SEF Costanza Milano
S.E.F. Costanza Pallacanestro | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Dati societari | |
Città | Milano |
Nazione | Italia |
Confederazione | FIBA |
Federazione | FIP |
Fondazione | 1919 |
Scioglimento | 1935 |
Palmarès | |
Scudetto | 1 |
La Società di Educazione Fisica Costanza[1] di Milano è stata una squadra di pallacanestro maschile italiana. A causa della frammentarietà delle fonti sui primi anni del basket italiano, la figura di questa società è stata spesso confusa con quella della Società Ginnastica Forza e Costanza di Brescia[2], vincitrice del Concorso ginnastico di Venezia che si tenne lo stesso anno del primo campionato[3].
La squadra giocava nel campo di via Sondrio 4 e fu la promotrice del primo campionato nazionale che si disputò tra 23 club proprio nel campo della SEF Costanza.
È ricordata per aver vinto il primo campionato ufficiale italiano di pallacanestro, che ha avuto luogo nel 1920. Il quintetto titolare era Carlo Andreoli (giocatore-allenatore), Angelo Bagnato, Poligono Longoni, Elvezio Perabò[4] e Angelo Vitali[5]. Nel 1922 viene inserita nel girone A del campionato vinto dall'ASSI Milano. Successivamente, è stata vicecampione d'Italia nel 1928 dietro la Ginnastica Roma, poi dopo alterne vicende disputò l'ultimo campionato nel 1935, vincendo la Prima Divisione 1935 (pallacanestro maschile) con relativa promozione alla Divisione Nazionale 1935/36, alla quale rinunciò per poi cessare l'attività definitivamente. [6].
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria della S.E.F. Costanza | ||
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Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Denominazione pubblicata da "Il Littoriale" del 3 gennaio 1931 a pag. 6 (consultabile presso la Biblioteca Universitaria di Pavia) sul comunicato ufficiale n. 1 della F.I.P. del 1º gennaio 1931, che trascrisse anche le liste di trasferimento della S.E.F. Costanza: Ario Pizzagalli, Ercole Pizzagalli, Renzo Talamone, Bruno Trabacchi e Dino Zaghi.
- ^ La storia della FIP, su coni.it. URL consultato il 31 luglio 2009.
- ^ Mario Arceri, Valerio Bianchini, La leggenda del basket, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004, pp. 133-134.
- ^ Cittadino svizzero come il suo fratello maggiore che si arruolò nell'Esercito Italiano in prima guerra mondiale, aveva una officina meccanica a Milano. Fonte: Guida Commerciale Savallo e Fontana del 1925 conservata dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.
- ^ Le formazioni del campionato italiano dal 1920 al 1935, su batsweb.org. URL consultato il 31 luglio 2009.
- ^ Le classifiche del campionato dal 1920 al 1935, su batsweb.org. URL consultato il 31 luglio 2009.