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Ussita

Coordinate: 42°56′38.87″N 13°08′34.62″E
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Ussita
comune
Ussita – Stemma
Ussita – Bandiera
Ussita – Veduta
Ussita – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoSilvia Bernardini (Lista civica) dal 22-9-2020
Data di istituzione1913
Territorio
Coordinate42°56′38.87″N 13°08′34.62″E
Altitudine744 m s.l.m.
Superficie55,3 km²
Abitanti364[1] (31-8-2023)
Densità6,58 ab./km²
FrazioniCalcara, Capovallazza, Casali,Castel Fantellino, Cuore di Sorbo, Fluminata (sede comunale), Frontignano, Sammerlano, San Placido, Sant'Eusebio, Sorbo, Vallestretta
Comuni confinantiFiastra, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino (FM), Pieve Torina, Visso
Altre informazioni
Cod. postale62039
Prefisso0737
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043056
Cod. catastaleL517
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 510 GG[3]
Nome abitantiussitani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ussita
Ussita
Ussita – Mappa
Ussita – Mappa
Posizione del comune di Ussita nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Ussita è un comune italiano di 364 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche.

È un comune sparso, con la sede municipale in località Fluminata[4].

Geografia fisica

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È situato all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai piedi del massiccio del Monte Bove.

Origini del nome

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L'origine del toponimo non è chiara. Le ipotesi più plausibili lo riconducono al latino exitus, uscita, porta, valico, o alla tribù sannitica degli Ussiti che si rifugiò sugli Appennini, o ad un'espressione albanese che significa "acqua impetuosa".

La storia di Ussita è legata a quella di Visso, di cui era la più importante delle cinque "guaite" che nel XIII secolo, svincolatesi dall'autorità dei feudatari, entrarono a far parte di questo comune, mantenendo tuttavia l'autonomia amministrativa. Risale al 1380 la costruzione del castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo da Varano.

È stata frazione di Visso fino al 1913, quando è stata eretta in Comune autonomo.

Il centro abitato è stato gravemente danneggiato dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 in particolare dalle scosse avvenute tra il 26 e il 27 ottobre[5] che hanno avuto come epicentro Castelsantangelo sul Nera e la stessa Ussita: le scosse hanno demolito, fra l'altro, la facciata della chiesa di Ussita, alcuni degli impianti sportivi e reso inagibile il 90% degli immobili, tra cui il municipio[6].

Lo stemma e il gonfalone del comune di Ussita sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 gennaio 2005.

Stemma

«Di azzurro, al prato erboso di verde, fondato in punta e uscente dai fianchi, cimato dall'alta montagna di verde, parzialmente uscente dai fianchi, esso prato caricato dal bue fermo d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[7]»

Gonfalone

«Drappo di giallo con la bordatura di verde…[7]»

Bandiera

«Drappo partito di verde e di giallo.[8]»

Monumenti e luoghi di interesse

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Il castello di Ussita sorgeva sul colle Fantellino nella località di Castel Murato. Esso consisteva in una cinta muraria di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno. Dei ruderi resta soprattutto una torre in pietra del XIV secolo a base quadrata inglobata nel cimitero comunale, in posizione dominante nella vallata, ma purtroppo crollata in seguito all'evento sismico del 30 ottobre 2016.

La principale chiesa è nella frazione Pieve. Negli anni '20 del XX secolo, per munificenza del cardinale Pietro Gasparri originario di Ussita, fu restaurata dall'architetto romano Aristide Leonori che le diede forme medievaleggianti con un rosone centrale in facciata.

La chiesa di Santa Maria Assunta a Calcara, è un'antica chiesa pievana. Fu costruita nel Trecento in stile gotico, su un precedente edificio di culto, e venne completata nel 1389. Da essa dipendevano ventidue cappelle e chiese della zona. La facciata rifatta in pietra ha un portale ogivale, sorretto da due colonnine, un rosone al centro e due finestre laterali cuspidate. All'interno, ad una navata, è un fonte battesimale del 1390, affreschi di Paolo da Visso del 1470 e pitture della scuola mevalese del 1456. Dietro l'altare maggiore è collocata una interessante tavola degli Angelucci di Mevale del 1584. In altri locali della chiesa sono conservati: un reperto di pietra calcarea dell'VIII-IX secolo d'arte barbarica, una statua romanica del XII secolo, una statua lignea trecentesca di San Sebastiano e diverse tele del Seicento e Settecento. Restaurata nel 1915 è stata resa inagibile dal terremoto di Umbria e Marche del 1997.

