Tasmacetus shepherdi
Tasmaceto | |
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Tasmacetus shepherdi | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Cetacea |
Sottordine | Odontoceti |
Famiglia | Ziphiidae |
Genere | Tasmacetus |
Specie | T. shepherdi |
Nomenclatura binomiale | |
Tasmacetus shepherdi Oliver, 1937 | |
Areale | |
Il tasmaceto (Tasmacetus shepherdi) è un cetaceo odontoceto della famiglia Ziphiidae. Questo cetaceo è stato pochissimo studiato. In mare non era mai stato identificato con sicurezza e erano stati registrati solamente 28 spiaggiamenti. Nei primi mesi del 2012 è stato filmato per la prima volta in mare[1][2].
Descrizione fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il tasmaceto ha un lungo rostro che si restringe in una punta affusolata ed un melone inclinato. È l'unico zifide ad essere munito di un set completo di denti funzionanti. Il corpo è lungo circa sette metri e la pinna dorsale è situata a due-terzi della lunghezza del dorso. La pinna è falcata. Il dorso varia di colore dal bruno scuro al nero con macchie più chiare che corrono diagonalmente sui fianchi ed il ventre è più chiaro.
Popolazione e distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Dei tasmaceti non esiste alcuna stima della popolazione. Nel 2003, erano stati ritrovati in tutto 20 esemplari provenienti dalla Nuova Zelanda, 3 dall'Argentina, 2 da Juan Fernández, 1 dall'Australia e 1 dalle isole Sandwich. Ci sono stati due avvistamenti di animali vivi - uno in Nuova Zelanda e uno alle Seychelles. Il 5 marzo 2004 un ventottesimo animale spiaggiato è stato ritrovato da un surfista sulla costa di Taranaki, a nord di Waitara, in Nuova Zelanda (vicino al sito del primo spiaggiamento del 1933). Questo esemplare è stato rimosso dal Dipartimento di Conservazione per effettuarne un'autopsia.
Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Non è disponibile alcun informazione sulle dimensioni dei gruppi, sulle immersioni e sulle migrazioni. La scarsità delle informazioni è dovuta al fatto che questa specie ha un comportamento molto timido, o alla sua rarità, o ad entrambe.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Non risulta che questa specie sia mai stata cacciata o uccisa accidentalmente dall'uomo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Cetacean Specialist Group 1996, Tasmacetus shepherdi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- Thomas A. Jefferson, Shepherd's Beaked Whale, in Encyclopedia of Marine Mammals, 1998, ISBN 0-12-551340-2.
- Reeves, et al, National Audubon Society Guide to Marine Mammals of the World, 2002, ISBN 0-375-41141-0.
- Carwardine, Whales, Dolphins and Porpoises, 1995, ISBN 0-7513-2781-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tasmacetus shepherdi
- Wikispecies contiene informazioni su Tasmacetus shepherdi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tasmacetus, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Shepherd’s beaked whale, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Tasmacetus shepherdi, su Fossilworks.org.