Vigonovo
Vigonovo comune | |
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Piazza Marconi, la principale piazza del paese | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città metropolitana | Venezia |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Martello (lista civica Viviamo Vigonovo) dal 4-10-2021 |
Data di istituzione | 1866 |
Territorio | |
Coordinate | 45°23′06.9″N 12°00′26.5″E |
Altitudine | 8 m s.l.m. |
Superficie | 12,87 km² |
Abitanti | 9 837[3] (31-6-2024) |
Densità | 764,34 ab./km² |
Frazioni | Celeseo, Galta, Tombelle
Località: Baita, Giudecca, Pava[1] |
Comuni confinanti | Fossò, Noventa Padovana (PD), Padova (PD), Sant'Angelo di Piove di Sacco (PD), Saonara (PD), Stra |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 30030 |
Prefisso | 049 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 027043 |
Cod. catastale | L899 |
Targa | VE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 467 GG[5] |
Nome abitanti | vigonovesi |
Patrono | Madonna Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
PIL procapite | (nominale) 19 255,93 (2013)[2] |
Cartografia | |
Il territorio del comune di Vigonovo nella città metropolitana di Venezia | |
Sito istituzionale | |
Vigonovo (Vigonóo in veneto[6]) è un comune italiano di 9 797 abitanti[3] della città metropolitana di Venezia in Veneto.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Vigonovo si trova nel punto più estremo della Riviera del Brenta. Il comune si situa nel territorio d'incrocio tra il corso del Brenta e quello del Naviglio, al confine con la provincia di Padova. Con le sue frazioni di Galta, Tombelle e Celeseo, Vigonovo si estende per circa 13 km² a ovest del Naviglio su terreno pianeggiante.
Ricchissimo di corsi d'acqua, oltre al Brenta, il territorio è percorso dal canale Piovego, dallo scolo Consorzio Piovega e dallo scolo Consorzio Cornio. Strade principali, comunali e vicinali garantiscono sia una mobilità interna non congestionata e una veloce immissione nelle principali vie di comunicazione, sia percorsi alternativi e passeggiate a contatto con la natura.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Anticamente il paese era chiamato Sarmazza (o Sermazza) perché sede di un insediamento di Sarmati. Solo nel periodo medievale il nome verrà tramutato in Vicus Novus, cioè villaggio nuovo. L'attuale toponimo è chiaramente derivazione diretta di quest'ultima denominazione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo insediamento della zona doveva trovarsi presso l'attuale località Sarmazza, come testimonia il ritrovamento di una necropoli paleoveneta collocabile nel III secolo a.C. Poco dopo, con l'arrivo dei Romani, fu tracciata la via Annia che collegava Padova ad Aquileia toccando anche le odierne Tombelle e Sarmazza[7].
Nel IV secolo l'area fu evangelizzata. Il primo luogo di culto cristiano, costruito sui resti di un fortilizio romano, si trovava sempre a Sarmazza ed era dedicato al Santissimo Salvatore. Pare che il nome della località rimandi ai Sarmati, popolazione barbarica che invase l'Italia nella metà del V secolo: si ipotizza che, percorrendo la via Annia, l'orda abbia devastato Sarmazza, obbligando gli abitanti a rifugiarsi sulle isole della Laguna Veneta[7].
Sul finire del VI secolo, esauritesi le minacce dei barbari, gli abitanti tornarono a ripopolare la zona e ricostruirono il paese, che da allora si chiamò Vigonovo (ovvero "villaggio nuovo"). La nuova chiesa, dedicata all'Assunta, continuò a lungo a portare il titolo di "Santa Maria di Sarmazza di Vigonovo"; si trattava di una pieve matrice, da cui dipendevano diverse cappelle distribuite tra Camin e Lova[7].
Nell'874 viene attestato per la prima volta il toponimo Sarmazza. All'inizio del X secolo il territorio fu nuovamente devastato dalle scorribande degli Ungari, che distrussero definitivamente la chiesa di San Salvatore[7].
Al 1035 risale il primo documento che cita Vigonovo[7].
Nel corso del Medioevo il territorio a est di Padova fu coinvolto nelle guerre che opposero quest'ultima alla Repubblica di Venezia, a causa di dispute confinarie e per gli interventi idraulici che modificavano il corso del fiume Brenta. Nel 1405 Padova, e così Vigonovo, fu definitivamente assoggettata alla Serenissima e tale rimase sino alla sua caduta nel 1797[7].
Il periodo veneziano si caratterizzò per la costruzione di numerose ville venete, tra cui la splendida villa Sagredo[7].
Alla successiva amministrazione Lombardo-Veneta si colloca la deviazione del Brenta verso Chioggia e la formazione dell'attuale Naviglio del Brenta, allo scopo di intervenire sul problema delle inondazioni e dell'interramento della Laguna Veneta, ma anche per creare posti di lavoro[7].
Nel secondo dopoguerra Vigonovo ha visto un notevole sviluppo economico grazie alla crescita del settore calzaturiero[7].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 28 giugno 1956.[8]
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di giallo.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Ha una struttura a croce latina. All'interno della chiesa sono conservate opere di Giandomenico Tiepolo, Pietro Damini, Pietro Liberi.
- Oratorio di Villa Sagredo
- Capitelli votivi sparsi nel territorio comunale
Tra questi capitelli spicca quello dedicato a Sant'Antonio all'incrocio tra via Mazzini e via Cadiceto e quello della Madonna dello Spirito tra via Nogia e via Argine sx.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Sagredo La Villa è ubicata a Vigonovo, tra Padova e Venezia, nella campagna della Riviera del Brenta.
