,3% nel periodo 2004-2007 e quasi quadruplicando gli investimenti stranieri. Il governo è riuscito a diminuire le tasse quadruplicando il numero di licenze e concessioni ai privati sino al 90% e riuscendo a liberalizzare il mercato del lavoro. Queste tappe di riforme liberali hanno portano alla formazione di una classe media prima quasi inesistente.[2]
Ha creato un ente di beneficenza chiamato Knowledge Foundation, ed era lui dietro l'istituzione della "Free University of Tbilisi" (Libera Università di Tbilisi) e della Agricultural University of Georgia (Università georgiana dell'agricoltura).[1]
Kakha Bendukidze ha avuto un ruolo attivo nell'aiutare il nuovo governo dell'Ucraina, nel suo scontro con la Russia iniziato nel 2014.[1]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Bendukidze morì il 13 novembre 2014 nell'InterContinental Hotel di Park Lane a Londra, dopo aver subito un intervento di cardiochirurgia a Zurigo con l'applicazione di stent una settimana prima della morte. L'ex presidente della Georgia Mikheil Saak'ashvili aveva espresso il desiderio che Bendukidze fosse sepolto sul monte Mtatsminda a Tbilisi, nel Pantheon di personaggi pubblici e scrittori della Georgia,[4], ma il desiderio della famiglia era che Bendukidze venisse sepolto accanto alla tomba di sua madre nel cimitero Kucia a Tbilisi.[5]
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Per quanto riguarda il progresso democratico altalenante della Georgia, spesso diceva: “La Georgia ha fatto un passo avanti in termini di democrazia, ma a volte quando si effettua un passo avanti si passa nella merda.”[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Herszenhorn David M., Kakha Bendukidze Dies at 58; Pushed Post-Soviet Market Change, su https://www.nytimes.com/. URL consultato il 19 novembre 2014.
- ^ a b Famous reformist Kakha Bendukidze dies at 58, su tabula.ge, © TABULA, 2009–2014.
- ^ (EN) Obituaries, godfather of georgias reforms dies at 58, su washingtonpost.com. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2014).
- ^ / Kakha Bendukidze must be buried in the Pantheon, says Saakashvili
- ^ / Kakha Bendukidze will be buried in Tbilisi, close to the tomb of mother
- ^ Georgia and Russia: Dreams deferred, su The Economist, 6 dicembre 2014. URL consultato l'8 dicembre 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Vitaliy Tretyakov, “Bendukidze‟s Mission”, Rossiiskaya Gazeta (Federal issue), no. 3492, 3 giugno 2004. (Bendukidze‟s Mission)
- (EN) Banque mondiale, Russian Enterprise Reform: Policies to Further the Transition, Banque mondiale, World Bank discussion paper, Parties 63 à 400; Ed: Harry G. Broadman; ISBN 9786610004904
- (EN) Elena Medova e Larissa Tischenko, Lawless privatization? Working paper n°29 (PDF), su www-cfap.jbs.cam.ac.uk, 2006. URL consultato il 21 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kakha Bendukidze
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Interview and biography (RU)
- BBC: 'Russian tycoon to reform Georgia', su news.bbc.co.uk.
- The Economist: 'A different sort of oligarch', su economist.com.
- How to Cut 909 Licenses to 159 (PDF), su reformersclub.org. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2007).
- OMZ official site, su omz.ru. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
- Bendukidze giving a speech about economic reform in Georgia at the Cato Institute, su cato.org. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 317284694 · ISNI (EN) 0000 0004 5283 9246 · LCCN (EN) nb2015014061 · GND (DE) 1077379439 |
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