La stagione agonistica si apre con l'eliminazione al primo turno di Coppa Italia, dove il Milan chiude il girone 4 al secondo posto con 5 punti frutto delle vittorie con Lecce e Foggia nelle prime due giornate, della sconfitta con la SPAL nella terza e del pareggio nella quarta e ultima partita con il Catanzaro, qualificato ai quarti di finale con 2 punti di vantaggio sui rossoneri.[3]. In campionato il Milan ottiene 4 vittorie e un pareggio nelle prime 5 giornate,[4] portandosi in testa alla classifica con 9 punti.[5] Nella partita successiva i rossoneri perdono in casa dei campioni d'Italia in carica della Juventus e lasciano la vetta della graduatoria al Perugia.[6] Gli umbri vengono raggiunti dai rossoneri due turni più tardi e superati all'11ª giornata; il Milan chiude il girone d'andata come campione d'inverno con 25 punti[4] con il Perugia a 3 lunghezze di distacco.[7] Nel girone di ritorno continua il dualismo con la squadra umbra; i rossoneri arrivano allo scontro diretto della 25ª giornata in casa del Perugia con due punti di vantaggio[8] che conservano grazie al pareggio per 1-1.[4][9] Il 6 maggio 1979, nella penultima giornata di campionato, il Milan può festeggiare la matematica conquista del decimo scudetto, quello della prima stella, grazie al pareggio a reti inviolate con il Bologna.[9][10] Il Perugia (secondo classificato), chiude il campionato imbattuto, prima tra le squadre italiane a riuscire in una simile impresa (eguagliata proprio dai rossoneri scudettati nel 1991-1992 e dalla Juventus 2011-2012). La formazione titolare che conquista il 10º scudetto della storia rossonera è formata da Albertosi, Baresi, Collovati, Bet, Maldera, Buriani, Antonelli, Rivera, Bigon e i nuovi acquisti Walter De Vecchi, Walter Novellino e Stefano Chiodi.[11].
In Coppa UEFA i rossoneri eliminano nei trentaduesimi di finale i cecoslovacchi della Lokomotíva Košice ai rigori (vittoria per 1-0 in casa all'andata e sconfitta con lo stesso risultato nel ritorno a Košice) e nei sedicesimi di finale i bulgari del Levski Spartak (1-1 a Sofia e 3-0 a Milano).[12] Negli ottavi di finale il Milan affronta gli inglesi del Manchester City che, dopo il pareggio per 2-2 a San Siro, eliminano i rossoneri qualificandosi al turno successivo grazie alla vittoria per 3-0 al Maine Road.[12]. Al termine della stagione si ritira dal calcio giocato il capitanoGianni Rivera[13], che colleziona 13 presenze in campionato[4][9], dopo 19 stagioni con la maglia rossonera nelle quali ha disputato 658 partite[14] (record fino ad allora) segnando 164 reti.[15] L'alessandrino cede la fascia di capitano ad Albertino Bigon.[16] Quello di Rivera non è però l'unico addio: anche Liedholm lascia i rossoneri per trasferirsi alla Roma, a causa di dissidi contrattuali con la dirigenza.[11]
Lo sponsor tecnico per la stagione 1978-1979 è Adidas. La divisa è una maglia a strisce verticali della stessa dimensione, rosse e nere, con pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso. La divisa di riserva è una maglia bianca con spalle e colletto rossi e neri, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto nero e rosso. Nella seconda parte della stagione il logo del fornitore tecnico debuttò per la prima volta sulle casacche rossonere.