- Villa Zanon, XIX secolo, sede municipale.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Parco Fluviale Sarmazza
È un'ampia zona alberata vincolata a cavallo del Brenta e dell'idrovia Padova-Venezia, istituita a salvaguardia della vegetazione degli argini del fiume e utilizzata anche per la pesca sportiva. Il parco si estende parzialmente anche nei comuni di Stra e Saonara. È stato inaugurato ufficialmente nel 1997.
Le rive dell'idrovia sono diventate, nel tempo, delle piste ciclopedonali collegate all'anello fluviale di Padova.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Mercato
[modifica | modifica wikitesto]Il Mercato si svolge:
Il Mercato di Vigonovo è uno dei più antichi della zona ed è ospitato in piazza Marconi e in via Padova, da secoli centro del commercio paesano.
Industria calzaturiera
[modifica | modifica wikitesto]Tutta la Riviera del Brenta (e con essa anche Vigonovo) è famosa in tutto il mondo per la produzione di calzature di alta qualità.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade principali
[modifica | modifica wikitesto]- Via Pava (SP 17);
- Via Dante (SP 20);
- Via Veneto (SP 17);
- Via Roma;
- Via Padova e Via Vigonovese (SP 17);
- Via Giuseppe Mazzini;
- Via Cadiceto;
Trasporti pubblici
[modifica | modifica wikitesto]Vigonovo è servito da varie linee di trasporto pubblico:
- Gli autobus dell'ACTV lo collegano a Dolo e alla frazione di Celeseo;
- La SITA, ora FSBusitalia, lo collega a Padova;
- L'APS effettua il servizio di trasporto urbano di Padova, che giunge fino alle vicine Villatora di Saonara e Granze di Camin.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]La frazione di Celeseo ha una curiosa situazione amministrativa. Il territorio della frazione è suddiviso in due province (Padova e Venezia) e in tre comuni: Vigonovo, Saonara, Sant'Angelo di Piove di Sacco. La chiesa (presentazione della B.V. Maria) della parrocchia di Celeseo (avente 1 620 abitanti) è collocata nel territorio di Sant'Angelo di Piove di Sacco.
Sindaci dal 1946
[modifica | modifica wikitesto]Sindaco | Partito | Periodo | Elezione | |||||
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Antonio Santello | Democrazia Cristiana | 1946-1975 | 1946 | |||||
1951 | ||||||||
1956 | ||||||||
1960 | ||||||||
1964 | ||||||||
1970 | ||||||||
Beniamino Bottaro | Democrazia Cristiana | 1975-1976 | 1975 | |||||
Giovanni Smania | Democrazia Cristiana | 1976-1980 | (1975) | |||||
Luciano Finesso | Democrazia Cristiana | 1980-1990 | 1980 | |||||
1985 | ||||||||
Leandro Fernando Naroli | Democrazia Cristiana | 1990-1992 | 1990 | |||||
Iginio Olita (Commiss. prefettizio) | - | 1992-1993 | - | |||||
Giovanni Morra (Commiss. straordinario) | 1993 | |||||||
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993) | ||||||||
Clara Salviato | Centro-sinistra | 1993-2001 | 1993 | |||||
1997 | ||||||||
Leonardo Galenda | Centro-destra | 2001-2011 | 2001 | |||||
2006 | ||||||||
Damiano Zecchinato | Lega Nord | 2011-2016 | 2011 | |||||
Andrea Danieletto | Movimento 5 Stelle | 2016-2021 | 2016 | |||||
Luca Martello | L.c. Viviamo Vigonovo | 2021-in carica | 2021 |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Vigonovo è gemellato con la Fondazione Città della Speranza dal 2005[11] e con il comune polacco di Niepołomice dal 2018[12].
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Il 23 maggio 2024 il territorio comunale è stato attraversato dalla 18ª tappa del Giro d'Italia 2024, la prima volta nella storia del comune.[13]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Vigonovo - Statuto (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato il 14 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2015).
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Gianna Marcato, Fu così che tentammo di suicidare il dialetto. Confessioni di parlanti del Novecento veneto, in Lingue e dialetti nel Veneto, Padova, Unipress, 2005.
- ^ a b c d e f g h i Storia, su comune.vigonovo.ve.it. URL consultato il 4 luglio 2019.
- ^ Vigonovo, decreto 1956-06-28 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Vigonovo, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 24 settembre 2024.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ admin, Comuni Gemellati, su Fondazione Città della Speranza. URL consultato il 17 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2018).
- ^ MEET - Progetto di gemellaggio con il Comune di Niepolomice (Polonia), su comune.vigonovo.ve.it. URL consultato il 17 luglio 2019.
- ^ Tappa 18 del Giro d’Italia 2024: Fiera di Primiero, Padova, su Giro d'Italia 2024. URL consultato il 26 maggio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Zampieri, Vigonovo e i suoi monumenti, Comune di Vigonovo, 2003
- Luigi Dian, Intorno al Comune di Vigonovo, Padova, Tip. prov. Luigi Penada, 1873
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vigonovo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Vigonovo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.vigonovo.ve.it.
- Comune di Vigonovo (canale), su YouTube.
- Principale gruppo di riferimento dell'ente, su facebook.com.
- Pagina ufficiale dell'ente, su facebook.com.
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