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Isabelle Adjani

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Isabelle Adjani al Festival di Cannes del 2018

Isabelle Yasmina Adjani (Parigi, 27 giugno 1955) è un'attrice e cantante francese.

Giovinezza e carriera cinematografica

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Isabelle Adjani (a destra) ne Lo schiaffo (1974)

Isabelle Adjani nasce nel XVII arrondissement di Parigi il 27 giugno 1955; figlia di Mohammed Chérif Adjani, un immigrato algerino, nato a Costantina da una famiglia berbera originaria di Iferhounène (in Cabilia)[1][2][3], soldato dell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale; e di Emma-Augusta Schweinberger, un'immigrata tedesca originaria della Baviera. Cresce col fratello minore Éric Hakim nella periferia nord della città, imparando a parlare sia il francese sia il tedesco. A quattordici anni ottiene il suo primo ruolo in un film per bambini, Le Petit Bougnat. Tre anni dopo, nel 1972, si fa notare nella commedia I primi turbamenti.

Nel 1973 entra alla Comédie-Française, dove è apprezzata per l'interpretazione di Agnès in L'École des Femmes di Molière. Al cinema, si rivela al grande pubblico con Lo schiaffo (1974) di Claude Pinoteau, il cui successo la pone nella cerchia delle attrici francesi più popolari e le fa vincere, appena ventenne, un David di Donatello come miglior attrice esordiente straniera. Lavora quindi con alcuni dei registi più importanti: François Truffaut in Adele H. - Una storia d'amore, André Téchiné in Barocco (1976), Werner Herzog in Nosferatu, il principe della notte, Roman Polański in L'inquilino del terzo piano, Walter Hill in Driver l'imprendibile e altri.

Negli anni ottanta partecipa ai film Possession (1981), Quartet (1981), entrambi i quali le valgono il Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, L'estate assassina, Subway e Ishtar. Nel 1988 diventa anche produttrice, finanziando il film biografico Camille Claudel, nel quale recita anche la parte della protagonista. Per questa interpretazione ottiene l'Orso d'argento per la migliore attrice. Ritornata al teatro, interpreta La dame aux camélias con la regia di Robert Hossein.

Nel decennio successivo interpreta Margherita di Valois ne La Regina Margot (1994) di Patrice Chéreau e recita poi in Diabolique di Jeremiah S. Chechik. Infine, negli anni duemila, partecipa a Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, Bon Voyage (2003), La journée de la jupe e Mammuth.

Carriera da cantante

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Come molte sue colleghe, anche Isabelle Adjani si fa tentare dalla canzone: è Serge Gainsbourg che la fa esordire in questa disciplina nel 1974, facendole registrare, per uno show televisivo di Maritie e Gilbert Carpentier, la canzone Rocking Chair. Nel 1983 realizza un intero album sotto la direzione di Gainsbourg e ottiene il primo posto nella hit parade dei 45 giri con Pull Marine, che si avvale di un video-clip realizzato da Luc Besson. Alcuni anni dopo, farà uscire un singolo scritto senza Gainsbourg, La princesse au petit pois (La principessa sul pisello), che non otterrà grande successo. Nel 2006 si è parlato di un suo nuovo album, scritto da Jacno, dopo che dei tentativi precedenti con Pascal Obispo si erano rivelati infruttuosi.

È l'unica attrice ad avere vinto cinque volte il Premio César per la migliore interpretazione femminile: nel 1982 per Possession, nel 1984 per L'estate assassina, nel 1989 per Camille Claudel, nel 1995 per La Regina Margot e nel 2010 per La journée de la jupe, oltre ad aver ottenuto due candidature agli Oscar per le sue interpretazioni in Adele H. - Una storia d'amore (1976) e in Camille Claudel (1990). Ha inoltre vinto due David di Donatello per Lo schiaffo (1975) e per Adele H. - Una storia d'amore (1976), il Prix d'interprétation féminine a Cannes nel 1981 sia per Quartet sia per Possession, l'Orso d'argento per la migliore attrice nel 1989 per Camille Claudel. La sera in cui le è stato assegnato il César per quest'ultima interpretazione, fece scalpore leggendo un brano del romanzo I versi satanici di Salman Rushdie, su cui pendeva una fatwā islamica.

Per sottrarsi all'assedio di fan e giornalisti che le rendeva impossibile la vita a Parigi, l'attrice si è trasferita in Svizzera, a Ginevra, nel 1996. Ha due figli: Barnabe, nato nel 1979 dalla relazione con il regista Bruno Nuytten, e Gabriel-Kane, nato nel 1995 dalla relazione con l'attore Daniel Day-Lewis, conclusasi prima della nascita del figlio.

Isabelle Adjani alla Berlinale nel 2010

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Isabelle Adjani è stata doppiata da:

  1. ^ Dictionnaire étonnant des célébrités, de Jean-Louis Beaucarnot et Frédéric Dumoulin, First éditions, 2015, page 11
  2. ^ (source)
  3. ^ Fabienne Pascaud, «Isabelle Adjani : “J’aime passionnément ce métier, mais je passe mon temps à y échapper”», Télérama, 27 marzo 2009.
  • Jean-Luc Douin, Comédiennes Aujourd'hui, Editions Lherminier, Collection Le Champ de la Caméra, 1980
  • Claire Devarrieux, Les acteurs au travail, Editions Foma/Hatier, Collection 5 Continents, 1981
  • Christian Roques-Briscard, La Passion d'Adjani, Editions Pierre-Marcel Favre, 1987
  • Christian Dureau, Isabelle Adjani: biographie non autorisée, Editions Justine, 1987
  • François-Marie Banier, Photographies, Editions Gallimard - Denoël, 1991
  • Meinolf Zurhorst, Isabelle Adjani, Ihre Filme, Ihr Leben, Wilhelm Heyne Verlag. München. 1992
  • Michèle Halberstadt, Adjani aux pieds nus - Journal de La repentie, Editions Calmann-Levy, 2002

Isabelle Adjani è autrice delle prefazioni dei seguenti volumi:

  • Liliane Binard e Jean-Luc Clouard, Le drame de la pédophilie, Editions Albin Michel, 1997
  • Henry-Jean Servat, La légende de Cannes, Editions Assouline, 2004

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Premio César per la migliore attrice Successore
Catherine Deneuve
per L'ultimo metrò
1982
per Possession
Nathalie Baye
per La spiata
I
Nathalie Baye
per La spiata
1984
per L'estate assassina
Sabine Azéma
per Una domenica in campagna
II
Anémone
per Innocenza e malizia
1989
per Camille Claudel
Carole Bouquet
per Troppo bella per te!
III
Juliette Binoche
per Tre colori: Film Blu
1995
per La Regina Margot
Isabelle Huppert
per Il buio nella mente
IV
Yolande Moreau
per Séraphine
2010
per La journée de la jupe
Sara Forestier
per Le Nom des gens
V
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