Isma'il Haniyeh
Ismail Haniyeh | |
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Capo di Hamas nella Striscia di Gaza | |
Durata mandato | 2 giugno 2014 – 13 febbraio 2017 |
Predecessore | carica creata |
Successore | Yahya Sinwar |
Presidente dell'ufficio politico di Hamas | |
Durata mandato | 6 maggio 2017 – 31 luglio 2024 |
Predecessore | Khaled Mesh'al |
Successore | Yahya Sinwar |
Primo ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese | |
Durata mandato | 29 marzo 2006 – 14 giugno 2007 |
Predecessore | Ahmed Qurei |
Successore | Salam Fayyad |
Dati generali | |
Partito politico | Hamas |
Titolo di studio | Laurea in lingua e letteratura araba |
Università | Università islamica di Gaza |
Professione | Politico |
Ismāʿīl Haniyeh, riportato anche come Ismail Haniya, in arabo إسماعيل هنية? (Al-Shati, 1962 / 1963[1] – Teheran, 31 luglio 2024), è stato un politico palestinese[2][3].
Membro di spicco di Hamas[2], del quale è stato capo dell'ufficio politico dal 2017 al 2024[4], nonché primo ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese dal 2006 al 2007[4] (pur mantenendo nominalmente la carica fino al 2014[5]) e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Dal 2019 fino alla sua morte viveva e operava a Doha, in Qatar.[6][7]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È nato tra il 1962 e il 1963 nel campo profughi Al-Shati di Gaza durante l'occupazione egiziana della Striscia, dove i genitori si erano rifugiati in seguito all'esodo palestinese del 1948. Dopo aver studiato nelle scuole gestite dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA) si è laureato presso l'Università islamica di Gaza in lingua e letteratura araba. Si sposò e fu padre di tredici figli.[8]
All'interno del movimento politico di Hamās è stato il braccio destro del fondatore del movimento, Ahmed Yassin. Ha conosciuto le carceri israeliane per essere stato arrestato durante le rivolte del 1987 e del 1988 della prima intifada e quindi nuovamente arrestato nel dicembre del 1992 e deportato assieme ad altri 451 componenti di Hamās e della Jihād islamica nel Sud del Libano, tornando poi a Gaza solo a fine 1993, diventando poi preside nell'Università islamica di Gaza.
Condivideva col suo partito la forte avversione contro Israele in quanto assieme agli Stati Uniti e numerosi altri Paesi accusavano di terrorismo l'organizzazione di Hamās. Ancora nel corso del 2006 il vice-primo ministro e ministro degli affari strategici israeliano Avigdor Lieberman esortò a liquidare fisicamente Haniyeh qualora il soldato israeliano Gilad Shalit, catturato da palestinesi, non fosse stato rilasciato o, peggio, se fosse stato ucciso.
Nel novembre 2006, dopo mesi di aspre polemiche dovute alle posizioni del governo circa Israele, Haniyeh ha deciso di dimettersi in seguito a colloqui tra il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmūd Abbās e Hamās, favorendo così la nascita di un governo di unità nazionale. Il candidato più probabile alla successione era l'ex rettore dell'Università islamica di Gaza, Mohammed Shbair. Nei primi giorni del mese seguente gli accordi tra Hamās e Abū Māzen sono saltati e pertanto Haniyeh non si è dimesso. Inoltre durante una visita al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha avuto modo di rivedere le proprie posizioni sullo Stato di Israele dichiarando che non potrà mai essere riconosciuto da Hamās.
Il 15 febbraio 2007, in seguito ad accordi con Abū Māzen, si dimise ricevendo l'incarico di costituire un governo di unità nazionale, grazie all'intermediazione alla Mecca del re dell'Arabia Saudita ʿAbd Allāh. Il 18 marzo seguente prestò giuramento alla cerimonia di insediamento del nuovo esecutivo di unità nazionale. Nonostante ciò le tensioni tra le due anime del governo divennero sempre più insanabili fino a portare a una situazione di guerra civile a inizio giugno, culminata con la presa della striscia di Gaza da parte di Hamās. Come contromisura, il 14 giugno Abū Māzen considerò decaduto il governo e affidò il giorno seguente l'incarico di formarne uno nuovo a Salam Fayyad, esponente del partito centrista La Terza Via.