La chiesa di Santo Stefano è posta fuori dal borgo di Sorbo. È risalente al Duecento e, nonostante sia stata restaurata nel 1942 dal senatore Sili[non chiaro], ha mantenuto la struttura originale. Ad una sola navata, conserva sulla parete di fondo un affresco del 1474 attribuibile, per ragioni stilistiche benché sia deteriorato dal tempo, a Paolo da Visso. Al centro della stessa parete un altare ligneo barocco del Seicento.

La chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio a Casali è un'antica cella monastica benedettina sorta nel periodo longobardo. Come indicato da un'iscrizione interna, nel 1093 fu consacrata dal vescovo di Spoleto. Nel 1115 passò alle dipendenze dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'edificio conserva elementi architettonici romanici, nonostante i vari restauri. La facciata in pietra, restaurata nel 1929, ha un portale ad arco con ghiera dentellata e una bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella. Sull'arco della bifora è posto lo stemma dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'interno ad una navata con capriata ha due altari lignei barocchi del Seicento; su uno di essi è posta una tela di A. Righi del 1638. Nell'abside, con doppio arco in pietra, è sistemato un altare, anch'esso in pietra, decorato con archetti in stile romanico-longobardo.

Nel borgo di Castel Fantellino è presente una chiesetta del Quattrocento, decorata nei secoli successivi da artisti provenienti da Roma.

La Fontana del Fantasma è un'antica fontana probabilmente adibita a lavatoio che sorge nel bosco, lungo il sentiero che conduce Castel Fantellino a Calcara. La leggenda vuole che una ragazza affetta da sonnambulismo sia scomparsa, una notte, sul sentiero, ed il giorno dopo il volto del fantasma era visibile inciso sulle fontana.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

L'archivio comunale conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della comunità. Sino agli anni settanta vi erano contenuti alcuni oggetti (tra i quali la medaglia della Conciliazione in argento ed il collare della Santissima Annunziata) appartenenti al cardinale Pietro Gasparri, che furono trafugati negli anni settanta.

Geografia antropica

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Il paese, a carattere tipicamente montano, si sviluppa su numerose piccole frazioni tutte adagiate alle pendici del Monte Bove. La sede comunale è a Fluminata.

Il viale che porta alla chiesa di Santa Maria

Le frazioni oggi inglobate nel capoluogo comunale sono:

  • Fluminata è il centro della città costituito dal Palazzo municipale, recentemente ristrutturato, dalla piazza e dai principali piccoli negozi del paese;
  • Pieve è quasi un tutt'uno con la frazione Fluminata, il nome deriva dalla chiesa.
  • Vallazza: a metà strada tra Pieve e Fluminata. Caratteristico il parchetto nel quale scorre il torrente Ussita, affluente del fiume Nera.
  • Tempori è la frazione posta sopra la Pieve.
  • Sasso: si trova a ovest, in direzione di Visso.
Torrente Ussita

Altre frazioni includono:

