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Renato Ciprari

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Renato Ciprari
NascitaRoma, 21 febbraio 1906
MorteLechemti, 27 giugno 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
SpecialitàRadiotelegrafisti
Anni di servizio1926 - 1936
GradoSergente marconista
ComandantiVincenzo Magliocco
GuerreGuerra d'Etiopia
BattaglieEccidio di Lechemti
Decorazionivedi qui
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Renato Ciprari (Roma, 21 febbraio 1906Lechemti, 27 giugno 1936) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia.

Nacque a Roma il 21 febbraio 1906.[1] Nel maggio 1926 si arruolò volontariamente nella Regia Aeronautica, frequentando il corso presso la Scuola radiotelegrafisti della Capitale.[2] Nel gennaio 1927 fu trasferito presso la stazione R.T. (Ricognizione Terrestre) dell'aeroporto di Campoformido, venendo promosso aviere scelto nell'aprile dello stesso anno, in forza alla 2ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.).[2] Il 3 maggio 1928 fu mandato in servizio presso il Comando dell'Aeronautica della Tripolitania, in Libia, rimanendovi fino al febbraio 1929, quando promosso 1º Aviere rientrò in Italia.[2] Posto in congedo, venne richiamato in servizio il 25 aprile 1935, in vista dello scoppio della guerra d'Etiopia, e dopo un breve corso di formazione preso il battaglione autonomo di Roma venne assegnato al 14º Stormo Bombardamento Terrestre.[2] Promosso sergente nell'agosto dello stesso anno, si imbarcò a Napoli per raggiungere Massaua, in Eritrea, il 14 dicembre, a ostilità già iniziate. Assegnato in servizio sull'aeroporto di Massaua poi Aeroporto Internazionale di Massaua, fu successivamente trasferito all'Aeroporto di Macallè, da dove partecipò a 50 missioni di guerra in circa due mesi, venendo decorato con una Medaglia di bronzo al valor militare.[2] Rimase ucciso nel corso dell'eccidio di Lechemti il 27 giugno 1936, e per onorarne il coraggio gli fu conferita inizialmente la Medaglia d'argento al valor militare, successivamente trasformata in medaglia d'oro alla memoria.[1]

Una via di Fiumicino porta in suo nome.

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronautica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da soverchianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali, battendosi strenuamente e valorosamente fino all'estremo sacrificio. Mirabile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere. Lekemti, 27 giugno 1936 .[3]»
— Regio Decreto 18 gennaio 1937[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto 14 agosto 1936[5]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Sergente marconista in circa due mesi, prendeva parte a 50 missioni di guerra per un complessivo di 114 ore di volo. Più volte provato dal tiro antiaereo avversario, non rallentava il ritmo della sua attività. Il 5 marzo 1936, sul cielo di Quoram, durante una missione di bombardamento, il suo apparecchio, colpito da due proiettili antiaerei, veniva a trovarsi in difficili condizioni di volo. Con calma e serenità di spirito, manteneva il posto del dovere intento a mantenere il collegamento con la base di partenza, dimostrando le proprie elevate virtù di soldato e di combattente. Cielo del Tembien, dell'Endertà, dell'Amba Alagi e dell'Ascianghi, 1 gennaio-5 marzo 1936


  1. ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 40.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Renato Ciprari, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato il 17 settembre 2020.
  4. ^ Bollettino Ufficiale 1937, dispensa 7, pag. 141, e disp. 29, pag. 113.
  5. ^ Bollettino Ufficiale 1937, dispensa 37, pag. 619.
  • Alessandro Fraschetti, La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1986.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
  • Ovidio Ferrante, Lekemti: la Kindu della Regia Aeronautica, in Rivista Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, febbraio-marzo 2006, pp. 80-87.
  • Nico Sgarlato, Le Aquile dell'Impero, in Ali di Gloria, n. 3, Parma, Delta Editrice, aprile-maggio 2012.

Collegamenti esterni

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