Vertice di Hamas, l'esilio e l'assassinio
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 maggio 2017 è stato eletto presidente dell'ufficio politico di Hamās al posto di Khaled Mesh'al; nel 2019 ha lasciato Gaza ed è fuggito in Qatar, dove ha ottenuto asilo politico.[6]
Nel maggio 2024 la Corte Penale Internazionale (CPI) aveva chiesto il suo arresto assieme agli altri capi di Hamas Yahya Sinwar e Mohammed Deif, con l'accusa di sterminio, presa di ostaggi, stupri e altre forme di violenza sessuale.[9][10]
Il 31 luglio 2024, i media statali iraniani hanno riportato che Haniyeh è stato assassinato a Teheran,[11] dove si trovava per partecipare alla cerimonia d'insediamento del nuovo presidente eletto Masoud Pezeshkian. Poche ore dopo la sua morte, Hamas ha dichiarato che Haniyeh è stato ucciso da un "attacco aereo sionista" sulla sua residenza, insieme a una delle sue guardie del corpo.[12] Tuttavia, qualche giorno dopo, il New York Times ha affermato che Haniyeh sia stato in realtà ucciso da una bomba piazzata nella sua camera e non da un drone, un missile o un attacco aereo.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.juedische-allgemeine.de/israel/der-kopf-der-hamas/
- ^ a b Treccani.it.
- ^ Britannica.com.
- ^ a b European Council on Foreign Relations.
- ^ (EN) Hamas controls Gaza, says it will stay in power, in CNN, 17 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2007).
- ^ a b Chi è Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas che vive in Qatar, su fanpage.it.
- ^ Lontano da Gaza: ecco dove vivono i leader politici di Hamas, su amp24.ilsole24ore.com.
- ^ (EN) Robert Tait, Hamas leader's daughter treated in Israeli hospital, in The Daily Telegraph, 20 ottobre 2014 (archiviato il 18 ottobre 2023).
- ^ Statement of ICC Prosecutor Karim A.A. Khan KC: Applications for arrest warrants in the situation in the State of Palestine, su icc-cpi.int.
- ^ Cecilia Scaldaferri e Nuccia Bianchini, La Corte dell'Aja chiede l'arresto di Netanyahu e del capo di Hamas a Gaza, su www.agi.it, 20 maggio 2024. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ (EN) Sammy Gecsoyler, Helen Livingstone e Sammy Gecsoyler (now); Helen Livingstone (earlier), Middle East crisis: Hamas says leader Ismail Haniyeh killed in Iran – latest updates, in the Guardian, 31 luglio 2024. URL consultato il 31 luglio 2024.
- ^ (EN) Hamas says its leader Ismail Haniyeh was assassinated in Tehran by an Israeli airstrike, su AP News, 31 luglio 2024. URL consultato il 31 luglio 2024.
- ^ (EN) Ronen Bergman, Mark Mazzetti e Farnaz Fassihi, Bomb Smuggled Into Tehran Guesthouse Months Ago Killed Hamas Leader, in The New York Times, 1º agosto 2024. URL consultato il 1º agosto 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Isma'il Haniyeh
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isma'il Haniyeh
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Haniyeh, Ismail, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Ismail Haniyeh, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Isma'il Haniyeh, su Goodreads.
- Isma'il Haniyeh, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Isma'il Haniyeh, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ismail Haniyeh (Chairman), su Mapping Palestinian Politics, European Council on Foreign Relations (archiviato il 2 novembre 2023).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 255729056 · ISNI (EN) 0000 0003 7801 1423 · LCCN (EN) n2012053229 · GND (DE) 1148066233 · J9U (EN, HE) 987007467480905171 |
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