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Permesso di soggiorno

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Un permesso di soggiorno egiziano del 1962

Il permesso di soggiorno, nel diritto amministrativo e in diritto internazionale, è un documento rilasciato da un'amministrazione di uno Stato a un individuo straniero; con il connesso titolo si consente al cittadino di uno stato estero di trattenersi nel territorio nazionale per periodi di durata superiore a quelli normalmente previsti da un visto.

In Francia il titolo è rilasciato dalle prefetture, che sino al 2006 emettevano il titolo di residente (titre de résident), valido per un periodo di 10 anni, e la carta di soggiorno temporaneo (carte de séjour temporaire), valida per un anno. Gli stranieri provenienti dall'Algeria sono sottoposti a un regime specifico[1], dipendente dagli accordi Francia-Algeria del 27 dicembre 1968[2][3]. Gli accordi, in quanto trattato internazionale, sono norme di rango più elevato rispetto al CESEDA e pertanto prevalgono su di esso; la giurisprudenza amministrativa ha inoltre parificato la carta alla certificazione di residenza[4].

In seguito la disciplina generale è stata ordinata con la previsione di 4 tipi di soggiorno temporaneo, ciascuno con il suo specifico permesso:

  • la carta di soggiorno temporaneo (carte de séjour temporaire), della durata di un anno, rinnovabile salvo eccezioni. A seconda delle qualità soggettive dello straniero ci sono permessi specifici e relativi diversi documenti, perciò c'è una carte diversa per ciascuna delle seguenti condizioni del forestiero:
    • "Visiteurs", visitatori
    • "Étudiants", studenti
    • "Stagiaires", stagisti
    • "Scientifiques", scientifici
    • "Profession artistique et culturelle", professioni artistiche e culturali
    • "Salariés et travailleurs temporaires", salariati e lavoratori a tempo
    • "Commerçants, industriels et artisans", commercianti, industriali e artigiani
    • "Non salariés", non salariati
    • "Travailleurs saisonniers", lavoratori stagionali
    • "Salariés détachés", salariati distaccati
    • "Vie privée et familiale", vita privata e familiare
  • la carta "compétences et talents" (competenze e talenti), valida per tre anni rinnovabili,
  • la carta di résident (residente), valida per 10 anni rinnovabili; il numero di stranieri che hanno ottenuto per la prima volta la carta decennale è stato di 39.697 nel 2003 e 24.133 nel 2006, con un decremento del 40%[5].
  • la carta di soggiorno "retraité" (pensionato), valida per 10 anni rinnovabili.

Le condizioni d'attribuzione dei diversi tipi di permesso sono previste negli artt. L-311-1 e ss. del CESEDA[6].

Allo straniero in attesa di permesso possono essere rilasciate una o più ricevute (récépissés) aventi una validità di tre mesi, con successiva riduzione della durata effettiva della carta; lo straniero che avesse ottenuto delle ricevute, riceverà comunque una carta di soggiorno che reca la data della sua domanda, e la carta scadrà al termine che avrebbe avuto se gli fosse stata consegnata il giorno stesso della sua domanda.

I documenti attestanti il titolo al soggiorno sono tutti denominati "carta" (carte) e non "permesso" (permis); nel diritto francese tale denominazione è sì utilizzata, ma è riservata a documenti attestanti titoli di natura dichiaratamente concessoria come il permis de conduire (patente di guida).

Lo stesso argomento in dettaglio: Permesso di soggiorno in Italia.

Il permesso di soggiorno è un'autorizzazione rilasciata dalla Polizia di Stato, che deve essere richiesta dai soggetti extracomunitari per poter soggiornare nel territorio dello Stato[7] per più di otto giorni, oppure di novanta giorni se in possesso di visto d'ingresso per motivi di turismo. Non è richiesto per i cittadini di altri stati facenti parte dell'Unione europea in quanto in possesso della cittadinanza europea.

Esso è disciplinato dal d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286 e dal relativo regolamento di attuazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14 settembre 2011.[8]

Stati Uniti d'America

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Lo stesso argomento in dettaglio: Green Card.

Negli Stati Uniti d'America il titolo per il soggiorno prolungato dello straniero nel territorio dell'Unione è attestato dalla "carta verde" (Green Card).

Unione Europea

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Nell'Unione europea, i cittadini dei Paesi membri dell'Unione europea non sono soggetti all'obbligo di munirsi di un titolo per il soggiorno anche prolungato nel territorio di un altro stato membro, ai sensi e per effetto della Convenzione di Schengen. Essa riguarda l'apertura delle frontiere tra gli Stati membri dell'Unione europea, mentre l'Acquis di Schengen regola i rapporti tra gli stati firmatari della predetta convenzione; il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo è un tipo di permesso a tempo indeterminato, valido per tutta l'Unione Europea.

  1. ^ Ministero dell'Interno della Repubblica francese, L'accord franco-algérien
  2. ^ Recepiti nella legislazione francese con il decreto n. 69-243 del 18 marzo 1969, pubblicato nel Journal officiel del 22 marzo 1969.
  3. ^ Testo consolidato dell'accordo franco-algerino (Gisti), a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate con atti del 22 dicembre 1985, del 28 settembre 1994 e dell'11 luglio 2014. Un quarto emendamento era stato oggetto di negoziato, ma nel 2012 vi si rinunziò; si vedano in proposito Fayçal Megherbi, «Un nouvel avenant à l'accord franco-algérien se dessine» Archiviato il 1º ottobre 2016 in Internet Archive., e Le Point/AFP, Immigration: Paris renonce à amender l'accord de 1968 avec l'Algérie.
  4. ^ CAA (Corte Amministrativa d'Appello) di Lione, pronuncia n. 07LY01505 del 28 aprile 2008
  5. ^ (FR) Alexis Spire, Accueillir ou Reconduire. Enquête sur les guichets de l'immigration (Ed. Raisons d'agir, 2008) Archiviato il 6 ottobre 2008 in Internet Archive. (Accogliere o riaccompagnare. Inchiesta sui botteghini dell'immigrazione), in «Bonnes feuilles», Le Monde, 2 ottobre 2008
  6. ^ Acronimo di Code de l'entrée et du séjour des étrangers et du droit d'asile, Codice dell'ingresso e del soggiorno degli stranieri e del diritto di asilo, anche detto brevemente code des étrangers, codice degli stranieri.
  7. ^ Rilascio del permesso di soggiorno Archiviato il 30 ottobre 2009 in Internet Archive.
  8. ^ pubblicato in Gazzetta Ufficiale 11 novembre 2011 n. 263

Voci correlate

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