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Serra Dolcedorme

Coordinate: 39°53′39″N 16°12′57″E
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Serra Dolcedorme
Il versante settentrionale di serra Dolcedorme, con a destra la caratteristica forma ad U della fossa del Lupo.
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Calabria
Provincia  Cosenza
Altezza2 267 m s.l.m.
Prominenza1 715 m
Isolamento255,04 km
CatenaMassiccio del Pollino
Coordinate39°53′39″N 16°12′57″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Serra Dolcedorme
Serra Dolcedorme

Serra Dolcedorme (2.267 m s.l.m.) costituisce la cima più elevata del massiccio del Pollino, oltre che dell'Appennino meridionale e della Calabria[1]. È situata in Calabria, a cavallo tra i territori comunali di Castrovillari e Cerchiara, a non molta distanza dal confine con la Basilicata.

Molto ripido il versante meridionale, che si getta nella Piana di Sibari, caratterizzato da una grandiosa parete, la più imponente dell'Italia meridionale.[senza fonte]

Il versante lucano, segnato dall'ampia curva arcuata che dai 2.247 metri dell'anticima nord-occidentale digrada bruscamente verso i 1.872 metri del Passo delle Ciavole, racchiude la conca della Fossa del Lupo, uno dei circhi glaciali più imponenti del massiccio, alla cui base si stende il vasto e luminoso altopiano denominato Piano di Pollino. Quest'ultimo, con la più alta Piana del Pollino e col più basso Piano di Toscano, va a costituire i più noti piani di Pollino. La sua prominenza topografica è di 1.715 m.[2]

Il suo attuale profilo risulta fortemente modellato dall'azione di antichi ghiacciai[3], le cui tracce più evidenti si rinvengono sul versante nord-occidentale, con la conca denominata fossa del Lupo, antica zona di accumulo delle masse ghiacciate che alimentavano l'imponente ghiacciaio del Frido.

I ghiacciai in ritiro, oltre ai depositi morenici, hanno abbandonato massi di notevoli dimensioni, i cosiddetti massi erratici. Caratteristici perché isolati e lontani da probabili punti di caduta, sono facilmente osservabili sui piani di Pollino e di Acquafredda ad un'altitudine compresa tra i 1.800 e i 2.000 metri di quota.

Nevai stagionali, alcuni dei quali, di notevoli dimensioni, fondono del tutto solo in avanzata stagione estiva, sono presenti su tutte le vette più alte del massiccio, quindi anche sulla lunga e acuminata cima del Dolcedorme. Sul monte Pollino, tuttavia, nell'avvallamento immediatamente a sud rispetto alla cima, nei pressi di un'antica dolina, ne sorge uno[4] che è facile scorgere anche a fine agosto[5][6]. Il 9 ottobre 2010 presso il suddetto nevaio è stato installato un rilevatore di temperatura per un monitoraggio diretto del microclima[7].

  1. ^ Andrea Cerreteli, Mari e monti, in Italiano Intermediário, Iesde Brasil. URL consultato l'8 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Serra Dolcedorme, Italy, su peakbagger.com. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  3. ^ Copia archiviata, su guidepollino.com. URL consultato il 23 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2008).
  4. ^ admin, Nevaio del Pollino: estate 2010, su naturalmentepollino.it, 10 agosto 2010. URL consultato il 9 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
  5. ^ http://forum.meteotriveneto.it/viewtopic.php?f=10&t=16111[collegamento interrotto]
  6. ^ Vi presento il nevaio perenne più meridionale... - Pagina 2, su forum.meteonetwork.it.
  7. ^ Al via monitoraggio nevaio Pollino | Naturalmente Pollino Blog, su naturalmentepollino.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2015).
  • G. Braschi, Sui sentieri del Pollino, Edizioni Il Coscile.
  • A. Bavusi, G. Settembrino, Il Parco nazionale del Pollino, WWF, 1992.
  • L. Troccoli, E. Pisarra, In cammino sul Pollino, Edizioni Prometeo, 1996.

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