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Muscolo retto dell'addome

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Muscoli retti dell'addome
Muscoli della parete addominale: Retto dell'addome
Anatomia del Gray(EN) Pagina 415
Nome latinomusculus rectus abdominis
SistemaSistema muscolare
Inserzioneramo superiore del pube
Antagonistamuscolo sacrospinale
Azioniespiratorio, abbassa le coste, flette il torace sulla pelvi
ArteriaArterie epigastriche superiore e inferiore
NervoNervi intercostali da T7 a T11, nervo sottocostale, nervo ileoipogastrico
Identificatori
MeSHA02.633.567.050.800
TAA04.5.01.001
FMA9628

Il muscolo retto dell'addome è una spessa lamina muscolare che contribuisce alla formazione della porzione mediana anteriore della parete addominale, estendendosi lateralmente alla linea alba tra la gabbia toracica e la pelvi. Assieme ai muscoli obliqui esterno e interno e ai rispettivi dispositivi fasciali, a esso laterali, è parte dei muscoli anterolaterali dell'addome[1].

Caratteristiche anatomiche

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Il muscolo retto dell'addome può essere considerato un muscolo poligastrico, in quanto, lungo il suo decorso, presenta generalmente tre o quattro iscrizioni (o intersezioni) tendinee trasversali, che non si portano tuttavia profondamente[1]. Più raramente, le iscrizioni possono essere cinque[2], due o una soltanto[3]. Di norma, è possibile riscontrare un'iscrizione a livello dell'ombelico, due superiori ed eventualmente una inferiore a esso.

Origine e inserzione

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Il muscolo retto dell'addome ha origine in tre punti dalla faccia esterna della quinta, sesta e settima cartilagine costale e dal processo xifoideo. Da qui le fibre si portano inferiormente, convergendo verticalmente in un grosso tendine che s'inserisce al ramo superiore del pube, tra il tubercolo pubico e la sinfisi pubica[4].

Il muscolo retto dell'addome è innervato dai nervi intercostali da T7 a T11, dal nervo sottocostale (o dodicesimo nervo intercostale) e dal nervo ileoipogastrico[4].

Con la sua azione, il muscolo retto dell'addome contribuisce alla flessione del tronco sulla pelvi, mantenendo contemporaneamente in tono della parete addominale; meno significativamente collabora alla torsione e all'inclinazione del busto. Abbassando le coste, funge anche da muscolo espiratorio ausiliario[1]. Da ultimo, comprime e sostiene i visceri addominali assieme ai muscoli obliqui esterno e interno, che assieme al muscolo retto dell'addome formano il cosiddetto torchio addominale[5].

Guaina dei muscoli retti dell'addome

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La guaina dei muscoli retti dell'addome è un dispositivo aponeurotico formato dalle aponeurosi dei muscoli obliquo esterno, obliquo interno e trasverso dell'addome, che, con il contributo della fascia trasversale, ricopre i muscoli retti dell'addome. All'esame per strati, la guaina dei muscoli retti dell'addome risulta ricoperta, ventrodorsalmente, dalla cute, dal sottocute e dalla fascia di rivestimento dell'addome. Tale struttura delimita due logge connettivali, ognuna delle quali contiene un muscolo retto dell'addome; anteriormente, le guaine di ciascun muscolo retto dell'addome convergono verso il piano mediano di simmetria, formando così la linea alba.

Della guaina dei muscoli retti dell'addome si distinguono un foglietto anteriore e un foglietto posteriore. Il foglietto anteriore, nei tre quarti superiori, e cioè al di sopra della linea di Douglas, è formato dall'aponeurosi del muscolo obliquo esterno e dalla lamina anteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno; nei tre quarti superiori, il foglietto posteriore è formato dalla lamina posteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno, dall'aponeurosi del muscolo trasverso dell'addome e dalla fascia trasversale. Nel quarto inferiore, e cioè al di sotto della linea di Douglas, la lamina posteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno e l'aponeurosi del muscolo trasverso dell'addome si spostano nel foglietto anteriore della guaina, sicché il foglietto posteriore risulta ivi costituito dalla solo fascia trasversale. In particolare, è proprio tale spostamento delle aponeurosi che determina la formazione della linea di Douglas.

Ciascuna delle due logge connettivali delimitate dalla guaina dei muscoli retti dell'addome contiene ipsilateralmente il muscolo retto dell'addome e il rudimentale muscolo piramidale, i quali sono separati dalle pareti della guaina per opera sottile interstizio contenente tessuto adiposo e formazioni vascolonervose. Tale interstizio, tuttavia, è interrotto anteriormente in corrispondenza delle inserzioni tendinee del muscolo retto dell'addome al foglietto anteriore della guaina, e inferiormente continua nello spazio sovrapubico, che è chiuso inferoanteriormente dal ramo superiore del pube, dove prende inserzione il medesimo muscolo retto dell'addome, e inferoposteriormente dalla fascia trasversale. Nell'interstizio tra le pareti e i muscoli decorrono le arterie epigastrica superiore ed epigastrica inferiore, rispettivamente superiormente e inferiormente; le loro venae comitantes, che formano un sistema anastomotico cavocavale; vasi linfatici perivascolari, che sono tributari superiormente dei linfonodi toracici interni e inferiormente dei linfonodi iliaci esterni; rami nervosi provenienti dagli ultimi sette nervi intercostali e dai nervi ileoipogastrico e ileoinguinale.[6]

  1. ^ a b c Giuseppe Anastasi, et al., Anatomia Umana, Milano, EdiErmes, 2020, vol. 1, p. 347.
  2. ^ Variation in Tendinous Intersections of Rectus Abdominis Muscle in North Indian Population with Clinical Implications
  3. ^ Meenakshi, S. and Manjunath, K. Y. (2008) 'The tendinous intersections of rectus abdominis muscle.', Journal of Mahatma Gandhi Institute of Medical Sciences., 13 (1). pp. 34-39.
  4. ^ a b Anastasi, Capitani et al., Trattato di Anatomia Umana, Milano, Edi-Ermes, 2012, p. 175
  5. ^ Frank H. Netter, Atlante di Anatomia Umana, VI ed., Milano, Edra, 2019, tab. 5.3.
  6. ^ Isabella Barajon, et al., Anatomia Umana Topografica, EdiErmes, 2019, pp. 347-360
  • Giuseppe Anastasi, Anatomia Umana, vol. 1, Milano, EdiErmes, 2020, p. 347.
  • Isabella Barajon, Anatomia Umana Topografica, Milano, EdiErmes, 2019, pp. 347-360.
  • Eduard Pernkopf, Atlas der topographischen und angewandten Anatomie der Menschen, vol. 2, München–Wien–Baltimore, Urban & Schwarzenberg, 1980, p. 26.

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