Ladies European Tour
| Ladies European Tour | |
|---|---|
| Sport | |
| Tipo | Singolo Doppio |
| Continente | Europa (con eventi anche in Oceania, Asia, Africa e Stati Uniti d'America) |
| Organizzatore | Ladies European Golf Venture Limited LPGA PGA European Tour The R&A |
| Direttore | Alexandra Armas |
| Cadenza | annuale |
| Apertura | febbraio |
| Chiusura | novembre |
| Sito Internet | ladieseuropeantour.com |
| Storia | |
| Fondazione | 1978 |
| Numero edizioni | 42 |
| Record vittorie | |
Il Ladies European Tour è un tour professionistico di golf femminile fondato nel 1978. Avente sede presso il Buckinghamshire Golf Club, nei pressi di Londra, è dedicato principalmente a giocatrici europee con tornei che si svolgono in cinque continenti diversi (Europa, Oceania, Asia, Africa e America del Nord).
La prima edizione del torneo risale al 1979. La golfista più titolata è l'inglese Laura Davies, vincitrice di 45 tornei del Ladies European Tour.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il golf femminile in Europa spopolò solamente diverso tempo dopo la creazione dell'LPGA negli Stati Uniti d'America. Nel 1978 fu fondata la Women's Professional Golfers' Association (o semplicemente WPGA), sottostante alla più grande Professional Golfers' Association operativa nel Regno Unito. L'anno seguente venne quindi istituito un tour avente come sponsor principale la Carlsberg e comprendente 12 tornei (da 36 buche), tra cui il Women's British Open.[1][2] Per le sue prime due stagioni i campi del Tour erano classificati per 36 colpi, poi aumentati a 54; anche il montepremi subì un aumento, passando dalle 80000 sterline iniziali alle 250000 del 1981,[3] a costo tuttavia della perdita di tornei e sponsorizzazioni importanti.[4] Al termine della stagione 1981 finì la collaborazione con Carlsberg,[5] e malgrado un iniziale ottimismo,[6] il Ladies European Tour conobbe un periodo di crisi culminato nella cancellazione di ulteriori tappe. Nella seconda parte degli anni ottanta il circuito si ritrovò con soli 10 tornei rimasti e il suo futuro fu messo in discussione.[7]
Per ovviare alla crisi e alla sua ormai scarsa visibilità, nel 1988 i principali esponenti della dirigenza decisero di creare un organo indipendente, il Women Professional Golfers' European Tour Limited: la nuova entità cambiò poi sede principale, trasferendosi dal The Belfry (condiviso con il PGA) al Tytherington Club di Cheshire. Nel 1998 il Tour assunse il nome di European Ladies' Professional Golf Association Limited e quindi di Ladies European Tour Limited nel luglio 2000. Nel 2008 l'organo cambiò nuovamente quartier generale, questa volta stabilendosi al Buckinghamshire Golf Club, nei pressi di Londra.[8] Nel 2010 il Tour annunciò la creazione della LET Access Series (LETAS), il suo circuito di sviluppo ufficiale.
Nel gennaio 2020 il Ladies European Tour entrò in una joint venture con l'LPGA Tour, con l'obbiettivo di far crescere ulteriormente il golf professionistico femminile nel mondo: il Ladies European Golf Venture Limited divenne l'organo centrale del consiglio di amministrazione e fu affiancato da rappresentanti di altre realtà quali LPGA Tour, PGA European Tour e The R&A.
Cronistoria e montepremi
[modifica | modifica wikitesto]| Anno | Numero di tornei | Stato | Montepremi totale in (€) |
|---|---|---|---|
| 2022 | 34 | 22 | €5,375,000+ US$24,700,000 |
| 2021 | 23 | 15 | |
| 2020 | 24 | 18 | 17,834,000 |
| 2019 | 20 | 13 | |
| 2018 | 15 | 9 | 11,486,888 |
| 2017 | 16 | 11 | |
| 2016 | 21 | 15 | 14,063,149 |
| 2015 | 20 | 14 | 12,638,013 |
| 2014 | 23 | 18 | 11,502,840 |
| 2013 | 22 | 17 | 10,870,618 |
| 2012 | 24 | 19 | 11,806,680 |
| 2011 | 25 | 20 | 11,182,500 |
| 2010 | 25 | 21 | 11,055,525 |
| 2009 | 21 | 16 | 9,940,358 |
| 2008 | 28 | 21 | 11,647,814 |
| 2007 | 24 | 18 | 10,563,950 |
| 2006 | 20 | 16 | 9,674,536 |
| 2005 | 18 | 14 | 7,875,255 |
| 2004 | 15 | 10 | 7,298,245 |
| 2003 | 14 | 10 | 7,442,162 |
| 2002 | 14 | 10 | 7,626,724 |
Vincitori dell'ordine di merito e dei premi stagionali
[modifica | modifica wikitesto]L'"Ordine al merito" viene assegnato al primo vincitore in denaro del tour, anche se per alcuni anni in passato è stato utilizzato un sistema a punti. Il premio "Player's Player of the Year" viene votato dai membri del Tour per il membro che ritengono abbia contribuito maggiormente alla stagione del Tour. Il Rookie of the Year (noto come Bill Johnson Trophy dal 1999 al 2003 e ora Ryder Cup Wales Rookie of the Year) viene assegnato al miglior giocatore del primo anno nella classifica Ordine di Merito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Peter Ryde, Quality will decide if new WPGA acorn grows into mighty oak, in The Times, 18 maggio 1978, p. 12. URL consultato il 24 settembre 2020. Ospitato su The Times Digital Archive.
- ^ Lewine Mair, Women's professional tour becomes a reality, in The Times, 31 ottobre 1978, p. 8. URL consultato il 24 settembre 2020. Ospitato su The Times Digital Archive.
- ^ Christopher Plumridge, Women's circuit is booming, in The Guardian, London, England, 9 dicembre 1980, p. 21. URL consultato il 24 settembre 2020. Ospitato su Newspapers.com.
- ^ John Hennessy, Bleak prspect of drop in prize money for women, in The Times, 17 marzo 1981, p. 11. URL consultato il 24 settembre 2020. Ospitato su The Times Digital Archive.
- ^ Sponsors sought for Balgownie, in Aberdeen Press and Journal, 16 febbraio 1982. URL consultato il 25 settembre 2020. Ospitato su British Newspaper Archive.
- ^ Raymond Jacobs, Faldo well on the way towards a 'safe' figure, in Glasgow Herald. URL consultato il 25 settembre 2020. Ospitato su Google News Archive.
- ^ John Hennessy, A year when women have a slim chance of survival, in The Times, 17 agosto 1982, p. 16. URL consultato il 25 settembre 2020. Ospitato su The Times Digital Archive.
- ^ About the Ladies European Tour, su ladieseuropeantour.com, Ladies European Tour. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale del Ladies European Tour, su ladieseuropeantour.com.