Peugeot Exalt
Peugeot Exalt | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Peugeot |
Tipo principale | Concept car |
Produzione | nel 2014 |
Esemplari prodotti | 2 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4730 mm |
Altezza | 1310 mm |
Massa | 1700 kg |
La Peugeot Exalt è una concept car ideata dalla Peugeot ed esposta per la prima volta al Salone dell'automobile di Pechino nel 2014. In seguito è stata esposta anche al Salone dell'automobile di Parigi.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]La Exalt è una berlina sportiva a 5 porte. La parte anteriore del corpo della vettura è stata realizzata artigianalmente in acciaio grezzo, mentre la parte posteriore è stata realizzata con un tessuto chiamato Shark skin, che dà alla vettura una maggiore penetrazione aerodinamica. La griglia anteriore è costituita da tre listelli orizzontali, dove al centro di essa, è presente lo stemma Peugeot.
Dal portellone si può inoltre accedere ad un innovativo monopattino elettrico, situato sotto il pavimento del bagaglio, denominato HYbrid Kick.
Gli interni sono anch'essi realizzati con acciaio grezzo abbinato ad inserti in ebano, dove è scolpito un leone. I sedili e il volante sono rivestiti con tessuto chinè e pelle patinata, lavorati con le pinze. È dotata anche di un sistema per il trattamento dell'aria denominato Pure blu.
La Exalt è dotata di un sistema ibrido plug-in con un motore 1.6 THP a benzina turbo da 270 CV, lo stesso montato nella RCZ-R e sotto il vano bagagli vi è un propulsore elettrico da 68 CV (50 kW), conferendo alla macchina una potenza massima totale di 340 CV.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Concept, Peugeot Exalt - Tutte le informazioni sulla nuova concept [video], su Quattroruote.it. URL consultato il 14 dicembre 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peugeot Exalt
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) La Exalt sul sito ufficiale, su peugeot.com. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2016).