  • Capovallazza: situata all'estremità del paese, è sede dello stabilimento dell'acqua minerale Roana. Vi nacque il cardinale Pietro Gasparri;
  • Sant'Eusebio: in posizione molto più elevata dal centro comunale, domina la valle del torrente Ussita;
  • Calcara: situata a sud del centro, ha conservato il proprio nucleo originario.
  • Castel Fantellino: prende il nome dai ruderi del castello trecentesco oggi inglobati nel cimitero comunale.
  • Casali: sorge su una terrazza naturale sulle pendici di Monte Rotondo.
  • Vallestretta: costituita dagli agglomerati di Tresto e Cuntra, sorge in fondo ad una valle alla destra orografica del torrente Ussita, delimitata dalle pendici del Monte Rotondo e del Monte Careschio, e sovrastata dal versante ovest di Croce di Monte Rotondo. Negli anni novanta fu risparmiata da una valanga che si fermò poco a monte delle abitazioni.
  • Frontignano: stazione sciistica dominata dai massicci del Bove e del Bicco.
  • Sammerlano: è la frazione più recente, sorta negli anni ottanta del XX secolo.
  • Sorbo: conserva quasi intatte le caratteristiche del borgo di montagna.
  • Cuore di Sorbo.
  • San Placido: antica frazione ormai disabitata, situata sulla parte alta dei pendii che dominano l'alta valle del Nera, non lontano da Frontignano. Vi è un cimitero antichissimo.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1985 19 maggio 1990 Nicola Rinaldi Democrazia Cristiana Sindaco [10]
20 maggio 1990 23 aprile 1995 Nicola Rinaldi Democrazia Cristiana Sindaco [10]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Silvia Bernardini Centro-sinistra Sindaco [10][11]
14 giugno 1999 12 giugno 2004 Silvia Bernardini Lista civica Sindaco [10][12]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Sergio Morosi Lista civica Sindaco [10][13]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Sergio Morosi Lista civica Impegno per Ussita Sindaco [10][14]
26 maggio 2014 6 giugno 2017 Marco Rinaldi Lista civica Per Ussita Nuova Sindaco [10][15][16][17][18]
7 giugno 2017 10 giugno 2018 Mauro Passerotti Commissario prefettizio [10][19]
11 giugno 2018 26 luglio 2019 Vincenzo Marini Marini Lista civica Ussita - Comunità in cammino Sindaco [10][20]
27 luglio 2019 19 agosto 2019 Remo Conti Lista civica Ussita - Comunità in cammino Vicesindaco [10]
20 agosto 2019 22 settembre 2020 Giuseppe Fraticelli Commissario prefettizio [21]
22 settembre 2020 in carica Silvia Bernardini Lista civica Progetto Ussita Sindaco [22]

Comune tipicamente montano, Ussita è oggi una località turistica nella quale d'inverno è possibile praticare lo sci, con piste e impianti di risalita presso Frontignano, e d'estate il nordic walking. Il comune è munito di una centrale idroelettrica, rimodernata nel 2008, che provvede a fornire il comune di una grossa fonte di introiti.[23] Grazie alla floridezza della sua economia in alcune classifiche nazionali Ussita si è qualificata terzo comune più ricco d'Italia.[24][25][26]

Energia idroelettrica

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Il Comune di Ussita ha una sua piccola storia nel settore dell'energia elettrica. Già nel 1928 venne realizzata per interessamento del Cardinale Pietro Gasparri una prima centralina idroelettrica in località Vallazza. Questa turbina è ancora oggi esistente nel fabbricato di fronte alla Casa di Riposo. Il fabbricato, successivamente ampliato, oggi costituisce la cabina di arrivo della rete elettrica di collegamento a Visso e da qui partono le linee per le varie frazioni ed abitati di tutto il Comune. La prima centralina veniva alimentata dal torrente Ussita tramite un canale a deflusso continuo con un salto di soli 4 metri. Successivamente venne creato poco sopra un piccolo bacino con uno sbarramento in cemento che consentiva di accumulare acqua durante la notte per produrre durante il giorno. Un passaggio fondamentale avvenne negli anni sessanta quando il settore dell'energia elettrica venne nazionalizzato e nacque l'Enel, monopolista nazionale. Il Comune riuscì ad evitare la nazionalizzazione della sua centralina ed a mantenere anche la rete di distribuzione dell'energia elettrica su tutto il suo territorio.[23]

Nel 1973 venne costruita la centrale di San Simone in località La Serra a monte di Capovallazza, dietro il Parco della Vittoria. Questa centrale sfruttava sempre le acque del fiume Ussita, ma con un salto di ben 250 metri. Questo impianto era già capace di assicurare le necessità di energia dell'intero territorio comunale ed è rimasto in funzione fino al 1991.

