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Susan Blackmore

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Susan Blackmore nel 2014

Susan Jane Blackmore (Londra, 29 luglio 1951) è una psicologa britannica.

Ha scritto o contribuito a oltre 40 libri e 60 articoli accademici ed è un contributore del quotidiano The Guardian. I suoi campi di ricerca includono memetica, teoria dell'evoluzione, psicologia, parapsicologia, coscienza. È internazionalmente conosciuta soprattutto per il suo libro La macchina dei memi.

Nel 1973 si è laureata al St Hilda's College di Oxford in psicologia e fisiologia. Ha conseguito un Master of Arts nel 1974 in psicologia ambientale all'Università del Surrey. Nel 1980 ha conseguito un dottorato di ricerca in parapsicologia presso la stessa università, con una tesi dal titolo "Percezione Extrasensoriale come Processo Cognitivo"[1]. Negli anni '80, Blackmore ha condotto esperimenti di psicocinesi per verificare se la sua bambina, Emily, potesse influenzare un generatore di numeri casuali. Gli esperimenti sono stati menzionati nel libro che ha accompagnato la serie TV Arthur C. Clarke World Of Strange Powers[2]. Blackmore ha insegnato alla University of the West of England (UWE) di Bristol fino al 2001[3]. Dopo aver speso del tempo nella ricerca sulla parapsicologia e il paranormale, il suo atteggiamento nei confronti del campo è passato dalla credenza allo scetticismo[4]. Nel 1987, Blackmore scrisse di aver avuto un'esperienza extracorporea poco dopo aver iniziato a dirigere la Società per la ricerca psichica dell'Università di Oxford (OUSPR).[5][6]

In un articolo su The Observer sulla paralisi nel sonno, Barbara Rowland ha scritto che Blackmore "ha condotto un ampio studio tra il 1996 e il 1999 sulle esperienze "paranormali", la maggior parte delle quali rientra chiaramente nella definizione di paralisi nel sonno[7].

È membro del comitato per la Skeptical Inquiry (ex CSICOP)[8] e nel 1991, ha ricevuto il CSICOP Distinguished Skeptic Award[3].

Blackmore ha svolto ricerche sulla memetica (di cui ha scritto nel suo famoso libro La macchina dei memi) e sulla teoria evolutiva. Il suo libro Consciousness: An Introduction (2004) è un libro di testo che copre ampiamente il campo degli studi sulla coscienza[9]. È stata membro del comitato di redazione del Journal of Memetics (una rivista elettronica) dal 1997 al 2001 ed è stata consulente della rivista Skeptical Inquirer dal 1998[10].

  1. ^ Distinguished Supporters: Dr Susan Blackmore, in British Humanist Association website. URL consultato il 19 luglio 2013.
  2. ^ page 91, Arthur C. Clarke's World of Strange Powers, John Fairley and Simon Welfare, Putnam, 1984
  3. ^ a b A Who's Who of Media Skeptics: Skeptics or Dogmatists?, in Skeptical Investigations website, Association for Skeptical Investigations (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2008).
  4. ^ R.E. Berger, A Critical Examination of the Blackmore Psi Experiments, in The Journal of the American Society for Psychical Research, vol. 83, aprile 1989, pp. 123–144. URL consultato il 21 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2013).
  5. ^ S. Blackmore, The Elusive Open Mind, in Skeptical Inquirer, vol. 11, n. 3, 1987, pp. 125–135.
  6. ^ R. Carroll, out-of-body experience (OBE) [online], in The Skeptic's Dictionary: A Collection of Strange Beliefs, Amusing Deceptions, and Dangerous Delusions, John Wiley & Sons, 11 gennaio 2011, pp. 270–271 (print), ISBN 978-1-118-04563-3.
  7. ^ B. Rowlands, In the dead of the night, in The Observer, 17 novembre 2001. URL consultato il 24 luglio 2013.
  8. ^ CSI Fellows and Staff, in Committee for Skeptical Inquiry website. URL consultato il 19 luglio 2013.
  9. ^ G. Saunders, Is Consciousness Insoluble?, in Scientific and Medical Review, The Scientific and Medical Network, dicembre 2003 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2008).
  10. ^ Curriculum Vitae, in Susan Blackmore official website, 15 gennaio 2013. URL consultato il 19 luglio 2013.

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