Scipione Gonzaga
Scipione Gonzaga cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Gonzaga | |
Potius mori quam fidem fallere | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 11 novembre 1542 a Mantova |
Ordinato diacono | maggio 1575 dal vescovo Thomas Goldwell, C.R. |
Ordinato presbitero | 1º novembre 1579 dal vescovo Thomas Goldwell, C.R. |
Nominato patriarca | 23 settembre 1585 da papa Sisto V |
Consacrato patriarca | 4 ottobre 1585 dal cardinale Innico d'Avalos d'Aragona, O.S.Iacobi |
Creato cardinale | 18 dicembre 1587 da papa Sisto V |
Deceduto | 11 gennaio 1593 (50 anni) a San Martino dall'Argine |
Scipione Gonzaga | |
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Signore di San Martino dall'Argine | |
In carica | 1592-1593 |
Nascita | Mantova, 11 novembre 1542 |
Morte | San Martino dall'Argine, 11 gennaio 1593 |
Sepoltura | Chiesa di San Sebastiano |
Luogo di sepoltura | San Martino dall'Argine |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Carlo Gonzaga |
Madre | Emilia Cauzzi |
Scipione Gonzaga (Mantova, 11 novembre 1542 – San Martino dall'Argine, 11 gennaio 1593) è stato un cardinale e patriarca cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio secondogenito di Carlo Gonzaga ed Emilia Cauzzi.[1]
Fu destinato alla carriera ecclesiastica e nel 1550 venne affidato al cardinale Ercole Gonzaga che lo accolse in casa propria. Vestì l'abito ecclesiastico nel 1559 e a Padova prese il dottorato in filosofia e teologia tre anni prima.
Fu principe di Bozzolo dal 1568.
Nel 1585 divenne principe dell'Impero e patriarca di Gerusalemme.
Nel 1587 fu nominato cardinale e governò il Monferrato dal 1590; nello stesso anno scrisse i Commentarî della sua vita in elegante latino.
Uomo di profonda fede religiosa, intrattenne rapporti di amicizia con Carlo Borromeo, il cugino Luigi Gonzaga e Filippo Neri. Fu anche grande amico e protettore di Torquato Tasso, del quale curò l'edizione più corretta della Gerusalemme liberata (1584).
Nel 1563 fondò l'Accademia degli Eterei e fece parte dell'Accademia degli Oziosi. Nel 1565 si recò alla corte di Massimiliano II per dirimere una controversia con Vespasiano Gonzaga sul possesso di Commessaggio.
Morì a San Martino dall'Argine nel 1593 e fu sepolto nella chiesa di San Sebastiano, nella cappella di Santa Croce.
Scipione Gonzaga fu anche un dotto letterato ed aveva una fornitissima biblioteca. Fu legato da amicizia a personaggi famosi del tempo, come Torquato Tasso, Battista Guarini, Giovanni Pietro Maffei, Ippolito Capilupi e Jacopo Pergamini.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros.
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Innico d'Avalos d'Aragona, O.S.Iacobi
- Cardinale Scipione Gonzaga
La successione apostolica è:
- Vescovo Marcantonio Bizzoni (1586)
- Vescovo Sebastian Breuning (1586)
- Vescovo Francesco Panigarola, O.F.M.Obs. (1586)
- Patriarca Fabio Biondi (1588)
- Patriarca Camillo Caetani (1588)
- Vescovo Gerolamo Vela (1591)
- Vescovo Ludovico Alferio (1591)
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Immagine | Blasonatura | |
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Scipione Gonzaga Cardinale D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato; sul tutto, inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso; nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero (Gonzaga di Mantova). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Genealogia Gonzaga di Bozzolo, su genealogy.euweb.cz.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ferrante Aporti, Memorie storiche riguardanti San Martino dall'Argine, Mantova, 2004. ISBN 88-88499-22-9.
- Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichari, 2002. ISBN non esistente
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scipione Gonzaga
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gonzaga, Scipione, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Romolo Quazza, GONZAGA, Scipione, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Gonzaga, Scipióne, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Scipione Gonzaga, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Gino Benzoni, GONZAGA, Scipione, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 57, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
- (EN) Opere di Scipione Gonzaga, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Scipione Gonzaga, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Scipione Gonzaga, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, GONZAGA, Scipione, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66492175 · ISNI (EN) 0000 0000 8145 7061 · BAV 495/110731 · CERL cnp00560958 · LCCN (EN) n87152493 · GND (DE) 12056470X · BNF (FR) cb120819135 (data) |
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