Tiourea
Tiourea | |
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Nomi alternativi | |
tiocarbammide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | H2NCSNH2 |
Massa molecolare (u) | 76,12 g/mol |
Aspetto | solido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-543-5 |
PubChem | 2723790 |
SMILES | C(=S)(N)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,405 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 137 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 171 °C (444 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Temperatura di autoignizione | 440 °C (713 K) (in polvere) |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 302 - 351 - 361d - 411 |
Consigli P | 273 - 281 - 308+313 [1] |
La tiourea (o tiocarbammide) è l'omologo solforato dell'urea.
A temperatura ambiente si presenta come un solido incolore inodore. È un composto nocivo, pericoloso per l'ambiente, tossico per la riproduzione.
È considerato possibile cancerogeno per l'uomo ed infatti la sua somministrazione cronica nei ratti ha condotto alla comparsa di tumori epatici. Depressione midollare è stata riportata parimenti. Possiede proprietà biologiche specifiche dirette verso il tessuto tiroideo: è infatti un inibitore del trasporto di iodio organico dal sangue dentro la tiroide per azione competitiva sul trasportatore posto sulla membrana delle cellule tiroidee (SIT).
Sulla base della sua struttura chimica sono stati sviluppati farmaci che ancora oggi sono usati contro le patologie da iper-tiroidismo, come la malattia di Graves. Due di questi farmaci sono il carbimazolo ed il metimazolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ scheda della tiourea su IFA-GESTIS
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) thiourea, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 50286 · LCCN (EN) sh88002082 · BNF (FR) cb12146627k (data) · J9U (EN, HE) 987007536719505171 |
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