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Spice Islander I

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M/N Spice Islander I
La Spice Islander I[1] a Stone Town nel 2010
Descrizione generale
TipoTraghetto Ro-Ro
ClasseMarry
Identificazione
Varo1967
Entrata in servizio1967
Nomi precedentiMarianna (1967–88)
Apostolos P (1988–2007)
Destino finaleaffondata il 10 settembre 2011
Caratteristiche generali
Stazza lorda836 tsl
Stazza netta663 tsn
Portata lorda225 tpl
Lunghezza60 m
Larghezza18,4 m
Propulsione2 motori diesel Poyaud 12VUD25
Equipaggio45
Passeggeri645
fonti citate nel corpo del testo
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

La Spice Islander I è stata una nave traghetto del tipo Ro-Ro avente una stazza lorda pari a 836 tonnellate di stazza lorda costruita in Grecia nel 1967 con il nome di Marianna. Fu rinominata Apostolos P dopo essere stata venduta nel 1988. Fu rivenduta ad una compagnia in Honduras nel 2007 e rinominata Spice Islander I. Il 10 settembre 2011 affondò con il suo carico di vite umane.

La nave era lunga 60 m e larga 11,4 m. La sua stazza lorda era pari a 836 tsl, la stazza netta 663 tsn e la portata lorda 225 tpl. La nave era spinta da due motori Diesel Poyaud 12VUD25 da 1560 cavalli (1160 W)[2]

Spice Islander I trainata dalla Uss Stout nel 2007.

Costruita nel 1967 con il nome Marianna per un proprietario sconosciuto,[2][3] fu in seguito venduta a Theologos P. Naftiliaki, Il Pireo, Grecia.[2] Nel 1988,[3] la nave fu venduta alla compagnia Apostolos Shipping e rinominata Apostolos P. Più tardi fu rivenduta alla Saronikos Ferries e messa in servizio sulla rotta Pireo - Egina (isola) - Angistri.[2]

Nel 2005, Apostolos P fu registrata presso la compagnia Hellenic Seaways. Nel 2007,[2] fu infine venduta a Makame Hasnuu, Zanzibar, Tanzania[3] e rinominata Spice Islander I.[4] Il 25 settembre 2007, la Spice Islander I navigava al largo della costa somala quando ebbe dei problemi al motore che risultò essere alimentato da carburante contaminato. Dopo che l'allarme venne lanciato dal Kenya, la USS Stout facente parte della CTF-150 fu inviata in suo soccorso.[5] La nave era in viaggio dall'Oman alla Tanzania e non stava trasportando passeggeri. Anche la USS James E. Williams (DDG-95) prestò soccorso alla Spice Islander I. La Stout rifornì la nave con 7.800 galloni (30.000 litri) di carburante e fornì alimenti ed acqua ai dieci membri dell'equipaggio. Dopo che i motori furono fatti ripartire, la Spice Islander I riprese il suo viaggio verso la Tanzania.[6]

Lo stesso argomento in dettaglio: Naufragio della Spice Islander I.

Alle 21:00 locali (19:00 UTC) del 9 settembre 2011 la Spice Islander I navigava da Unguja verso l'isola di Pemba. È stato riferito trasportasse un carico eccessivo di 800 passeggeri.[7] La sua capacità nominale consisteva in 45 membri dell'equipaggio e 645 passeggeri.[2] Attorno alle 01:00 locali del 10 settembre (23:00 UTC del 9 settembre) lo Spice Islander I affondò tra Zanzibar e l'isola di Pemba. Di tutte le persone a bordo, 612 furono tratte in salvo, tra queste 40 ferite in modo grave. Almeno 200 persone persero la vita.[7]

  1. ^ a b [1], Equasis. Government of France. Retrieved 2011-09-12. (Free registration required.)
  2. ^ a b c d e f (SV) M/S Apostolos P., su faktaomfartyg.se, Fakta om Fartyg. URL consultato il 10 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2009).
  3. ^ a b c Gerolf Drebes, Apostolos P - IMO 8329907, su shipspotting.com, Shipspotting. URL consultato il 10 settembre 2011.
  4. ^ [2], Zanzibar ferry disaster: Scores die, many more rescued
  5. ^ M/V Spice Islander, Marlo Success Story (PDF), su cusnc.navy.mil, Maritime Liaison Office. URL consultato il 10 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2012).
  6. ^ USS Stout Assists Distressed Vessel Off Somali Coast, su navy.mil, United States Navy, 27 settembre 2007. URL consultato il 10 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2012).
  7. ^ a b 'Hundreds missing' in Zanzibar ferry disaster, su bbc.co.uk, BBC News Online. URL consultato il 10 settembre 2011.

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