Salaria pavo
Bavosa pavone | |
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Un maschio, riconoscibile per la marcata gibbosità cefalica. | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Blennioidei |
Famiglia | Blenniidae |
Genere | Salaria |
Specie | S. pavo |
Nomenclatura binomiale | |
Salaria pavo Risso, 1810 | |
Sinonimi | |
Blennius pavo Risso, 1810 |
Salaria pavo, comunemente conosciuta come bavosa pavone, è un pesce d'acqua salata e salmastra appartenente alla famiglia Blenniidae.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Oceano Atlantico orientale (dal Golfo di Guascogna al Marocco) e nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero nonché nel Canale di Suez. Abita le acque intorno agli scogli e le pietre di zone ricche di sedimento, dalla superficie fino a circa 7 metri di profondità. Sopporta senza fastidi acque inquinate come quelle dei porti. Animale bentonico, è talvolta riscontrabile la sua presenza fuori dalla superficie dell'acqua grazie al particolare muco che ne evita la disidratazione per brevi periodi. È una specie eurialina e può vivere anche in acque salmastre, al contrario della maggior parte dei Blenniidae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Presenta un corpo allungato, piuttosto compresso ai fianchi, con capo dalla fronte alta, che nel maschio forma una vistosa gibbosità sulla testa. Ha un corto tentacolo sopra ogni occhio, difficilmente visibile. Le pinne sono robuste e arrotondate, la pinna dorsale è lunga. La livrea presenta un fondo verde-giallastro, con larghe fasce più scure. Vi sono inoltre lungo tutto il corpo linee verticali e puntini azzurro elettrico. Dietro l'occhio è presente un ocello scuro, orlato d'azzurro. Il maschio presenta nel periodo riproduttivo tonalità giallastre o aranciate.
Raggiunge una lunghezza di 15 cm.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Il periodo riproduttivo avviene tra maggio e luglio.
La femmina depone uova di forma ovale, lunghe circa 1 mm da cui, dopo una settimana di incubazione in cui vengono sorvegliate dal padre, escono larve lunghe 4 mm.[2]
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di anellidi e crostacei.
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Abbocca voracemente alle esche di qualsiasi tipo ma le sue carni non sono affatto apprezzate nemmeno per le fritture per cui di solito viene rigettata in acqua.
Acquariofilia
[modifica | modifica wikitesto]Rappresenta, sia per la bellezza che per le modeste esigenze in fatto di qualità dell'acqua, uno dei più comuni ed apprezzati ospiti degli acquari mediterranei.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Antonio Di Natale, Murat Bilecenoglu, Michel Bariche, Can Bizsel, Enric Massuti, Jeffrey Williams, Matthew Craig,2014, Salaria pavo, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Alessandro Minelli, Il grande dizionario illustrato degli animali, Firenze, Edizioni Primavera, 1992, p. 54, ISBN 8809452445.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
- Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salaria pavo
- Wikispecies contiene informazioni su Salaria pavo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Salaria pavo, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 13/03/2008.
- (EN) Salaria pavo, su FishBase. URL consultato il 1/11/2008.
- (EN) Catalogue of Life [collegamento interrotto], su catalogueoflife.org.