Amicus Plato, sed magis amica veritas
sabato 29 gennaio 2011
Quel che resta del giorno , un brutto film ambientato alla Farnesina
domenica 28 novembre 2010
Wikileaks inizia la pubblicazione. Ecco le prime avvisaglie con la copertina di "Der Spiegel"
L'ultimo in fondo a destra per chi non lo avesse riconosciuto è Berlusconi. La didascalia è "wilde partys" Feste Selvagge
l'immagine è stata oscurata sul sito di provenienza owni.fr . Appena possibile ne linkerò un'altra. L'attività di hackeraggio nei confronti di tutto ciò che gravita intorno ai file e le notizie di wikileaks ovviamente è elevato e ai massimi livelli.
Frattini non riesce a dire cose con senso compiuto e afferma che è"l'11 settembre della diplomazia mondiale"
Anche se è un po freschino oggi mi auguro che sia un "25 luglio tutto italiano"
Ecco un appunto tratto dal New York Times che coinvolge in modo sospetto per i diplomatici Americani Silvio Berlusconi.
"An intriguing alliance: American diplomats in Rome reported in 2009 on what their Italian contacts described as an extraordinarily close relationship between Vladimir V. Putin, the Russian prime minister, and Silvio Berlusconi, the Italian prime minister and business magnate, including “lavish gifts,” lucrative energy contracts and a “shadowy” Russian-speaking Italian go-between. They wrote that Mr. Berlusconi “appears increasingly to be the mouthpiece of Putin” in Europe. The diplomats also noted that while Mr. Putin enjoys supremacy over all other public figures in Russia, he is undermined by an unmanageable bureaucracy that often ignores his edicts."
traduzione: Un connubio intrigante: diplomatici Americani a Roma, NEL 2009 segnalano su cio che i Loro contatti italiani hanno descritto come un rapporto straordinariamente stretto tra Vladimir Putin, Primo Ministro russo e Silvio Berlusconi, Primo Ministro italiano e magnate di affari, tra cui “elargire doni,” "Contratti lucrativi di Energia e di un’" ombra "di lingua russa italiano come mediatore. Hanno scritto che il signor Berlusconi "appare essere il portavoce di Putin" in Europa. I diplomatici hanno notato Che mentre Il Signor Putin gioiva della supremazia su tutte le altre figure pubbliche in Russia, lui (Berlusconi)è minata da una ingestibile burocrazia che spesso ignora i Suoi editti.
Altre parti che sarano oggeto di attento esame nei prossimi giorni riguardano i rapporti con l' Iran e altri paesi arabi (emiri), forniture di armi della Russia tramite la corea all'Iran. tante cose che fanno presupporre che un po di teste e di assetti politici sono comunque destinati a mutare.
Sono in attesa delle voci che possono arrivare dal Vaticano, a meno che non pensino di contestualizzare pure questa volta (pecunia non olet)
(ANSA) - ROMA, 28 NOV - Gli alleati arabi degli Usa, in particolare l'Arabia Saudita, spingevano per un attacco contro l'Iran per bloccarne il programma nucleare: e' quanto rivela il quotidiano britannico Guardian a proposito dei documenti resi noti dal sito Wikileaks. Secondo quanto scrive il sito del quotidiano britannico, sulla base dei documenti diplomatici visionati, il re Saudita Abdullah 'ha ripetutamente esortato gli Usa ad attaccare l'Iran per mettere fine al suo programma di armamento nucleare'.
WikiLeaks, i dispacci confidenziali
"Berlusconi incapace e vanitoso"
ps.
fonte L'Unità
Wikileaks, il giallo della copertina dello Spiegel
venerdì 26 novembre 2010
L’occhio più acuto della diplomazia italiana denuncia il “complotto” per colpire l’immagine dell’Italia.
martedì 16 novembre 2010
pena di morte - che il governo faccia immediatamente qualcosa di utile e doveroso
La notizia di oggi è di quelle forti : “da azienda lombarda veleno agli Usa per la pena di morte”.