La ruota della turbina è ora esposta sul piazzale antistante la centrale.

Nel 1982, con l'emanazione della legge 308 per incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, venne presentata all'allora Ministero dell'industria la domanda per ottenere il contributo per la costruzione di due nuove centrali. La prima con un salto di circa 90 metri e la seconda con un salto di circa 60. Nello stesso tempo un'altra domanda veniva presentata da Ussita, insieme ai comuni di Visso e Castelsantangelo sul Nera, per costruire una centrale sul fiume Nera con spese ed entrate ripartite tra i tre comuni. Lo sforzo finanziario per quel tempo fu notevole anche perché sotto il monopolio Enel i prezzi di vendita dell'energia erano particolarmente bassi e non remunerativi. Con l'occasione però oltre alle tre centrali nuove il Comune di Ussita provvide al cambio delle macchine anche nella centrale di San Simone e queste macchine sono ancora installate nel fabbricato e sono state in produzione fino al 2007 anche se nel corso della loro breve vita hanno subito una serie di vicende che coinvolsero anche la centrale in comproprietà con Visso e Castelsantangelo sul Nera.[23]

All'inizio del 2008 il Comune di Ussita ha sostituito nuovamente tutte le macchine della centrale di San Simone.

Nella frazione di Calcara hanno sede i principali impianti sportivi, tra i quali il campo da calcio, i campi da tennis, la piscina e il moderno palazzetto del ghiaccio omologato per le gare di hockey, attualmente chiusi a causa dei sismi 2016 / 2017.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Catalogo Istituto Geografico Militare, su IGMI.org. URL consultato il 22 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
  5. ^ Terremoto, il sindaco di Ussita: «Scossa apocalittica, il nostro paese è finito», in Il Messaggero, 26 ottobre 2016. URL consultato il 27 ottobre 2016.
  6. ^ Mattarella a Ussita il 25 novembre - Marche, in ANSA.it, 23 novembre 2016. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  7. ^ a b Emblema del Comune di Ussita (Macerata), su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 22 gennaio 2021.
  8. ^ Comune di Ussita – (MC), su araldicacivica.it. URL consultato il 18 settembre 2024.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  11. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  12. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  13. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  14. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  15. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  16. ^ Marco Rinaldi è figlio del precedente sindaco Nicola Rinaldi. Nicola Rinaldi, l'uomo delle strade e del palaghiaccio da Guinness, su Cronache Maceratesi, 31 agosto 2016. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  17. ^ Terremoto, sequestrato un camping a Ussita. Si dimette il sindaco Rinaldi, su Il Resto del Carlino, 12 maggio 2017. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  18. ^ Terremoto, il sindaco di Ussita si dimette: “La ricostruzione non si farà mai”, su La Stampa, 12 maggio 2017. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  19. ^ Ussita, ecco il commissario: è Mauro Passerotti, cronachemaceratesi, 2017/06/07. URL consultato l'8 giugno 2017.
  20. ^ Marini Marini si dimette, Ussita resta senza sindaco, su m.cronachemaceratesi.it, 27 luglio 2019.
  21. ^ Ussita, assegnato il commissario: è Giuseppe Fraticelli, su Cronache Maceratesi, 20 agosto 2019. URL consultato il 21 agosto 2019.
  22. ^ ELEZIONI COMUNALI 2020 - RISULTATI COMUNE DI USSITA (MARCHE), su repubblica.it, 22 settembre 2020. URL consultato il 22 settembre 2020.
  23. ^ a b c Ussita: si inaugura la rinnovata centrale elettrica di San Simone, su viveremacerata.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  24. ^ La ricca Ussita sul Corriere della Sera, su Cronache Maceratesi, 27 luglio 2010. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  25. ^ I cento anni dell'onorevole Nicola Rinaldi “Negli occhi quella strada che finiva nel fiume”, su Cronache Maceratesi, 23 dicembre 2014. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  26. ^ Centrali elettriche e casinò Se il Comune fa l'azienda - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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