Come gia a suo tempo per le mine antiuomo l’Italia si rende complice degli assassinii di stato traendo da un infame commercio profitto.
Recentemente ci sono state autorevoli prese di posizione contro sentenze capitali. Ritengo che il governo abbia il dovere di bloccare questo crimine salvaguardando l’Italia da questa complicità.
Ritengo che il provvedimento immediato che il Governo italiano debba prendere sia lo stop alle esportazioni e il blocco della produzione del prodotto, se non manifestamente destinata ad altri utilizzi, ma ribadisco, l’assoluto divieto all’esportazione.
Questa segnalazione, rivolta a tutta la compagine governativa, credo debba essere raccolta come coerente impegno personale dal ministro Sacconi, per come si adoperò nel caso Englaro, dal ministro Frattini, per le sue recenti prese di posizione su alcune sentenze capitali e ovviamente dal nostro presidente del consiglio, per la sua innata propensione ad aiutare chi è in difficoltà.
giovedì 16 settembre 2010
“….Cara, ..non è quello che tu stai pensando !!!!! “. Quando anche i ministri credono che siamo tutti dei boccaloni.
martedì 1 giugno 2010
Indegne dichiarazioni di un Ministro della Repubblica.
La pochezza politica e la mancanza del senso dello Stato, ha nuovamente colpito un membro dell’esecutivo. Dopo le allucinanti dichiarazioni del sottosegretario Mantica di ieri, oggi è stata la volta del responsabile del dicastero Frattini, che ha avuto la sfrontatezza di dichiarare che i sei italiani, che erano al seguito del convoglio umanitario “freedom flotilla”, non sono prigionieri di Israele. L’intervista è stata resa al tg3 delle 19 di oggi 1 giugno (appena disponibile segnalerò il link stabile al video).
Che sono stati sequestrati, che soggiornano in stato di detenzione, che subiranno un processo, e che avranno un decreto coatto di espulsione, è evidentemente quanto di più simile al concetto di libertà passa per la testa del signor Ministro.
Che siano stati vittime di una azione di pirateria, né più né meno come accade in prossimità delle coste di alcuni paesi africani a navi anche italiane, il Ministro di Berlusconi pare non essersene accorto. La formulazione per il “ritorno a casa” dei nostri connazionali è debole, servile e poco rispettosa di cittadini Italiani che hanno il diritto ad essere tutelati dal nostro governo nel momento che sono fuori dei confini nazionali e sono vittime di soprusi talmente evidenti da richiedere, come il governo Francese, il rilascio immediato, pena ritorsioni diplomatiche .
Dovrebbe mettersi il cuore in pace il Ministro e comprendere che questo paese che risponde al nome di Israele, ha aggredito uccidendo tra gli altri il comandante di una nave turca. Vogliamo ricordare al Frattini che con la Turchia condividiamo “l’alleanza atlantica”? Vogliamo ricordare che la Nato è nata proprio per garantire la reciproca assistenza nell’eventualità di una aggressione ad uno stato membro?
L’aggressione in acque internazionali è assolutamente assimilabile ad una aggressione al territorio nazionale.
Così come richiesto da altri paesi europei, il rilascio deve essere immediato .
Se quanto scritto sino ad ora può sembrare “formale”, di sostanziale c’è che oggi sono stati uccisi altri cinque civili palestinesi tra cui una signora di 65 anni.
Credo risulti difficile sostenere che fosse una pericolosa terrorista.
Di sostanziale c’è che o si è in grado, al di la delle proprie convinzioni e degli schieramenti politici di appartenenza,di svolgere il proprio ruolo, o è meglio dare le dimissioni e lasciare gestire le problematiche (di qualsiasi natura) inerenti italiani all’estero, a chi è in grado di farlo in maniera e misura più efficace, attraverso strumenti diplomatici e sanzionatori.
Assodato è che al Ministro non è bastata l’esperienza recente, che ha coinvolto nuovamente cittadini italiani in Afghanistan , e che, anche se terminata positivamente, sicuramente non è stato grazie alla sua perentorietà.
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